Come gestire un gruppo di alunni difficili? Come tenere una classe? Quali strategie di intervento applicare se si verificano dei comportamenti problema?
Il libro La gestione della classe e degli alunni difficili. Strategie e strumenti di intervento per gruppi e singoli in ambito scolastico (Franco Angeli Editore) di Zbigniew Formella, Alessandro Ricci, Marco Maggi è uno strumento di riflessione e operativo, suddiviso in due parti: la prima presenta la complessità e le sfide a cui gli insegnanti sono chiamati a rispondere a scuola, la seconda è costituita da un ricco manuale operativo, con tante attività, questionari, giochi dell'oca, carte, simulate e molto altro.
Abbiamo intervistato Marco Maggi, consulente educativo, formatore del Metodo Gordon per docenti, genitori e operatori socio-sanitari. Da circa 30 anni prevalentemente realizza attività formative di promozione nelle scuole di ogni ordine e grado. È coordinatore di progetti di prevenzione per alcuni comuni e agenzie educative, nonché autore di numerose pubblicazioni sui temi del disagio giovanile, del bullismo, dell'affettività e sessualità, del lutto e dell'educazione socio-affettiva.
«La gestione della classe e degli alunni difficili», il libro
«Lavoro da più di 30 anni nelle scuole e con gli alunni (140mila studenti contattati nei diversi progetti che ho seguito) e nel tempo è aumentata sempre di più la richiesta da parte dei docenti di un aiuto per gestire classi e alunni. Mi occupo dalla metà degli anni '90 di bullismo e mi sono reso conto che i docenti non hanno strumenti e competenze per comprendere la complessità delle dinamiche di gruppo.
Un tempo si rispettava l'insegnante per il ruolo che copriva e questo facilitava la disciplina e la gestione della classe. Negli ultimi decenni la loro figura è stata invece delegittimata, anzi in certe situazioni sono aggrediti, non tutelati e difesi dalla violenza di alcuni studenti e genitori. Insieme con i due colleghi Formella e Ricci si è deciso di redigere un manuale operativo intrecciato con la teoria per dare un aiuto concreto ai docenti e operatori socio-sanitari che lavorano nelle scuole.
È un volume con circa 150 attività, suddiviso in sei aree: gruppo, docenti, regole, conflitto/litigio, genitori e alunni difficili. In questa sezione il lettore troverà schede di lavoro, attività ludiche, questionari, griglie di osservazione, giochi dell'oca, carte, simulate e molto altro, suddivise per target (adulti-bambini-adolescenti).
Infine, a supporto del manuale, è stata inserita on-line una sezione denominata Percorsi filmici e serie Tv, dove per mezzo del linguaggio cinematografico, supportato da attività psico-pedagogiche, si potranno scoprire e analizzare gli argomenti trattati nella dimensione teorica. I film presi in rassegna sono Freedom writers, Lezione di sogni, Ant bully, Una vita da formica, Croods, Arimo! I bambini parlano di legalità, Il pentolino di Antonino, Stelle sulla terra, Angry birds, A testa alta e la serie TV Il mio grande amico Dude», spiega Maggi.
La scuola attuale è o non è un luogo educativo?
«La scuola è da sempre un luogo educativo e formativo, ed ha un ruolo fondamentale per la crescita dei bambini e dei ragazzi. Il problema è che viviamo in una società complessa e quindi anche la scuola ne risente e ne viene influenzata.
La relazione educativa tra docenti e alunni è fondamentale sia per l'apprendimento e sia per la costruzione della personalità degli alunni e per la convivenza civile».
Alunni difficili: come intervenire per gestire i comportamenti problema?
«Il libro cerca di demonizzare la definizione del termine "alunni difficili", mettendo l'accento più sui comportamenti problema, per non etichettare gli studenti. Bisogna capire qual è il problema o il disagio del minore. Ha un problema di regolazione emotiva, disturba e non rispetta le regole? Ogni alunno ha una sua storia che s'interseca con i ruoli e le dinamiche e il percorso del gruppo classe.
È facile fare una "diagnosi" (iperattivo, dislessico, ect.), anzi negli ultimi anni vi è stato un crescente aumento di certificazioni. Ciò che è difficile è invece mettere in atto strategie efficaci, perché ci vuole del tempo per conoscere realmente gli alunni e costruire una relazione significativa con loro.
In più ogni alunno è inserito all'interno di una organizzazione e di un sistema complesso, e per questo è fondamentale conoscere e analizzare tutti diversi fattori che interagiscono come:
- lo stile d'insegnamento e le modalità relazionali ed emotive del docente,
- la costruzione e costituzione di un gruppo (alcune classi rischiano di essere solamente un aggregato di persone),
- il rispetto delle regole, la leadership,
- i meccanismi del capro espiatorio e del disimpegno morale,
- la gestione dei conflitti,
- la struttura scolastica,
- la coesione educativa tra docenti,
- la collaborazione con la famiglia,
- soprattutto le dinamiche all'interno delle chatapp».
Strategie fondamentali per educatori, insegnanti, genitori per gestire al meglio la classe
Marco Maggi chiarisce che il manuale non è un ricettario e non esistono soluzioni semplici o "magiche". «Riprendendo il metodo Freedom Writers della Prof.ssa Erin Gruwell che ha sviluppato un percorso trasformativo per i suoi studenti, quest'ultima ha messo in evidenza tre parole-strategie: coinvolgere, illuminare, dare potere.
Inoltre la Gruwell presenta la sua "salsa segreta", il "condimento" che ha sperimentato con tantissimi docenti per sviluppare cambiamento negli studenti, che è il seguente:
- credi nei tuoi studenti,
- abbatti le zone di comfort,
- crea un ambiente sicuro,
- convalida le conoscenze precedenti,
- motiva i tuoi studenti,
- incoraggia la collaborazione,
- insegna tolleranza,
- promuovi diversità,
- crea comunità,
- costruisci ponti,
- aspettati responsabilità,
- celebra il successo.
Oltre a ciò credo che sia importante dedicare del tempo a formarsi seriamente, coinvolgendo tutti gli attori protagonisti della crescita dei minori. Non bisogna dimenticarci mai che per educare un bambino occorre un villaggio».
Aggiornato il 31.12.2023