Un capriccio è l'equivalente emotivo di un temporale estivo, improvviso e talvolta furibondo.
Un minuto prima, voi e il vostro bambino siete in un ristorante a godervi la cena, un minuto dopo il piccolo inizia a piangere e poi a urlare a pieni polmoni... Scene di questo tipo sono abbastanza normali con bambini di età tra 1 e 3 anni.
Secondo Claire B. Kopp, professore di psicologia dell'età evolutiva alla California's Claremont Graduate University, questo comportamento è un problema di abilità linguistica.
"I bambini iniziano a capire molte più parole di quelle che riescono a dire. Così quando non sono in grado di esprimere bene quello che vogliono la loro frustrazione monta fino ad esplodere in rabbia".
Ma che cosa può fare un genitore per sopravvivere a queste esplosioni d'ira?
Ecco 7 consigli per gestire al meglio i capricci secondo gli esperti del sito americano babycenter.com
1 Non perdete mai la calma
Un capriccio non è un bello spettacolo. Oltre a calci e urla, il repertorio del vostro bambino potrebbe includere anche gesti pericolosi come lanci di oggetti o azioni rischiose per lui come trattenere il respiro fino a diventare blu.
Quando un bambino è travolto da un capriccio, non sentirà nessuna ragione, né che strilliate né che lo minacciate. "Più gridavo di smettere e più mio figlio diventava selvaggio. Poi ho capito che era meglio sedersi accanto a lui e aspettare che la sua furia passasse" racconta una mamma di un bambino di 2 anni.
Generalmente stare vicino al piccolo durante un capriccio è una buona idea. Se il genitore esce dalla stanza, il piccolo potrebbe sentirsi abbandonato. Se, invece, gli rimanete accanto, sentirà il beneficio della vostra presenza.
Leggi anche: L'educazione dei bambini con l'intelligenza emotiva
Ma se anche voi vi fate sopraffare dalla frustrazione, allora è meglio che usciate un attimo dalla stanza, il tempo di riprendere il controllo e poi rientrare. Se rimanete calmi, il piccolo si tranquillizzerà prima.
Altri esperti suggeriscono di abbracciarlo: l'abbraccio può essere un grande conforto e avere un effetto calmante.
Ma in questo modo c'è il rischio di premiare il comportamento negativo.
Quindi meglio ignorare il capriccio fino a quando il bambino si sarà calmato.
Attraverso prove ed errori, imparerete quale approccio è più adatto al vostro bambino. Tenete presente però che la coerenza è la chiave per farlo funzionare.
2 Ricordatevi che gli adulti siete voi
Non importa da quanto tempo la collera continua, non bisogna cedere a richieste irragionevoli né cercare di negoziare con un bambino che urla. Anche se vi trovate in un luogo pubblico e volete farlo smettere a qualsiasi costo.
Se cedete, gli insegnerete che è questo il modo giusto per ottenere ciò che vuole. Inoltre si rende il bambino insicuro: lui è già spaventato per aver perso il controllo, l'ultima cosa di cui ha bisogno è sentire che anche voi non avete il controllo.
Se lo sfogo del bambino arriva al punto da colpire persone o lanciare oggetti, meglio allontanarlo. Ad esempio portatelo in camera da letto e ditegli che starete lì finché non si sarà calmato.
3 Ogni tanto si può ricorrere al "time out"
"Time out" significa mettere in pausa, cioè portare il bambino in un posto tranquillo e lasciarlo lì fino a quando non si sarà calmato. Questa tecnica può aiutare il piccolo a gestire i capricci. Un time-out può essere utile quando il capriccio del bambino è particolarmente intenso e altre tecniche per calmarlo non hanno funzionato.
Il time out deve durare poco tempo, circa un minuto per anno di età, e può essere una buona lezione per imparare a calmarsi da solo. L'importante è accompagnare il piccolo spiegandogli che non lo si sta mettendo in punizione, ma state cercando di aiutarlo a tranquillizzarsi.
Se si rifiuta di rimanere in time-out, riportatelo con fermezza e tornate alle vostre attività, cercando di ignorare le sue richieste.

Capricci, nanna, addio al pannolino e cibo: come gestire i momenti critici del bambino
vai alla galleryOgni giorno capricci, non mangia e non vuole dormire ... ma neanche con il vasino va tanto bene soprattutto da quando è arrivato il fratellino. Nei primi anni dei bambini ci sono tante situazioni...
4. Spiegategli quello che è successo e perché era così arrabbiato
Quando la tempesta si è placata, tenete il bambino vicino a voi e parlategli di quello che è successo. Parlate del capriccio in modo semplice e riconoscete la sua frustrazione.
Cercate di tradurre i suoi sentimenti con parole, ad esempio: "Sei stato molto arrabbiato perché il cibo non era quello che volevi tu". Dare un nome alle emozioni negative, lo aiuta a non sentirsi travolto da sentimenti sconosciuti.
5 Fategli sapere che lo amate.
Una volta che il bambino è calmo e gli avete parlato, abbracciatelo e ditegli che lo amate.
Leggi anche: Capricci bambini, come gestirli da 0 a 16 anni. Il segreto è l'empatia
6 Cercate di prevenire i capricci
Prestate attenzione alle situazioni che lo esasperano e pianificate di conseguenza. Se, ad esempio, il vostro piccolo va in pezzi quando ha fame, portare sempre degli spuntini con voi. Se percepite che c'è un capriccio in arrivo, provate a distrarlo, cambiate luogo, dategli un giocattolo, fate qualcosa che non si aspetta, anche una vostra faccia buffa può funzionare..
Monitorate la frequenza dei vostri "no". Se vi accorgete che sono troppo assidui, forse è il caso di alleggerirvi un po' e scegliere solo alcune battaglie da portare avanti.
7 Se i capricci sono eccessivi, parlatene con il pediatra
Anche se i capricci quotidiani sono perfettamente normali tra i bambini di questa età, è una buona idea comunque interrogarsi se ci possano essere problemi in famiglia che provocano nel piccolo degli stress eccessivi: nascita di un fratellino, tensioni tra voi e il partner...
Se il capricci del bambino vi sembrano troppo frequenti o intensi, è giusto chiedere aiuto e parlarne con il pediatra. Se avete delle preoccupazioni, il medico vi potrà tranquillizzare e anche darvi dei consigli per affrontare le esplosioni di rabbia.
Leggi anche: 20 trucchi per gestire i capricci
Aggiornato il 09.01.2018