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PARENT: il metodo danese per crescere figli felici

di Federica Baroni - 10.06.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La Danimarca risulta il Paese più felice al mondo. Il segreto di questa felicità sta nel modo in cui si educano i figli: tanto gioco libero, autenticità, ottimismo, empatia, no ultimatum, intimità famigliare. E' quanto sostengono Iben Sandahl e Jessica Alexander  nel loro libro "Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni" e riassunto nell'acronimo: P.A.R.E.N.T, genitore in inglese.

In questo articolo

Da 40 anni la Danimarca è in vetta alla classifica del World Happiness Report, la classifica dei Paesi più felici stilata ogni anno dalle Nazioni Unite. E proprio partendo da questo dato la psicologa danese Iben Sandahl e la giornalista americana, sposata con un danese, Jessica Alexander sono andate a ricercare l'origine di questa felicità.

Il risultato è che alla base di questo appagamento c'è il modo in cui genitori e figli si relazionano.

Così le due esperte hanno deciso di mettere a punto una guida pratica per spiegare ai genitori di tutto il mondo il segreto delle famiglie danesi: "Il metodo danese per crescere bambini felici" (Newton Compton Editori).

Le autrici hanno chiamato questo metodo P.A.R.E.N.T. (genitore in inglese), che è un acronimo di:

  • Play (gioco),
  • Authenticity (Autenticità),
  • Reframing (ristrutturazione),
  • Empathy (empatia),
  • No Ultimatums (nessun ultimatum),
  • Toghetherness (intimità).

Ecco come funziona:

1. Play (Giocare)

Le autrici raccontano nel loro libro che in Danimarca i bambini vengono lasciati giocare molto di più che in altri Paesi, tra questi l'Italia, dove i genitori tendono a programmare i pomeriggi dei figli con tante attività extrascolastiche (sportive, musicali, linguistiche...).

Ormai anche le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato l'importanza del gioco libero.

E' il gioco libero che insegna ai bambini ad essere meno ansiosi e a sviluppare la resilienza, cioè la capacità di saper gestire le emozioni e lo stress. Ecco perché il gioco è un'attività importantissima per la crescita dei piccoli.

Leggi anche: Perché i bambini devono essere lasciati liberi di giocare

Ecco i consigli per lasciare i bambini liberi di giocare:

2. Authenticity (Autenticità)

Siate sinceri e aiutate i figli a riconoscere e accettare i loro sentimenti autentici, buoni o cattivi.

Cercate di dire sempre la verità (spiegata in modo adeguata all'età).

E siate autentici nel lodare i bambini.

Troppi complimenti possono suonare vuoti e falsi e non aiutano l'autostima. Davanti a un disegno anziché dire "capolavoro", focalizzatevi sul lavoro: magari domandando al piccolo "perché hai usato quei colori?", "a cosa pensavi quando l'hai realizzato?". Ciò aiuta a concentrarsi sul compito svolto e insegna l'umiltà. Rendete i bambini consapevoli di poter padroneggiare un'abilità, piuttosto che illuderli di esserne già padroni.

La lode per l'impegno e la perseveranza promuove la motivazione e la resilienza.

Leggi anche: Educazione: 9 frasi da non dire MAI al vostro bambino

3. Reframing (Ristrutturazione)

Ristrutturare significa affrontare una situazione spiacevole da un'altra prospettiva, in modo che appaia un po' meno negativa. La ristrutturazione è la base della resilienza.

Cercate con i vostri piccoli di trovare il lato positivo delle cose.

Potete ricorrere a due aiuti: il senso dell'umorismo e il ricordo di un momento passato felice. Ad esempio, davanti a un bambino triste e arrabbiato perché ha giocato male a calcio, potete dire: "Ma ti sei rotto una gamba?"; "No, ma ho giocato male"; "Sì, è vero non hai giocato bene, però almeno non ti sei rotto la gamba!". E poi: "Ti ricordi che nella scorsa partita hai fatto goal? Ti ricordi com'eri felice? Alcune giornate sono belle altre brutte. Ora pensiamo a cosa possiamo fare per aiutarti a giocare meglio la prossima volta!".

