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Deodoranti e bambini: il mio bambino puzza

di Simona Regina - 24.07.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Arriva la pubertà e l'odore del corpo cambia, diventa acre e pungente. Il bambino/preadolescente ha bisogno già del deodorante?

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Deodoranti e bambini

I fianchi gradualmente si arrotondano, comincia a spuntare il seno, e una leggera peluria compare su pube e ascelle. Segnali che vostra figlia sta crescendo. Su vostro figlio invece compaiono i primi peli anche sul volto, un accenno della futura barba e dei baffi. La sua voce cambia, si fa più bassa e aumenta il volume dei testicoli.

Sono i tipici cambiamenti fisici che scandiscono lo sviluppo puberale: fase della crescita che segna il passaggio dall'infanzia all'età adulta.

Bambini: quando l'odore del corpo cambia

L'odore del corpo cambia, diventa acre e pungente. Benvenuta pubertà. Molti genitori chiedono se sia opportuno l'uso del deodorante. Rispondono Gabriella Pozzobon, pediatra endocrinologa presidente della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza (Sima), e Andrea Diociaiuti, responsabile dell'Unità Dermatosi complesse e genodermatosi dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il bambino improvvisamente puzza

E che sia maschio o femmina, improvvisamente cambia anche l’odore del corpo. Perché la pubertà è scandita da una nuova attività ormonale: in particolare gli ormoni androgeni stimolano le ghiandole sudoripare che cominciano a produrre un sudore dall’odore più acre.

Le ghiandole sudoripare sono distribuite su tutta la cute, nello strato profondo: il derma.

«In altre parole, fisiologicamenete intorno ai 9-10 anni, ragazzini e ragazzine iniziano a puzzare ed è normale: il cattivo odore del sudore è una conseguenza delle fisiologiche variazioni ormonali», afferma Gabriella Pozzobon, pediatra endocrinologa dell'Ospedale San Raffaele di Milano e presidente della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza (Sima), «ma questo spinge molti genitori a consultare, preoccupati, l'endocrinologo».

«Se i cambiamenti appena descritti, in particolare aumento del seno e dei testicoli, sudorazione compresa, irrompono prima degli 8 anni nelle bambine e dei 9 anni per i maschietti, può essere indicativo di una pubertà precoce, allora può essere consigliabile una visita endocrinologica» spiega Pozzobon.

«Altrimenti, in assenza di segni che possono far pensare ad alterazioni della crescita, consiglio la visita di controllo dall'endocrinologo/a verso gli 11-12 anni per un'opportuna valutazione della stadiazione e progressione dello sviluppo puberale, cioè del grado di maturazione».

Bambini, preadolescenti e deodoranti: sì o no

Il consiglio fondamentale della pediatra endocrinologa del San Raffaele è incitare (se non è già una normale prassi giornaliera) a prendersi cura del proprio corpo: in altre parole una accurata igiene quotidiana. Ma se l'odore del sudore è acre e pungente, e mette a disagio l'adolescente di casa, «si può far uso ma con moderazione di deodoranti privi di alcol o naturali».

Perché sudiamo?

La sudorazione è una funzione regolata dal sistema nervoso simpatico. Un centro di controllo del sudore è situato nell'ipotalamo, struttura posizionata nella zona centrale del cervello e contiene delle cellule nervose (neuroni) sensibili ai cambiamenti della temperatura interna e anche agli eventi emotivi e che tramite fibre nervose simpatiche innervano e comunicano con le ghiandole del sudore.

L'attività delle ghiandole sudoripare non è costante ma varia durante le 24 ore, raggiungendo livelli minimi durante la notte e picchi durante l'esercizio fisico, stress psicologico o psico-fisico, esposizione al calore, etc. In rapporto alla quantità di sudore prodotto, si parla di perspiratio insensibilis per indicare la traspirazione che avviene continuamente, anche quando la pelle appare asciutta, e di perspiratio sensibilis (eccesso di sudore) quando il sudore dà luogo alla formazione di un velo umido, o addirittura di gocce sulla superficie cutanea.

