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Tecniche d'apprendimento: in questo modo si può imparare qualsiasi cosa

di Niccolò De Rosa - 13.09.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa-agency
L'esperta Barbara Oakley ha sviluppato un metodo particolare per "imparare ad imparare". Il segreto della tecnica? Forza di volontà, rigore metodologico e consapevolezza dei nosti meccanismi cognitivi!

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L'apprendimento è tutta questione di metodo: ogni cosa si può imparare, basta aiutare il nostro cervello a sfruttare tutto il suo potenziale.

È questa l'idea dell'esperta Barbara Oakley, ingegnere della Oakland University ed esperta di comportamenti sociali abbinati alle neuroscienze, la quale ha sviluppato "Learning how to learn", un corso di tecniche d'apprendimento - online e gratuito - che è già stato seguito da oltre due milioni di persone in giro per il mondo.

Alla base dell'approccio della Oakley c'è la conoscenza delle modalità di funzionamento del nostro cervello, il quale può essere stimolato con qualche semplice "trucchetto" ad aumentare la propria efficienza e quindi a immagazzinare molte più informazioni del normale.

Come imparare ad imparare

Innanzitutto il cervello deve essere messo in condizioni di poter apprendere.
In tal senso il sonno gioca un ruolo fondamentale, poiché quando dormiamo le sinapsi si potenziano ed eliminano le scorie della giornata appena trascorsa.

Sonno, pausa, memoria e concentrazione

Almeno otto ore di sonno nell'arco delle 24 che compongono la giornata sono essenziali. Non devono nemmeno essere continuate: se la notte si dorme poco, va bene anche fare il pisolino pomeridiano (ovviamente senza eccedere).

Bisogna poi lavorare sulla concentrazione, che dopo qualche ore subisce inevitabilmente un calo fisiologico.

Il consiglio della Oakley quindi, oltre a studiare prima gli argomenti più corposi e impegnativi, è quello di provare anche a "spezzettare" lo studio seguendo una rigorosa scansione delle pause: 25 minuti, pausa di 5 minuti, altri 25 minuti e così via.

In questo modo il cervello non si affaticherà e potrà sfruttare le pause per elaborare le nozioni appena apprese.

La musica, se strumentale e ascoltata a un volume "umano", può aiutare a concentrarci ma il cervello potrebbe abituarsi troppo al sottofondo e andare in tilt quando questo viene a mancare (come durante gli esami).

Per il medesimo criterio sono sconsigliatissime le "maratone" a base di notti insonni e caffè extra-forte per poter studiare tutto in pochi giorni. Simili sforzi non solo minano l'efficienza dei processo cognitivi, ma possono condurci a stress e ansia.

Nel caso si verificasse una simile circostanza, la Oakley consiglia anche di imparare alcune tecniche di respirazione per calmare i nervi, la mente e lo spirito.

Un altro aspetto da curare è la memoria, forse lo scoglio più grande da superare, che però può essere facilitata attraverso semplici espedienti come l'associazione di un concetto ad una particolare immagine.

FONTE: Quartz, Cousera

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