Essere genitori oggi non è facile: si ha continuamente paura che ai piccoli possa accadere qualcosa di brutto, o di commettere errori che influiranno per sempre sulla vita dei figli. Vogliamo il meglio per loro e cerchiamo di proteggerli da qualsiasi difficoltà della vita.
Ma è giusto crescere un bambino evitandogli qualsiasi preoccupazione?
Anzi, un'infanzia troppo protetta non ha effetti positivi.
"I genitori di oggi proteggono eccessivamente i figli, ma in questo modo ottengono il contrario di quello che vorrebbero. I bambini diventano più fragili, affrontano con minor successo le difficoltà, rispetto ad altri che nella loro infanzia hanno dovuto mettersi alla prova. La forza di resistenza deve essere allenata, come un muscolo. E questo allenamento può iniziare molto presto" dice la Berndt.
Ma come si allena un bambino a diventare forte? Christina Berndt lo ha chiesto allo psicologo Friedrich Loesel, che da anni si occupa di ricerche sulla resilienza, un termine usato in psicologia per definire capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici. Ecco i suoi consigli:
1 Non tenete i bambini nella bambagia
Molti genitori aiutano continuamente i loro figli. Aiutare il piccolo quando si trova in difficoltà va bene, ma non bisogna esagerare. Anche le difficoltà fanno parte della vita e lasciare che le risolvano da soli è la chiave per rafforzare la loro forza psichica.
Ad esempio: se un bambino di due anni cade, non correte a rialzarlo. Ce la può fare da solo.
2 Mandateli tranquillamente al nido e alla scuola materna
Molte mamme che devono tornare al lavoro, si sentono in colpa a mandare i piccoli al nido.
Ma per i bambini sperimentare figure diverse dalla madre può avere invece effetti positivi.
Nel 2010 un gruppo di psicologi dell'età evolutiva americani guidati dalla professoressa Rachel Lucas-Thompson ha esaminato a fondo 69 studi condotti dal 1960 al 2010. Il risultato di questa indagine è che "i bambini, la cui madre torna al lavoro prima che compiano tre anni, in seguito non hanno più problemi scolastici e comportamentali dei bambini le cui madri rimangono a casa con loro".
A questo studio si aggiunge quello fatto dall'ufficio tedesco per gli studi sul lavoro e di politica sociale (BASS) su più di mille bambini tra il 1990 e il 1995. Da questa ricerca si è visto che i bambini che sono andati all'asilo si sono iscritti di più al liceo di quelli educati esclusivamente a casa o da baby sitter.
"Il nido e la scuola materna offrono ai bambini una grande quantità di stimoli positivi. I bambini scoprono diversi stili educativi, imparano a destreggiarsi in gruppo, allenano le loro capacità sociali". Leggi anche: 10 consigli utili sull’inserimento all'asilo nido
3 Lasciateli affrontare le piccole sconfitte
I bambini devono imparare a superare delusioni e sconfitte. Se riescono a risolvere un problema da soli, la loro autostima aumenta. E in questo modo si sviluppa in loro la disposizione a cimentarsi anche in futuro nella soluzione dei problemi. Ad esempio devono imparare a risolvere da soli i conflitti e i litigi con i coetanei.
Questo ovviamente non significa abbandonare il bambino in una difficoltà. Ma i genitori devono sempre tener presente che solo un bambino che impara a destreggiarsi tra le difficoltà potrà farlo anche da adulto. I genitori devono intervenire a guidarlo solo dove è davvero necessario. Leggi anche: Come insegnare ai bambini a perdere
4 Affidategli delle piccole responsabilità
Bisogna offrire ai bambini occasioni per mettersi alla prova. Ovviamente le responsabilità devono essere commisurate alla loro età. Per esempio, assegnategli il compito di portare fuori la spazzatura, di dare da mangiare al gatto, di mettere in ordine la sua cameretta, di prepararsi da solo la cartella per andare a scuola... Leggi anche: 10 modi PRATICI per educare i bambini all'autonomia
I bambini che fanno da soli molte cose sviluppano la fiducia in se stessi. Fiducia che porteranno con sé tutta la vita e che li aiuterà nei momenti di crisi.
5 Mettete dei limiti
I genitori devono saper dire di no e porre limiti al bambino.
Certamente devono dargli il giusto sostegno e amore, ma anche porre confini chiari ed esercitare un controllo.
Ad esempio, al parco non bisogna comprargli il secondo gelato solo perché piange e strilla, altrimenti impara che ottiene le cose solo quando si comporta in modo aggressivo. Inoltre i bambini che crescono con regole e limiti sono molto più sicuri di sé di quelli che crescono in ambienti troppo permissivi. Leggi anche: Educazione bambini, i NO che aiutano a crescere
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6 Non siate genitori iperprotettivi
Molti genitori hanno paura di tutto e credono che oggi ci siano più pericoli rispetto al passato. Ma non è così. È un'idea nostalgica: in realtà problemi e pericoli ci sono sempre stati, non sono aumentati né diminuiti, sono solo cambiati. Certo una volta si avevano molti più figli e prima... e genitori giovani alle prese con molti figli facevano meno caso ai pericoli.
Oggi, invece, si ha più consapevolezza dei rischi e tutta l'attenzione è concentrata su uno o due bambini. In questo modo si rischia di soffocare i piccoli e non concedergli il giusto spazio per svilupparsi. Anche in senso letterale. Molti bambini non possono stare da soli per strada, al parchetto vengono continuamente ripresi di stare attenti, non andare troppo forte in altalena, non correre in bicicletta, non fare a gara in monopattino, non giocare a nascondino (devono sempre essere a portata di vista del genitore), non arrampicarsi sul muretto....
"I genitori dovrebbero invece cercare di non aver paura di tutto. I bambini devono capire da soli che nel mondo ci sono i pericoli, che ci si può far male, ma solo così possono imparare a difendersi e crescere forti e sani".
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7 Lasciate che passino del tempo da soli
Molti genitori riempiono le giornate dei figli di attività e non li lasciano mai da soli. Ma i bambini devono imparare a giocare da soli, a inventarsi i giochi. Oggi i piccoli vengono continuamente intrattenuti: si va alle giostre, ai salterelli, si fanno corsi, laboratori didattici e poi, a casa, se mamma e papà non possono intrattenerli ci pensano il tablet e la televisione.
"Tutto questo è troppo. I bambini devono capire che non c'è sempre azione. I tempi morti sono fondamentali per dare spazio alla creatività. Passare un pomeriggio a casa senza iniziative dall'esterno e senza schermi è un'esperienza di autosufficienza".
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8 E se ogni tanto come genitori commettete degli errori, non preoccupatevi troppo: i bambini sono predisposti ai vostri sbagli
"I genitori devono avere meno paura di commettere sbagli nell'educazione dei figli.
I bambini sono incredibilmente tolleranti agli errori. Sono predisposti a che non tutto vada perfettamente: perdonano molti errori a loro stessi, ma anche all'ambiente che li circonda".
Genitori sensibili credono che ogni dettaglio dell'educazione sia significativo. Ma non è così. Sono gli ambienti estremi a provocare danni ai bambini (famiglie dove ci sono maltrattamenti gravi). In un ambiente normale, dove c'è una buona relazione, se a un padre esasperato scappa una sberla, anche se non è una bella cosa e andrebbe evitata, il bambino non ne verrà traumatizzato. Leggi anche: I 5 grossi problemi dei genitori di oggi, secondo una super tata inglese
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Aggiornato il 24.10.2018