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Babbo Natale esiste veramente? Cosa dire ai bambini quando scoprono la verità

di Zelia Pastore - 01.12.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come spiegare che Babbo Natale non esiste? Negare l’evidenza oppure responsabilizzare i vostri figli nei confronti dei fratellini più piccoli, ma in ogni caso cercare di dare una visione del periodo natalizio il più completa possibile: i consigli di un’esperta

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Prima o poi ogni genitore deve affrontare questo delicato argomento dal punto di vista diplomatico, che con ogni probabilità si presenta verso dicembre, poco prima di Natale: «Ma Babbo Natale esiste veramente? Secondo me no».

Che cosa dire in questi casi? E, soprattutto, come fare in modo che se questa certezza prende corpo nella mente di vostro figlio, non vada a intaccare la "fede" in Santa Claus dei bimbi più piccoli di casa? Ci siamo fatti aiutare da Marta Bruzzone, pedagogista e fondatrice assieme alla sorella Sara di Mammechefatica.it.

Tempi moderni: i bambini scoprono prima che Babbo Natale non esiste

«Negli ultimi anni i bambini scoprono prima che Babbo Natale esiste solo nel mondo della fantasia» spiega Marta Bruzzone. Una moda figlia del nostro tempo: «Ciò accade perché in questi anni c'è la tendenza a far diventare subito grandi i bambini, renderli già adulti quando ancora non lo sono».

Negare a tutti i costi se il bambino è molto piccolo

Una possibilità che i genitori hanno, se il bimbo è molto piccolo, è negare l'evidenza. «Se il bambino torna dall'asilo con questa scoperta, fategli delle domande provocatorie, in modalità "seria", senza riderci sopra: "Ma chi te l'ha detto?". Vi dirà che è stato un amichetto a scuola. Voi dovete essere fermi e continuare sulla vostra linea: "Lui dice così perché vuole che arrivi prima a casa sua! Guarda che tutto il mondo si sta preparando all'arrivo di Babbo Natale, noi non possiamo essere da meno". Questo perché è un peccato che si rovini una bella sorpresa così presto».

Responsabilizzare nei confronti dei fratellini più piccoli

Se vostro figlio è in quarta/quinta elementare, la risposta può essere molto soggettiva. «Se sono molto svegli e non c'è modo di dissuaderli, arrendetevi all'evidenza.

Ma se hanno fratellini e cuginetti piccoli vanno responsabilizzati nei loro confronti. Provate a rispondergli in questo modo: "Va bene, ora tu sei diventato grande e hai scoperto questo fatto, ma per i più piccoli devi aiutarci a tenere la sorpresa e la magia: non la dobbiamo rovinare così presto". In questo modo diventeranno vostri alleati. Ricordiamoci sempre che quando scoprono la verità, potrebbero non dirvelo per paura che non arrivano i regali. Lo dicono sempre "sulle punte", quindi sfruttate questa sottile linea di confine».

La giusta prospettiva

La questione "esistenza di Babbo Natale" va inserita nel quadro più ampio della percezione del periodo natalizio. «Quando vado a fare i laboratori negli asili, mi piace sempre dare una visione più ampia del Natale a loro che sono bambini, ma che diventeranno futuri adulti. Cerco di spiegare loro di dedicarsi insieme a mamma e papà alla decorazione della casa, ai vari rituali come la letterina, gli addobbi, i segnaposto: tante piccole attività da fare con nonni, genitori e fratelli per assaporare la magica atmosfera di dicembre, invece di stare davanti alla tv».

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