Prove Invalsi
Le prove Invalsi sono ormai da anni diventate abituali per gli alunni italiani. «L'obiettivo è quello di comprendere il livello di preparazione dei nostri studenti a livello nazionale e, nel caso dell'inglese, addirittura europeo. Una valutazione che si affianca e completa quella delle singole scuole» spiega Roberto Ricci, responsabile delle prove nazionali Invalsi (Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico e formativo).
Prove Invalsi, cosa sono
Si tratta di rilevazioni nazionali degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti in tre prove: italiano, matematica e inglese. Non si tratta di un esame che darà una votazione al singolo alunno: "le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia dell'azione didattica".
Come funzionano
Le prove Invalsi interessano tre materie:
- italiano
- matematica
- inglese
In che classi ci sono le prove INVALSI?
Gli alunni coinvolti sono quelli che frequentano:
- il secondo e quinto anno della scuola primaria (seconda e quinta elementare);
- il terzo anno di scuola primaria di secondo grado (terza media);
- il secondo anno di scuola superiore;
- il quinto anno di scuola superiore.
Alla scuola primaria, le prove vengono svolte su carta, mentre negli anni successivi si effettuano online tramite computer.
Prove Invalsi: cosa valutano
«Non si tratta di quiz nozionistici: non si chiede cioè "quando è stata scoperta l'America" o "come si calcola l'area del triangolo". I quesiti sono realizzati in modo che i ragazzi debbano mettere in pratica le competenze acquisite fino a quel momento: si tratta quindi di prove di ragionamento e applicazione, che misurano le capacità di argomentazione e sviluppo critico del pensiero».
Forniscono un'informazione oggettiva su alcune competenze, che rappresenta un parametro di riferimento utile per fare confronti. Questa informazione può servire a molti livelli: ad esempio ai decisori politici, che scoprendo eventuali differenze a livello regionale possono decidere dove intervenire per migliorare l'efficacia degli insegnamenti.
Insomma, servono per avere una valutazione esterna e obiettiva, diversa da quella del docente, e anche per comprendere eventuali differenze territoriali.
Simulazione prove Invalsi
«Sebbene online si trovino molti esempi di prove Invalsi, noi sconsigliamo di fare delle esercitazioni: non sono necessarie, perché per farle bene basta impegnarsi quotidianamente a scuola».
Valutazione prove Invalsi
Le prove sono valutate secondo livelli di risultato che esprimono le competenze dello studente: «È importante sapere che queste prove hanno solo una funzione informativa e non valutativa: non succede nulla se lo studente non ottiene un buon risultato. È però un segnale importante, che serve a docenti e genitori per verificare che c'è un problema e mettere in campo le risorse per risolverlo».
I risultati delle prove Invalsi
Alla luce dei dati raccolti in questi anni, qual è il livello di preparazione degli studenti italiani? «Ci sono luci e ombre: da una parte, abbiamo larghe quote di popolazione in linea con gli obiettivi richiesti per il loro livello di preparazione; dall'altra, soprattutto nei gradi scolastici più alti, ci sono quote non trascurabili di studenti che non raggiungono i traguardi di competenza che avrebbero dovuto raggiungere. È una situazione a macchia di leopardo, su tutto il territorio italiano».
Da quando sono state introdotte le prove Invalsi, comunque, si nota un generale miglioramento in tutto il Paese. «È sicuramente un dato importante: come sempre, quando si parla di scuola ed educazione, c'è sempre da migliorare; ma noi speriamo che le prove Invalsi servano proprio a focalizzare meglio i punti di debolezza su cui è necessario intervenire per ottenere risultati sempre più positivi».
Risultati prove Invalsi 2022
I Risultati delle Prove INVALSI 2022 hanno descritto gli esiti di apprendimento conseguiti da oltre 2,4 milioni di studenti italiani. Cosa è emerso?
- I risultati della scuola primaria sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2019, anche se con alcune flessioni in determinati territori e con taluni segnali di preoccupazione, con specifico riguardo alla Matematica. Si osserva però un miglioramento negli esiti delle prove d'Inglese, soprattutto nella comprensione dell'ascolto (listening), confermandosi la tendenza positiva già riscontrata nel 2021.
- Nella scuola secondaria le differenze territoriali e tra gli indirizzi di studio si acuiscono e talvolta diventano rilevanti, a tal punto da individuare chiaramente alcune priorità d'intervento per contenere gli effetti dei divari territoriali. Le prove INVALSI, infatti, riguardano apprendimenti di base che, almeno negli aspetti essenziali, dovrebbero essere garantiti a tutte le studentesse e a tutti gli studenti.
In tutti i cicli scolastici e in tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio‐economico‐culturali più sfavorevoli.
Prove Invalsi 2023
Quando ci sono le prove INVALSI? Ecco il calendario 2023.
Le classi interessate sono:
- le classi II e V della Primaria (gradi 2 e 5)
- le classi III della Secondaria di primo grado (grado 8)
- le classi II e V della Secondaria di secondo grado (gradi 10 e 13)
Tutti gli allievi sostengono una Prova di Italiano e una di Matematica; quelli dei gradi 5, 8 e 13 svolgono anche una Prova di Inglese, suddivisa in Reading e Listening.
Invalsi 2023 scuola primaria
- mercoledì 3 maggio 2023: prova di Inglese (V primaria);
- venerdì 5 maggio 2023: prova di Italiano (II e V primaria) e prova di lettura a tempo (2 min.) che è svolta solo dalle classi campione della II primaria e da tutte le classi diII primaria delle scuole in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano;
- martedì 9 maggio 2023: prova di Matematica (II e V primaria).
Invalsi 2023 scuola secondaria
La Scuola secondaria svolge le Prove all'interno di un periodo di somministrazione fissato a livello nazionale. Questa finestra temporale può essere gestita autonomamente da ciascuna scuola, in funzione del numero degli allievi e del numero di computer disponibili.
Discorso diverso per le classi campione (cioè quelle che sono state scelte come rappresentative del sistema scolastico italiano e i cui risultati servono come riferimento) che svolgeranno gli Invalsi in date precise stabilite a livello nazionale.
Si può consultare il calendario 2023 a questo link.
Prove Invalsi ultimo anno scuola secondaria superiore 2023
Ricordiamo che per gli studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria superiore il test Invalsi costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d'istruzione. Sono proprio questi studenti a iniziare per primi le prove Invalsi: il periodo è dall'1 al 31 marzo 2023. Le classi campione faranno le prove in giorni stabiliti e cioè: dal 1 al 3 marzo e poi il 6 marzo.
Revisionato da Francesca Capriati