La sudorazione è considerata, in condizioni di normalità, uno dei meccanismi fondamentali della termoregolazione. Il sudore evaporando, assorbe una considerevole quantità di calore (580 kcal per litro) e induce un notevole raffreddamento della superficie corporea
(fonte Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma)

Quale deodorante scegliere?

Il sudore non emana cattivo odore

Chiariamo però che non è il sudore a emanare cattivo odore. L'odore acre scaturisce dalla flora batterica presente sulla pelle e sui peli (ascelle e inguine in particolare) che, a contatto con il sudore, emette le sostanze responsabili dell'odore sgradevole.

Insomma, «durante lo sviluppo puberale, per via degli ormoni, cambia la produzione di sudore», puntualizza il dermatologo Andrea Diociaiuti, dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. «E l'aumento del sudore crea un ambiente caldo e umido che favorisce la proliferazione di germi da cui deriva il cattivo odore. Per combattere il cattivo odore si può usare il deodorante oppure un antitraspirante».

In pratica cosmetici diversi che agiscono in modi diversi.

Come agiscono i cosmetici sull'odore

«Il deodorante - spiega Diociaiuti - può agire contro i germi che causano il cattivo odore o in virtù delle fragranze che contiene può coprire l'odore sgradevole».

Se vostro figlio/a ha sofferto in passato di dermatite atopica, meglio evitare prodotti con profumi (per una eventuale sensibilizzazione) e alcol (può essere irritante). Da prediligere invece deodoranti ad azione antibatterica: «che contengono cioè delle sostanze che riducono la quantità dei germi. E con meno germi si riduce il cattivo odore».

In merito alle diverse formulazioni, Diociaiuti consiglia ai soggetti atopici i deodotanti spray. «La formulazione roll-on (con cui si stende sulla pelle uno strato di prodotto) potrebbe occludere le ghiandole sudoripare creando irritazioni».

Dermatite atopica? No alcol, no profumi, meglio deodorante spray

Gli antitraspiranti

Altro prodotto per contrastare il cattivo odore è l'antitraspirante: «contiene i sali di alluminio che riducono la traspirazione delle ghiandole sudoripare e riducendo la secrezione del sudore crea un ambiente meno adatto alla proliferazione dei germi».

Questo tipo di prodotto secondo l'esperto del Bambino Gesù è particolarmente indicato in caso di ipersudorazione: perché meno sudore = meno batteri.

L'eccessiva sudorazione è stimolata dalla stimolazione ormonale

Iperidrosi

L'eccessiva sudorazione ha un nome: iperidrosi.

L'iperidrosi può essere estesa o localizzata: a livello palmare, ascellare, plantare, facciale – cranio facciale o del tronco (torace, addome, schiena).

L'iperidrosi primaria è spesso localizzata, non si verifica durante il sonno ed è aggravata da calore e stress emotivi. Compare generalmente durante l'infanzia o l'adolescenza. La causa è poco nota, spesso correlata all'eccessiva attività del sistema nervoso simpatico.

L'iperidrosi primaria è solitamente lieve e di facile risoluzione anche spontanea. In alcuni casi, si può ricorrere alla detersione quotidiana, a preparati antitraspiranti (creme, spray…) che possono ridurre la sudorazione anche del 40-50% e di deodoranti il cui effetto battericida riduce il cattivo odore.
(fonte Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma)

E se il deodorante causa allergia?

«In caso di manifestazioni allergiche dopo l'uso di un cosmetico, bisogna sospendere il prodotto, ricorrere alla crema al cortisone per sfiammare la cute ed eseguire i test allergologici (patch test) per diagnosticare dermatiti allergiche da contatto. Ma - conclude il dermatologo Diociaiuti - è davvero difficile che succeda con un deodorante senza profumo e senza alcol».

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