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Come educare i bambini al valore delle cose

di Stefano Padoan - 11.08.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Fin da piccoli, ai bambini va spiegato a cosa servono i soldi e va insegnato a orientarsi bene tra i loro desideri: tutti i consigli della pedagogista Laura Mazzarelli su come educarli al valore delle cose

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Come educare i bambini al valore delle cose

I bambini sono presi da desideri genuini ma spesso passeggeri rispetto al cibo o ai giocattoli. Ma se ottengono sempre ciò che vogliono, da grandi saranno adulti in grado di scegliere e di capire cosa è davvero importante per loro? Ecco i consigli della pedagogista Laura Mazzarelli su come insegnare ai bambini il valore delle cose.

Educate fin da piccoli al valore del denaro

«Il valore del denaro - premette l'esperta - è un concetto che il bambino acquisisce nel tempo. A 3-4 anni il bambino vede una cosa e la vuole e pensa che il suo ottenimento o meno dipenda esclusivamente dalla volontà di mamma e papà e non dalla disponibilità di denaro».

È invece utile introdurre il concetto del denaro fin dai 3-4 anni: d'altronde nel mondo il denaro esiste e quindi va bene parlarne, senza ostinarsi a cambiare discorso o mentire alle loro domande: «Fate vedere loro a cosa servono i soldi, da dove arrivano, che non sono illimitati. Ma senza caricarli di ansie o sensi di colpa circa le sorti finanziarie della famiglia: deve restare un gioco sereno e nel quale familiarizzano con il concetto del denaro».

Come introdurre il concetto dei soldi dai 3 anni

Il modo più semplice che hanno i bambini per imparare è sperimentare, manipolare, vivere le cose concretamente: «Inutile che spiegate in maniera astratta il ciclo dei soldi, a loro basterà  il toccare con mano le piccole questioni finanziarie di ogni giorno».

Già dai 3 anni si può cominciare a giocare al supermercato, in cui simulate di fare la spesa: «Non è banale, perché nella vita di tutti giorni i soldi fisici stanno scomparendo e i bambini, tra carte e bancomat, non vedono nemmeno più che voi comprate le cose e in cambio date al venditore dei soldi. Fate finta che vostro figlio vi dia un soldino e voi gli date il pane e il latte.

In questo modo fanno concretamente il gesto dello scambio, del passaggio dalla sua alla vostra mano di soldi e oggetti».

Fateli misurare con i propri desideri

Non è mai troppo presto per parlare con i vostri figli di un loro desiderio. «Innanzitutto perché vi mettete in ascolto dei loro bisogni, li fate esprimere e anche un po' sognare circa quel gioco che vorrebbero, come lo userebbero… E potete anche far loro notare che hanno già un gioco molto simile, questo che cosa ha di diverso? Insomma danno voce al loro desiderio e imparano anche un po' il gusto dell'attesa, perché magari l'acquisto non sarà immediato».

Insegnate a donare

Non si impara la gratuità e la generosità di punto in bianco: se i vostri figli vedono da parte vostra un rapporto sano con il denaro, utilizzato anche per fare del bene, quando saranno più grandi sembrerà loro un comportamento naturale.

«Coinvolgeteli nella scelta del regalo per la mamma o il papà, oppure parlate loro dell'adozione a distanza che sostenete con un po' di soldi della famiglia».

Tra i 6 e i 12 anni: il salvadanaio e la paghetta

Già nei primi anni di vita dunque si può introdurre l'idea che i vostri figli hanno le cose perché c'è dietro un sacrificio: che si deve dare qualcosa di nostro per ottenere altro, che sia una macchinina o una vacanza. Dai 6 anni le cose possono iniziare ad essere più reali: possono ad esempio andare a fare le prime commissioni dal panettiere, ma anche maneggiare i primi soldi loro.

1. Il salvadanaio

A 6 anni è presto per la paghetta, ma ogni tanto può arrivare qualche mancia dei nonni e allora introducete il salvadanaio: «Iniziano così a contare i soldi, dividerli, vederli aumentare o diminuire e sperimentare che non sono infiniti».

Il bambino può iniziare anche a spenderli: «Sono piccoli ma importanti passi verso l'autonomia che vanno accompagnati con domande come "Lo vuoi davvero? Vediamo quanto costa e se hai abbastanza soldi" oppure "Se compri questo, poi non potremo comprare quest'altro".

Vostro figlio inizierà ad imparare a scegliere, a capire la differenza tra "lo voglio" e "ne ho davvero bisogno". E non dimenticate di stimolarli anche sul dono, cosicché si chiedano se vogliono metterli via per sé o per un regalo a qualcuno».

Quando dare la prima paghetta

La prima paghetta può arrivare, in forme molto ridotte e con cadenze molto elastiche, dagli 8 anni circa. «Qui il concetto di risparmio può farsi più ampio, ma è importante farli sperimentare anche le conseguenze di una gestione non proprio oculata: se se preferisce spenderli tutti, non ne avrà più per comprare qualche altra cosa che desidera».

Uno strumento che può aiutarli a gestire i soldi è un piccolo libretto contabile molto semplice, dove segnare le entrate e le uscite.

Certo che i soldi nel mondo degli adulti sono il pagamento per un lavoro, ma la mancetta deve essere un'altra cosa: «Non datela perché riordinano o danno una mano in casa: la casa è un luogo di gratuità e alle faccende domestiche tutti i famigliari, in base alle loro possibilità (esattamente come mamma e papà), devono contribuire spontaneamente come sostegno e appartenenza alla famiglia. I soldi li guadagneranno quando saranno un po' più grandicelli».

Preadolescenza e adolescenza: verso l’autonomia

A quest'età i ragazzi possono cominciare ad essere coinvolti anche su questioni più grandi: «Possono per esempio sapere con chiarezza che per andare in vacanza in Australia i genitori devono lavorare 3-4 mesi; o potete coinvolgerli nella scelta delle offerte di telefonia, per soppesare costi e fabbisogni di minuti e giga ad esempio».

Insomma, non è più tempo che diano tutto per scontato e che pensino che sia tutto dovuto: «I ragazzi non devono sostenere eventuali preoccupazioni, i soldi rimangono un problema degli adulti per quanto riguarda il pagamento del mutuo e le bollette ma se i ragazzi perdono lo smartphone quello è sicuramente un problema loro: gli oggetti hanno un valore e va richiesta cura per ciò che hanno.

».

Insegnare il valore dei soldi: qualche libro per approfondire

Ecco qualche consiglio di lettura per ragazzi sul tema:

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