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Scuola, strategie per gestire al meglio la classe

di Sara De Giorgi - 02.01.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come intervenire se in una classe ci sono difficoltà o comportamenti problematici? Abbiamo chiesto a Marco Maggi, consulente educativo e formatore del Metodo Gordon, di indicarci le strategie per gestire al meglio la classe

In questo articolo

Come gestire un gruppo di alunni difficili? Come tenere una classe? Quali strategie di intervento applicare se si verificano dei comportamenti problema?

Il libro La gestione della classe e degli alunni difficili. Strategie e strumenti di intervento per gruppi e singoli in ambito scolastico (Franco Angeli Editore) di Zbigniew Formella, Alessandro Ricci, Marco Maggi è uno strumento di riflessione e operativo, suddiviso in due parti: la prima presenta la complessità e le sfide a cui gli insegnanti sono chiamati a rispondere a scuola, la seconda è costituita da un ricco manuale operativo, con tante attività, questionari, giochi dell'oca, carte, simulate e molto altro.

Abbiamo intervistato Marco Maggi, consulente educativo, formatore del Metodo Gordon per docenti, genitori e operatori socio-sanitari. Da circa 30 anni prevalentemente realizza attività formative di promozione nelle scuole di ogni ordine e grado. È coordinatore di progetti di prevenzione per alcuni comuni e agenzie educative, nonché autore di numerose pubblicazioni sui temi del disagio giovanile, del bullismo, dell'affettività e sessualità, del lutto e dell'educazione socio-affettiva. 

«La gestione della classe e degli alunni difficili», il libro

«Lavoro da più di 30 anni nelle scuole e con gli alunni (140mila studenti contattati nei diversi progetti che ho seguito) e nel tempo è aumentata sempre di più la richiesta da parte dei docenti di un aiuto per gestire classi e alunni. Mi occupo dalla metà degli anni '90 di bullismo e mi sono reso conto che i docenti non hanno strumenti e competenze per comprendere la complessità delle dinamiche di gruppo.

Un tempo si rispettava l'insegnante per il ruolo che copriva e questo facilitava la disciplina e la gestione della classe. Negli ultimi decenni la loro figura è stata invece delegittimata, anzi in certe situazioni sono aggrediti, non tutelati e difesi dalla violenza di alcuni studenti e genitori. Insieme con i due colleghi Formella e Ricci si è deciso di redigere un manuale operativo intrecciato con la teoria per dare un aiuto concreto ai docenti e operatori socio-sanitari che lavorano nelle scuole.

È un volume con circa 150 attività, suddiviso in sei aree: gruppo, docenti, regole, conflitto/litigio, genitori e alunni difficili. In questa sezione il lettore troverà schede di lavoro, attività ludiche, questionari, griglie di osservazione, giochi dell'oca, carte, simulate e molto altro, suddivise per target (adulti-bambini-adolescenti).

Infine, a supporto del manuale, è stata inserita on-line una sezione denominata Percorsi filmici e serie Tv, dove per mezzo del linguaggio cinematografico, supportato da attività psico-pedagogiche, si potranno scoprire e analizzare gli argomenti trattati nella dimensione teorica. I film presi in rassegna sono Freedom writers, Lezione di sogni, Ant bully, Una vita da formica, Croods, Arimo! I bambini parlano di legalità, Il pentolino di Antonino, Stelle sulla terra, Angry birds, A testa alta e la serie TV Il mio grande amico Dude», spiega Maggi.

La scuola attuale è o non è un luogo educativo?

«La scuola è da sempre un luogo educativo e formativo, ed ha un ruolo fondamentale per la crescita dei bambini e dei ragazzi. Il problema è che viviamo in una società complessa e quindi anche la scuola ne risente e ne viene influenzata.

La relazione educativa tra docenti e alunni è fondamentale sia per l'apprendimento e sia per la costruzione della personalità degli alunni e per la convivenza civile».

Alunni difficili: come intervenire per gestire i comportamenti problema?

«Il libro cerca di demonizzare la definizione del termine "alunni difficili", mettendo l'accento più sui comportamenti problema, per non etichettare gli studenti. Bisogna capire qual è il problema o il disagio del minore. Ha un problema di regolazione emotiva, disturba e non rispetta le regole? Ogni alunno ha una sua storia che s'interseca con i ruoli e le dinamiche e il percorso del gruppo classe.

È facile fare una "diagnosi" (iperattivo, dislessico, ect.), anzi negli ultimi anni vi è stato un crescente aumento di certificazioni. Ciò che è difficile è invece mettere in atto strategie efficaci, perché ci vuole del tempo per conoscere realmente gli alunni e costruire una relazione significativa con loro.

In più ogni alunno è inserito all'interno di una organizzazione e di un sistema complesso, e per questo è fondamentale conoscere e analizzare tutti diversi fattori che interagiscono come:

  • lo stile d'insegnamento e le modalità relazionali ed emotive del docente,
  • la costruzione e costituzione di un gruppo (alcune classi rischiano di essere solamente un aggregato di persone),
  • il rispetto delle regole, la leadership,
  • i meccanismi del capro espiatorio e del disimpegno morale,
  • la gestione dei conflitti,
  • la struttura scolastica,
  • la coesione educativa tra docenti,
  • la collaborazione con la famiglia,
  • soprattutto le dinamiche all'interno delle chatapp».

Strategie fondamentali per educatori, insegnanti, genitori per gestire al meglio la classe

Marco Maggi chiarisce che il manuale non è un ricettario e non esistono soluzioni semplici o "magiche". «Riprendendo il metodo Freedom Writers della Prof.ssa Erin Gruwell che ha sviluppato un percorso trasformativo per i suoi studenti, quest'ultima ha messo in evidenza tre parole-strategie: coinvolgere, illuminare, dare potere.

Inoltre la Gruwell presenta la sua "salsa segreta", il "condimento" che ha sperimentato con tantissimi docenti per sviluppare cambiamento negli studenti, che è il seguente: 

  1. credi nei tuoi studenti,
  2. abbatti le zone di comfort,
  3. crea un ambiente sicuro,
  4. convalida le conoscenze precedenti,
  5. motiva i tuoi studenti,
  6. incoraggia la collaborazione,
  7. insegna tolleranza,
  8. promuovi diversità,
  9. crea comunità,
  10. costruisci ponti,
  11. aspettati responsabilità,
  12. celebra il successo.

Oltre a ciò credo che sia importante dedicare del tempo a formarsi seriamente, coinvolgendo tutti gli attori protagonisti della crescita dei minori. Non bisogna dimenticarci mai che per educare un bambino occorre un villaggio».

Aggiornato il 31.12.2023

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