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L'uso eccessivo di chat e di social fa crescere il rischio di deficit di attenzione

di Sara De Giorgi - 18.07.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Secondo una recente ricerca dell'università della California gli adolescenti che usano molto spesso i dispositivi digitali hanno il doppio delle probabilità dei coetanei di manifestare i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Gli adolescenti che trascorrono molto tempo utilizzando dispositivi digitali sarebbero più predisposti a disturbi comportamentali. Lo sostiene un team di scienziati dell'USC (University of Southern California) in un nuovo studio pubblicato sul Journal of American Medical Association.

In particolare, gli adolescenti "digital addicted" avrebbero il doppio delle probabilità dei coetanei di manifestare i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

I ricercatori hanno monitorato circa 2.600 adolescenti per due anni, concentrandosi sulle conseguenze, per la salute mentale, di una nuova generazione di dispositivi digitali onnipresenti, inclusi social media, streaming video, messaggi di testo, download di musica e chat room online.

Adam Leventhal, professore di medicina preventiva, di psicologia e direttore del "Health, Emotion and Addiction Laboratory" presso la "Keck School of Medicine" dell'USC, ha dichiarato: "Le nuove tecnologie mobili provocano una stimolazione rapida e ad alta intensità per tutto il giorno soprattutto sulle persone che li adoperano con frequenza".

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Gli scienziati hanno iniziato a lavorare dapprima su 4.100 studenti di età compresa tra 15 e 16 anni di 10 scuole appartenenti alla contea di Los Angeles. Successivamente, hanno ridotto il campione a 2.587 partecipanti, rimuovendo gli studenti con sintomi pre-esistenti dell'ADHD.

In seguito, hanno chiesto agli studenti con quanta frequenza utilizzassero 14 piattaforme di media digitali popolari, ordinando i risultati in tre categorie: nessun uso, uso medio e alto utilizzo. Successivamente, i ricercatori hanno monitorato gli studenti ogni sei mesi tra il 2014 e il 2016.

Dallo studio è venuto fuori che la probabilità di comparsa di sintomi di ADHD - durante i due anni di osservazione - nei consumatori assidui di media digitali è doppia rispetto agli adolescenti che utilizzano i media con misura.

Levanthal ha chiarito: "Possiamo affermare con sicurezza che i teenager esposti a elevati livelli di media digitali hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare sintomi di ADHD in futuro".

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