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Leggere ai bambini: perché il libro cartaceo è meglio del tablet

di Niccolò De Rosa - 18.01.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Stando ad un recente studio, leggere libri "tradizionali" stimolerebbe maggiormente la curiosità dei bambini e favorirebbe le interazioni sociali

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Per leggere i libri sono ancora meglio dei tablet?

Smartphone e tablet possono apparire più stimolanti grazie alla possibilità di accedere a suoni e contenuti multimediali, tuttavia leggere un caro vecchio libro cartaceo sembra ancora la soluzione migliore per i bimbi piccoli.

A dirlo è uno studio americano dell'Università del Michigan che, concentrandosi sulla fascia d'età compresa tra i due e i due anni, ha verificato come leggere fiabe, favole e filastrocche servendosi del libro nel formato più tradizionale comporti un beneficio maggiore nello sviluppo cognitivo ed emozionale dei più piccoli.

Lo studio

La ricerca - comparsa sul numero di dicembre 2021 dell'autorevole rivista Pediatrics - ha preso in esame un campione di 72 genitori per analizzarne reazioni e interazioni mentre leggevano ai i rispettivi figli piccoli alcune filastrocche servendosi di media differenti: alcune filastrocche erano infatti stampate su carta, altre invece erano state caricate su tablet.

Al termine della fase sperimentale gli studiosi hanno potuto constatare come l'esperienza di lettura "su carta" permettesse a genitori e figli non solo d'interagire e conversare molto di più, ma anche di stringere migliori connessioni emotive. D'altro canto, quando si condivideva il tablet, mamme e papà tendevano a porre poche domande e in generale a coinvolgere meno i bimbi nella ripetizione e l'apprendimento delle strofe, bimbi che infatti risultavano più distratti rispetto alle sessioni con libri cartacei.

La ricchezza delle interazioni date dalla lettura "su carta", dunque, favorirebbero maggiormente lo sviluppo di capacità cognitive ed emozionali, mentre tablet ed e-book - che pure offrono molte più funzionalità - finirebbero per distrarre e impoverire l'esperienza.

I bambini dunque traggono vantaggio dalle interazioni di botta e risposta, ha affermato Dipesh Navsaria, professore associato di pediatria alla University of Wisconsin, durante il commento dello studio (cui però non ha partecipato), soffermandosi in particolare sul ruolo giocato dai differenti strumenti di lettura durate la fruizione di un testo.

«I device elettronici distraggono perché il bambino si concentra sull'oggetto che sta facendo qualcosa (produzioni di suoni e/o immagini, n.d.r), cosa che non avviene con i libri stampati - ha continuato l'esperto - I tablet finiscono per distogliere l'attenzione dalla lettura, rendendola molto più difficoltosa. Un genitore deve infatti lavorare di più per ottenere un'interazione»

Carta batte digitale

Tale ricerca offre una nuova e sorprendente prospettiva, scrivono gli stessi autori dello studio nelle note di fondo, soptattutto se si pensa il 98% delle famiglie di bambini di età inferiore ai 9 anni possiede un device elettronico (smartphone o un tablet) e che i bambini trascorrono in media più di due ore al giorno utilizzando tali media digitali.

«Mentre tablet e altre tecnologie appaiono stimolanti - ha affermato il pediatra Brandi Freeman, vicepresidente associato per la Diversità, l'Equità e l'Inclusione presso il Children's Hospital Colorado - il miglior affare è ancora usare un libro cartaceo».

Le domande e le interazioni sollecitate dalla lettura su carta infatti sono per Freeman il "carburante" necessario per il cervello di un bimbo:

«Se leggendo un libro su Clifford (un celebre cane protagonista di molte storie per l'infanzia n.d.r) si chiede "vedi un grosso cane rosso?"; "Cosa sta facendo?"; "Ti sembra felice?" si ottiene maggiormente l'attenzione dei piccoli - ha spiegato - Anche se non rispondono, è quel tipo domanda aperta che aiuta in termini di sviluppo e crescita».

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