Metodo Waldorf Steiner: a
quali fasce d'età si rivolge? Dal nido in su
L'approccio di Steiner è pensato per coprire tutto il ciclo educativo, dal nido a 18 anni.
In Italia, sono presenti strutture che applicano il metodo, gestite da associazioni di genitori che condividono le spese e la gestione economica.
A livello mondiale, esistono poco meno circa di un migliaio di scuole che si basano sul metodo Waldorf, concentrate soprattutto in Europa ma presenti anche negli altri continenti.
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Caratteristiche principali: la necessità di stimolare
Tra le tendenze pedagogiche più diffuse in tutto il mondo, il metodo ideato del filosofo, pedagogista ed esoterista Rudolf Steiner (1861-1925) prende il nome dalla scuola per i figli degli operai della fabbrica Waldorf-Astoria che nel 1919 fu chiamato a dirigere.
Secondo lo studioso austriaco, è indispensabile stimolare, in modo armonico, le facoltà cognitivo- intellettuali (pensiero), quelle creativo-artistiche (sentimento) e pratico-artigianali (volontà) presenti in ogni essere umano.
Di conseguenza, il bambino ha diritto a esprimere tutte le sue potenzialità e talenti senza imposizioni e condizionamenti da parte degli adulti.
La pedagogia è 'l'arte dell'educazione' e ha il compito di aiutare ogni bimbo a sviluppare le sue abilità elaborando in modo autonomo il suo pensiero e i suoi obiettivi.
Già in tenera età, l'immaginazione riveste un ruolo centrale: i giocattoli, per esempio, semplici e rudimentali, si prestano a essere usati in modi diversi e hanno lo scopo di stimolare la creatività.
Per questo, nel metodo Waldorf, anche l'ambiente deve essere a misura di bimbo e tutti sono liberi di intervenire (spostando, per esempio, mobili e arredi) per trasformarlo in base alla loro immaginazione.
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Obiettivi e approccio verso l'apprendimento. Spazio libero a materie artistiche e artigianali
L'ideale antropologico di Steiner si traduce in un'offerta formativa che dà ampio spazio alle materie artistiche e artigianali senza privilegiare solo l'aspetto cognitivo dell'apprendimento.
Nelle scuole Waldorf, dunque, arte e lavori manuali, pittura, scultura e musica, accanto a maglia e cucito, lavorazione del legno o del metallo, giardinaggio, per esempio, hanno un ruolo fondamentale. Anche il gioco all'aria aperta (in qualsiasi stagione) occupa un posto di primo piano.
Ritmi e tempi individuali sono sempre rispettati e l'insegnante, che ha una importante funzione di guida, modello e confronto, segue le fasi dello sviluppo individuate da Steiner (da 0-7 anni; 7-14 anni; 14-21 anni) senza anticiparle. Per questo, per esempio, l'apprendimento della lettura e della scrittura è proposto solo dopo i 7 anni: prima di questa età, secondo il filosofo, il bimbo non è pronto, in quanto ancora legato alla fase pre-natale.
Il modello steineriano non prevede programmi scolastici predefiniti perché ogni alunno impara attraverso le esperienze condivise in classe e nel rapporto con l'insegnante. Anche i libri sono poco usati e non si ricorre ai voti, quindi il clima è tranquillo e mai competitivo.
Le lezioni hanno una sorta di ritmo costante che alterna esercitazioni, elaborazione e acquisizione di un tema che viene ripreso il giorno successivo. Di fatto, l'approccio è creativo e pratico anche verso le materie più tradizionali (le scienze, per esempio, si imparano con gli esperimenti pratici).
Le scuole Waldorf sono contrarie all’uso di televisione, computer e altri strumenti tecnologici da parte dei bambini.
Ecco i metodi educativi più importanti: