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Come suddividere il carico mentale delle donne nella coppia e non litigare

di Rosy Maderloni - 24.04.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le restrizioni per contenere l’emergenza Coronavirus stanno dando i loro frutti. Ma queste misure necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini, però, possono mettere a dura prova la stabilità in famiglia. Con la psicologa per la coppia Francesca Cenci vediamo quali atteggiamenti adottare per evitare liti

In questo articolo

Il carico mentale delle donne

Online e in tv abbondano i suggerimenti per aiutarci a impiegare al meglio il tempo in questo lungo periodo di isolamento e di stravolgimento dei ritmi e delle routine di sempre. Yoga per tutti in streaming, sessioni di training autogeno per il rilassamento profondo, istruzioni video per originali lavoretti coi bimbi, beauty tutorial, ricette gourmet per grandi e piccini, corsi per la formazione professionale. Proposte ottime che però si scontrano, in più di qualche caso, con una realtà pur sempre caotica: ci sono i compiti dei figli cui stare dietro, le faccende domestiche che chiedono di non essere rimandate, la preoccupazione e la gestione per i genitori anziani, il lavoro agile da casa che in questa situazione sembra tutt'altro che smart.

Restare a casa è certamente l'unica e la migliore cosa possibile da fare per contribuire alla riduzione dei contagi e preservare la salute nostra e di chi amiamo: ma la convivenza forzata porta con sé un carico di emozioni più difficilmente gestibili e in molti casi aggrava il già pesante carico mentale delle donne. Come sopravvivere, dunque, alle tensioni nella coppia e in famiglia ai tempi dell'emergenza coronavirus? Ne abbiamo parlato con la psicologa Francesca Cenci.

INDICE

Come chiedere aiuto nella coppia

Come mantenere la calma nella coppia: lasciamo correre

Preservare la vita di coppia e l'intimità

Come gestire gli scoppi d'ira

Come chiedere aiuto nella coppia

Partiamo dal presupposto che anche in situazioni non emergenziali alla donna è completamente demandata tutta una serie di attività "invisibili". Oltre al classico "secondo turno di lavoro" ovvero le pulizie e la sistemazione della casa al rientro dall'ufficio, non va dimenticato tutto il lavoro di gestione del clima emotivo in casa (fare da paciere tra figli che litigano) e della manutenzione dei rapporti (ovvero ricordarsi dei compleanni di nonni e zii, chiamare i parenti la domenica, gestire la chat dei genitori della classe dei figli…). 

L'impressione è quella di uno sbilanciamento nella gestione delle responsabilità, che ai tempi del Coronavirus diventa se possibile ancora più ingestibile e stressante.

Come chiedere aiuto al partner?

PROVIAMO A DIRCELE. "Per prima cosa credo che la coppia sana e ben funzionante non abbia bisogno di suddividersi i compiti esplicitandolo – premette Cenci -, se è ben consolidata ognuno sa già cosa fare per l'altro, per l'intera famiglia e come farlo. Ma spesse volte purtroppo ciò non è scontato e ci sono dinamiche in cui gli uomini fanno poco e le donne non chiedono, aumentando la propria rabbia e frustrazione. Consiglio sempre di parlare e confrontarsi, cercando di mantenere un clima di serenità" spiega la psicologa.

CONCENTRARSI SULL'ESSENZIALE. Una soluzione potrebbe essere quella di individuare quali sono i compiti essenziali che servono a "mandare avanti" bene una famiglia: ogni nucleo familiare sa che cosa è importante secondo i propri valori di riferimento e cosa no, e provare eventualmente a mettere nero su bianco chi fa cosa.

PROCEDERE A PICCOLI PASSI. Meglio lasciar da parte ogni desiderio di bilanciamento perfetto. Non è questo che occorre cercare per alleggerire il carico mentale delle donne: meglio procedere per "passetti" in avanti e guardare con meraviglia a ogni piccolo successo. Lui ha iniziato a stirare almeno i suoi vestiti? Benissimo. La montagna di panni è diventata una collina e in ogni caso ci sarà meno lavoro in sospeso.

