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Poliomielite: che cos'è, che rischi comporta, come si previene

di Irma Levanti - 08.10.2021 - Scrivici

poliomelite
Fonte: shutterstock
Poliomielite: sintomi e cause della Poliomielite. Vaccini e dati di contagio in Italia di questa malattia quasi completamente debellata

Poliomielite

La poliomielite è una grave malattia infettiva che colpisce in particolare le cellule del sistema nervoso. Colpisce prevalentemente i bambini sotto i i cinque anni d'età. Si tratta di una malattia ormai quasi debellata in Italia grazie ad una capillare campagna di vaccinazione: l'ultimo caso diagnosticato nel nostro Paese risale al 1982.

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Cause della Poliomielite

La poliomielite è causata dal poliovirus, di cui esistono tre differenti ceppi - 1, 2 e 3 – anche se probabilmente a livello mondiale l'unico ancora in circolazione è il tipo 1.

Sintomi

L'infezione può essere asintomatica o manifestarsi con sintomi lievi, di tipo influenzale (febbre, affaticamento, mal di testa). In alcuni casi, però, comporta l'insorgenza di infezioni cerebrali (meningite) e paralisi che possono anche risultare permanenti (questo succede in circa un caso ogni 200).

Se sono colpiti muscoli importanti per le funzioni vitali, come i muscoli respiratori, può anche rivelarsi mortale. Tra i bambini colpiti da paralisi permanente, il tasso di mortalità è pari al 5-10%.

Come avviene il contagio

La malattia è estremamente contagiosa. Il contagio avviene in genere per via oro-fecale, attraverso l'ingestione di acqua o cibi contaminati, o attraverso la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani.

Quanto è frequente

Grazie al programma di vaccinazione estensiva elaborato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oggi nel mondo la poliomielite è una malattia decisamente meno diffusa di un tempo, e intere aree – tra le quali la regione europea - sono state dichiarate completamente libere dalla poliomielite.

Secondo quanto riferito dall'Oms si è passati da 350 mila casi nel 1988 a 33 casi nel 2018, con una diminuzione di oltre il 99%. La poliomielite è ancora presente in paesi come Afghanistan, Nigeria e Pakistan.

Europa Polio free

La regione europea è stata ufficialmente certificata "polio-free" il 21 giugno 2002: in Italia, l'ultimo caso di malattia è stato registrato nel 1982.

Come si cura

Non esistono cure definitive per la poliomielite, anche se sono disponibili trattamenti per alleviare i sintomi, come farmaci antispasmodici per rilassare la muscolatura e fisioterapia per promuovere la mobilizzazione degli arti colpiti.

Perché può essere pericolosa

Perché, per quanto in rari casi, può comportare paralisi permanente e morte.

Vaccini per la poliomielite

L'unica strategia efficace per la prevenzione è la vaccinazione. In Italia il vaccino anti-polio è uno dei vaccini obbligatori previsti dalla legge.

Si tratta di un vaccino inattivato, ottenuto cioè a partire da virus uccisi, e si somministra con un'iniezione intramuscolare. Esiste in forma singola oppure combinata con altri vaccini, nel cosiddettoesavalente(contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B) e nel tetravalente (contro difterite, tetano, pertosse e polio).

Il calendario vaccinale prevede:

  • tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi, con esavalente);
  • una quarta dose a sei anni (con vaccino singolo o tetravalente);
  • un ulteriore richiamo in adolescenza, in genere con tetravalente.

Poiché basta un solo bambino colpito per considerare la malattia ancora attiva a livello mondiale, non è ancora il momento di interrompere la vaccinazione.

Fonti

Revisionato da Francesca Capriati

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