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Coppie, evitare le discussioni per i lavori domestici si può: ecco come fare!

di Chiara Dalla Tomasina - 10.04.2017 - Scrivici

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Spesso, nelle coppie, si litiga per problemi legati a cose 'non dette' e inique suddivisioni delle faccende domestiche. Che, tra l'altro, per il partner non sono quasi mai svolte in modo soddisfacente. In aiuto di queste coppie viene la scrittrice Tiffany Dufu, autrice del libro 'Drop the ball. Achieving more by doing less', che tratta proprio delle 'deleghe immaginarie'. Volete scoprire di cosa si tratta o se anche voi, inconsapevolmente, adottate queste dinamiche psicologiche? Leggete l'articolo!

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Delega immaginaria. In pochi sanno cosa sia, ma si tratta di un meccanismo psicologico che molte coppie mettono in atto inconsapevolmente nella vita di tutti i giorni. In poche parole, è quando in casa c'è un lavoro domestico da fare, come lavare i piatti o comprare qualcosa, e un membro della coppia assegna mentalmente questo compito all'altro. Il tutto, però, resta nella testa di uno dei due, che non lo esterna né lo chiede apertamente. Se il compito non viene svolto del tutto o viene fatto in modo non soddisfacente, il partner si arrabbia e si finisce per litigare, anche furiosamente. Questo meccanismo psicologico, che porta molte coppie a liti terribili, è ben raccontato nel libro 'Drop the ball. Achieving more by doing less' della scrittrice Tiffany Dufu. [Leggi anche: coppia, 6 regole per litigare bene]

Dopo la lite, continua l'autrice, entrambi i partner restano arrabbiati, per diversi motivi: uno perché, non avendo ricevuto nessuna informazione, si giustifica dicendo di non sapere - giustamente - leggere nel pensiero dell’altro. E l'altro, altrettanto giustamente, si trincera dietro la convinzione di non dovere, soprattutto all'interno di un rapporto di coppia consolidato, spiegare e chiedere sempre tutto.

Così però non se ne viene più a capo: se non ha torto nessuno, non ha ragione nessuno.

Spesso, inoltre, accade che le persone che assumono questi diversi meccanismi psicologici siano sempre le stesse: le donne solitamente sono quelle che attribuiscono queste 'deleghe immaginarie', e gli uomini, al contrario, sono quelli che, non sapendo 'leggere nel pensiero' delle mogli, finiscono per non fare nulla.

Questa è la conseguenza del fatto che, anche tra le coppie più giovani e moderne, quindi più portate ad avere ruoli 'intercambiabili' (oggigiorno è anche il marito/compagno che cucina, bada ai figli o rassetta la casa), quando sono gli uomini ad accollarsi un lavoro domestico si aspettano sempre un ringraziamento, mentre si dà per assodato che siano le donne a doversi preoccupare per tutti e per tutto.

La soluzione? Rinunciare a essere gli unici ad avere il diritto di decidere come fare alcune cose

Per venire a capo di questa situazione apparentemente senza soluzione, Dufu regala alle coppie un consiglio che apparentemente può sembrare banale. Per non sentirsi più schiacciati dalle responsabilità delle mille incombenze di ogni giorno, c'è solo una cosa da fare: rinunciare per sempre a essere gli unici ad avere il diritto di decidere come farle.

Un esempio: se la persona che sta con voi ha un'idea di ordine o di pulizia distante anni luce dalla vostra, chiederle di pulire o riordinare per voi è una perdita di tempo, tanto mai lo farà tanto da soddisfare i vostri parametri. Quindi, o vi accontentate, o usate l'immortale formula del 'chi fa da sé fa per tre'.

Mollate un po' le briglie...

L'autrice consiglia ancora una cosa: spesso le donne hanno qualche 'fissazione' in più per quanto riguarda l'ordine e la pulizia. Per una volta si può prendere esempio dagli uomini: mollare un po' le briglie delle incombenze domestiche e prendersela più 'leggera'. Una casa 'incasinata' spesso indica proprio una famiglia felice.

Aggiornato il 14.05.2018

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