COINVOLGERE TUTTI, IN UNA SINFONIA ARMONICA. Non è inoltre del tutto vero che le discussioni davanti ai figli andrebbero sempre evitate. Avete qualcosa da dire al vostro partner? Non rimandate troppo: tutto sommato proprio la presenza dei bambini o dei ragazzi potrebbe essere la leva per mantenere i toni moderati ed evitare veri litigi. Soprattutto quando i figli sono adolescenti, inoltre, renderli partecipi delle fatiche dei genitori potrebbe essere un modo per responsabilizzarli e coinvolgere anche loro alla ricerca di un nuovo equilibrio dove ciascuno fa la sua piccola grande parte (e per magia i calzini potrebbero finire a coppie nella cesta dei panni sporchi o addirittura, sorpresa, la cena è preparata e servita per una volta dai ragazzi).

Rinunciando a una casa perfetta, ma aspirando a un'atmosfera armoniosa anche il nostro occhio sulle cose ancora da fare diverrà più magnanimo.

DOMANDARE AIUTO AGLI ESPERTI. Se le cose continuano a non funzionare e ci si trova in una situazione di incomunicabilità, si può prendere in considerazione un aiuto di tipo professionale, come spiega Francesca Cenci: "Per chiedere aiuto bisogna rivolgersi solo a esperti, terapeuti di coppia oppure si può decidere come primo passo di fare due percorsi individuali da due psicoterapeuti differenti in modo da risolvere prima le criticità del singolo, che sempre si riversano sulla relazione". 

Come mantenere la calma nella coppia: lasciamo correre

LASCIAR CORRERE. Ancora difficile stimare quando si potrà tornare a uscire di casa. Non stupiamoci, dunque, se sentiamo la fatica avanzare. Manteniamo, piuttosto, la calma. "Riuscire a mantenere una certa serenità è un fattore indubbiamente caratteriale – aggiunge la psicologa -, ci sono persone per natura più equilibrate, altre meno. Deve, però, per forza subentrare l'intelligenza per razionalizzare maggiormente, mettere a freno l'impulsività e gestire le emozioni. Credo che un grande segreto in questa circostanza sia lasciar molto "correre", altrimenti chi è puntiglioso tenderà a criticare rendendo difficile la vita dell'altro, e di conseguenza la convivenza".

Preservare la vita di coppia e l'intimità

UN MOMENTO PER NOI. "Quando si hanno figli è fondamentale riuscire a mantenere dei momenti di intimità nella coppia, cosa che in questa emergenza di quarantena in casa con tutta la famiglia, è ancora più difficile. Io consiglio sempre di dedicarsi un momento "di coppia" la sera, quando i bambini sono andati a dormire. Anche semplicemente guardare un film abbracciati sul divano o chiacchierare davanti a un calice di vino può cambiare il sapore della giornata".

Come gestire gli scoppi d'ira

NON REAGIRE ALLE PROVOCAZIONI. "In una situazione normale avremmo sempre la possibile alternativa quando la l'atmosfera si inasprisce e la tensione è alle stelle – commenta Francesca Cenci - come uscire con un'amica, andare a dormire fuori, magari in un hotel o a casa dei genitori.

In questo caso non è possibile concederci questa libertà per cui non resta altro che ricordare che è fondamentale non essere reattivi ai nervosismi dell'altro, ma cercare piuttosto di assorbire senza rispondere e non fomentare mai il partner.

LIMITARE LE CRITICHE. "Evitare le critiche o le prese in giro, soprattutto se si ha di fronte un soggetto permaloso. Si tratta, ricordiamolo, di una condizione temporanea. Troviamo, piuttosto l'occasione per mostrarci collaborativi cercando, ad esempio, situazioni e momenti per confrontarsi e parlare sinceramente, piuttosto che lamentarsi".

FARE UN BAGNO CALDO. "In questo momento può essere molto sollevante ritagliarsi momenti personali come un bagno rilassante, fare un'ora di ginnastica o telefonare a un amico. Tutto questo, sempre nel rispetto dei tempi dell'altro".

L'INTERVISTATA

Francesca Cenci è psicologa per la coppia e autrice del libro "Due cuori e una capanna".

 

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