«Sia bullismo che cyberbullismo lasciano delle tracce negli individui quando c'è già un rapporto complicato con l'altro. Il motivo per cui un'offesa a un ragazzo scivola mentre ne segna un altro, dipende dalle caratteristiche individuali di ciascuno: se ci si sente toccati vuol dire che il bullo ha toccato una corda esposta, ha cioè confermato il senso di inadeguatezza che la vittima già prova» spiega lo psicologo Alberto Rossetti, co-autore insieme al giornalista Simone Cosimi del libro “Cyberbullismo”.
Da dove arrivi questo senso di inadeguatezza è difficile dirlo: «cambia molto da persona a persona. In generale, più un bambino riesce ad avere stima di se stesso e riesce a cavarsela da solo, o è capace di chiedere aiuto alle persone che gli sono vicine, meno l'azione del bullo ha effetto. Anzi, magari proprio per tutte queste ragioni il bullo non arriva nemmeno a colpirlo».
Quindi, per prevenire gli effetti del bullismo su un bambino, può essere molto utile agire in modo da rafforzare la sua autostima e conoscere meglio le sue risorse.
1. Lasciateli fare
È importante stimolare i bambini fin da quando sono piccoli a cavarsela da soli. «Se giocano con gli altri compagni e ci sono le prime scaramucce devono sperimentare da soli il modo di uscirne fuori, evitando che sia l’adulto a correggere il comportamento sbagliato. In questo modo, si creeranno un bagaglio di esperienze e capacità che gli sarà utile per affrontare momenti più difficili».
2. Fategli fare delle esperienze di comunità
«Un'altra buona idea può essere quella di iscrivere vostro figlio a gruppi educativi, come gli scout o l'oratorio, dove è data molta importanza allo sviluppo di relazioni tra pari sane e anche alla capacità dei singoli di stare in gruppo. Tutte abilità che sono molto importanti anche nelle dinamiche di classe e fuori dalla scuola, dove potrebbero generarsi episodi di bullismo».
3. Fategli frequentare un corso di difesa personale
«L'ottica con cui lo iscriverete a un corso di autodifesa non deve essere quella di insegnargli a picchiare i suoi nemici. L'obiettivo ultimo è piuttosto quello di renderli consapevoli delle loro capacità fisiche e della loro corporeità. In questo modo, capiranno che non deve attaccare, ma nemmeno subire passivamente un assalto, perché hanno le capacità per non farsi sopraffare dagli altri».
4. Fategli frequentare dei laboratori creativi
«Esprimere la propria creatività e il proprio modo di essere attraverso l'arte è molto utile per sentirsi più sicuri di sé, soprattutto se lo si fa in gruppo. Per questo, un corso di teatro o di musica possono rafforzare l'autostima anche dei ragazzi più timidi e introversi, che si sentiranno più accettati per quello che sono. Così saranno anche più in grado di rispondere con serenità agli attacchi dei bulli o di chiedere aiuto agli adulti».
5. Insegnateli a usare internet
Difendersi dai bulli e dai cyberbulli è possibile, usando bene internet. «Sul sito Generazioni Connesse, ad esempio, ci sono diversi strumenti utili per bambini e ragazzi (ma anche per i genitori) per evitare gravi errori, come ad esempio un’esposizione mediatica compromettente».