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Il bambino ti sfida: 10 dritte per gestire al meglio le sue provocazioni

di Chiara Dalla Tomasina - 28.11.2018 - Scrivici

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Il tuo bambino, all'età di 3-4 anni, diventa all'improvviso provocatorio nei tuoi confronti e ottenere qualcosa da lui è una sfida ogni volta? Niente paura: ecco qualche consiglio per imparare a gestire nel modo migliore questo suo momento difficile ma assolutamente naturale nel suo percorso di crescita, e riportare in casa pace e armonia. 

In questo articolo

Il tuo bambino di 3/4 anni rifiuta di lasciare la casa degli amici dopo un pomeriggio passato insieme, ignora le tue richieste di mettere via i suoi giocattoli e continua a spingerli giù per le scale, nonostante le tue sgridate? Sembra che ti ignori, che non ti ascolti anche se urli? Perché è diventato così provocatorio nei tuoi confronti?

Se tuo figlio è in età prescolare, è meno dipendente da te di quanto lo fosse da piccolo, e ora ha un'identità più forte e più sicura. Quindi, potrebbe sviluppare una vena ribelle. «La sfida è il modo in cui un bambino in età prescolare si afferma», spiega a BabyCenter.com Susanne Ayers Denham, professoressa di psicologia alla George Mason University di Fairfax, in Virginia.


1 - Sii comprensivo.

Quando chiedi al tuo bambino di 3-4 anni di venire a mangiare, lui urla «Non ora!» e poi piange quando lo costringi ad andare a tavola, prova a metterti nei suoi panni. Dagli un abbraccio e digli che sai che è difficile lasciare i suoi amici e i suoi giochi, ma che il pranzo è pronto e bisogna andare. L'idea è di mostrare al bambino che, invece di essere parte del problema, sei dalla sua parte. Cerca di non arrabbiarti, sii gentile ma ferma e decisa.

2 - Fissa dei limiti.

I bambini in età prescolare hanno bisogno - e anche vogliono - dei limiti, quindi impostali per il suo bene. Spiegagli le cose affinché capisca: «Se sei arrabbiato, non picchiare i tuoi amici ma di' loro che vuoi indietro i tuoi giochi», oppure: «Ricorda, devi sempre tenere la mia mano nel parcheggio». Se tuo figlio ha problemi nel rispettare le regole (come ogni bambino), lavora sulle soluzioni. Per esempio, se colpisce la sorellina perché si sente escluso da voi, trova il modo affinché abbia il suo "tempo speciale" con te. Se si alza dal letto perché ha paura del buio, dagli una luce da tenere sul comodino.

3 - Rafforza un comportamento positivo.

Piuttosto che prestare attenzione al tuo bambino solo quando si comporta male, fai in modo di notare anche i suoi comportamenti positivi. Un semplice «Grazie per aver appeso il cappotto» o «Sei stato bravo a condividere i giochi con tua sorella» servirà a incoraggiarlo a continuare su questa linea.

4 - Critica i comportamenti, non la persona.

Quando sarai tentata di sgridarlo in modo forte, assicurati che le tue parole si riferiscano al comportamento sbagliato e non siano critiche a tuo figlio come persona. Evita quindi di dire frasi come «Sei così maldestro», oppure «Ti metti sempre nei guai». Questo perché «quando un bambino si comporta male, si sente già male», spiega Jane Nelsen, autrice di una serie di libri chiamata Disciplina Positiva. «Da dove nasce l'idea che, per far sì che i bambini si comportino meglio, dobbiamo prima farli sentire peggio?».

5 - Insegnagli a controllarsi.

Ricorda inoltre che disciplinare il tuo bambino in età prescolare non significa controllarlo, ma insegnargli a controllarsi. La punizione potrebbe indurlo a comportarsi bene a breve termine, ma solo per paura di essere punito nuovamente. È molto meglio che tuo figlio faccia la cosa giusta perché davvero lo vuole, perché rende la giornata migliore per lui o lo fa sentire bene.


6 - Usa i time-out positivamente.

Quando vedi tuo figlio ferito e pronto a "soffiare" come un gattino arrabbiato, ferma tutto e aiutalo a calmarsi. Portalo su un comodo divano o nel suo angolo preferito della camera da letto dove potrà rasserenarsi e calmarsi.

7 - Rafforza il tuo bambino.

Dagli modo di fare le sue scelte ed esercitare la sua autonomia. Invece di chiedergli di indossare i jeans che hai scelto, lascia che scelga lui tra le paia di jeans che hai già selezionato tu. Chiedigli se vuole i piselli o i fagiolini per cena, e quale delle due storie leggere prima di andare a letto. Cerca di dirgli cosa può fare, invece di ciò che non può fare.

Piuttosto che dire «Non usare il pallone in casa!», digli: «Andiamo fuori a giocare a pallone». Se vuole un cono gelato prima di cena, digli che può averne uno dopo aver mangiato.

8 - Scegli le tue battaglie.

Se il tuo bambino in età prescolare vuole indossare una felpa a righe verdi con i pantaloncini a strisce arancioni, che male c'è? Se vuole i waffles a pranzo e burro di noccioline e marmellata a colazione, è davvero così importante? Fai una selezione sulle cose davvero fondamentali e sulle quali non vuoi transigere, e su quelle più "superficiali" chiudi un occhio.

9 - Distrai e devia.

Evita le situazioni che potrebbero innescare una sfida nel tuo bambino. Perché portarlo in un ristorante di lusso quando potresti incontrare una tua amica facendo un picnic nel parco? Quanto è realistico aspettarsi che si comporti pazientemente in un negozio di abbigliamento o stia tranquillo durante una riunione condominiale di ore? Se ti trovi in ​​una situazione difficile, usa la distrazione per evitare una "collisione" con lui. Se stai camminando nel centro commerciale e noti un negozio di giocattoli che fa impazzire tuo figlio, indirizzalo rapidamente in una direzione diversa o distogli la sua attenzione. («Wow, guarda quella fontana! Vuoi buttare un soldino ed esprimere un desiderio?»).

10 - Rispetta la sua età e il suo stadio.

Quando chiedi al tuo bambino di 3-4 anni di rifare il suo letto o spazzare il portico, assicurati che sappia come fare. Prenditi il ​​tempo necessario per insegnargli nuovi compiti, e falli insieme a lui finché non diventi indipendente. A volte ciò che sembra una sfida è solo l'incapacità di seguire una responsabilità per lui troppo difficile. E rispetta il mondo unico in cui vive, specialmente il modo in cui percepisce il tempo. Piuttosto che trascinarlo via mentre sta giocando per salire in macchina, dagli qualche minuto di preavviso per aiutarlo a cambiare attività. («Partiremo tra cinque minuti, quindi per favore concludi quello che stai facendo»).

Certo, non c'è garanzia che si staccherà dal suo gioco senza lamentarsi - probabilmente lo farà per tutta la strada di casa. Ma fintanto che sei paziente e coerente, il tuo bambino finirà per imparare che la sfida non è il modo giusto di ottenere quello che vuole.

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