4. Empathy (Empatia)

L'empatia è la capacità di connettersi con gli altri e si sviluppa nell'infanzia grazie al rapporto con la figura di attaccamento. Il bambino prima impara a sintonizzarsi sulle emozioni e gli stati d'animo della madre e in seguito quelli delle altre persone. Il neonato sente quello che sente la mamma come davanti a uno specchio.

Per educarli all'empatia dovete aiutare il vostro bambino a capire le emozioni degli altri e allo stesso tempo a sperimentare le sue. Quindi davanti al bambino che piange ditegli "Perché piangi? Cosa ti fa arrabbiare?". Dimostrate di comprenderlo "Capisco che tu sia triste" e non sminuite i suoi sentimenti dicendo frasi tipo: "Dai non essere triste!".

E per aumentare la sua empatia leggetegli dei libri che abbraccino tutte le emozioni, anche quelle negative.

Leggi anche: 5 consigli pratici per insegnare l'empatia ai bambini

5. No ultimatums (Nessun Ultimatum)

L'approccio genitoriale dei danesi è basato più sull'autorevolezza che sull'autoritarismo. Quindi no a punizioni o sculacciate e niente bracci di ferro o ultimatum.

"Comandare incutendo paura comporta un problema, perché non si promuove il rispetto: si promuove la paura" spiegano le autrici.

Ecco alcuni consigli per evitare ultimatum e urlate:

  • ricordate che non esiste un bambino cattivo, ma solo un comportamento sbagliato
  • cercate di capire che i bambini sono buoni per natura
  • -educate i bambini alle regole e non puniteli. Gestite i conflitti con autorevolezza, fermezza ma anche calma e affetto
  • spiegate sempre bene le regole di comportamento e chiedete a vostro figlio se le ha comprese. Più spiegate le cose usando modi che i bambini possono capire meglio è. Questo approccio trasmette rispetto e aiuta a mettere voi e i bambini dalla stessa parte, condividendo un obiettivo comune
  • la calma genere calma

Leggi anche: Come educare i figli senza ricorrere alle punizioni

6. Togetherness (intimità)

Uno dei segreti delle famiglie danesi è il loro stile di vita: passare più tempo possibile insieme ad amici e parenti. E creare in casa un'atmosfera intima e accogliente: accendendo le candele, giocando insieme, preparando del buon cibo, gustando una torta e una tazza di tè, il tutto godendo della reciproca compagnia e intimità.

I danesi chiamano questo stato "hygge".

E quando le grandi famiglie si riuniscono anche per Natale tutti collaborano per essere positivi, accoglienti e lasciare da parte i dissapori (pensate, invece, quanto spesso queste riunioni di famiglia da noi si trasformano in occasioni di scontro e di pettegolezzo).

L'hygge in Danimarca si insegna anche a scuola: i bambini lavorano su progetti di gruppo che li incoraggiano a imparare e ad aiutare gli altri. Si spronano gli alunni più bravi perché siano empatici e si preoccupino degli altri.

Alcuni consigli per portare intimità e hygge nelle vostre riunioni di famiglia:

  • rendete l'atmosfera accogliente: candele, decorazioni fatte a mano, cibi cucinati insieme...
  • smettete di lamentarvi
  • se qualcosa non va, usate il reframing, la ristrutturazione per vedere le cose in una luce più positiva
  • pochi oggetti: non riempite la casa di giochi e cianfrusaglia, fate in modo che tutto sia semplice. E soprattutto spegnete tv, smartphone e tablet.
  • incoraggiate il gioco dei bambini: dategli colori per dipingere o fateli giocare fuori. Evitate di intrattenerli con dispositivi digitali
  • organizzate attività di gruppo: cacce al tesoro, fate un torneo. Siate creativi
  • cantate
  • insegnate ai vostri figli che la famiglia è una squadra
  • celebrate l'intimità ogni giorno: ricordate che l'hygge non è circoscritto alle grandi riunioni familiari: potete metterlo in pratica nei fine settimana anche se siete solo voi con vostro figlio

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