Essere madre di figli maschi è un'avventura, allo stesso tempo, stimolante e dolce, perché i bambini offrono baci e abbracci di puro amore, ma regalano anche "calci ninja", gare di sputi, sporcizia e altro.
Le madri dei ragazzi sono uniche perché hanno il delicato compito di insegnare loro ad amare, a rispettare le donne e ad essere felici. Il giornalista argentino Ezequiel Tozzi, papà di un bambino di 7 anni, in un articolo per la rivista spagnola Babycenter.com ha identificato 7 cose fondamentali che tutte le mamme di figli maschi devono sapere. Ecco quali sono.
Care mamme, ecco sette cose fondamentali da sapere se avete dei figli maschi.
- Siete il loro primo amore. Si innamorano di voi e voi vi innamorate di loro. Vi baciano tutto il tempo, vogliono i vostri abbracci e vivono toccandovi i capelli o accarezzandovi la testa. Si accoccolano nel vostro petto ogni volta che possono e vi guardano con occhi così sinceri e pieni di amore che vi commuovono.
- C'è un bagno ovunque. Il bello dei ragazzi è che non hanno problemi a fare pipì ovunque e in qualsiasi momento. Certo, a volte si abituano così tanto che, anche se non finiscono neanche di dire "Mamma, devo andare in bagno", stanno già tirando giù i pantaloni per fare la pipì, senza preoccuparsi del gruppo di quindicenni che sta passando da lì e ridendo a crepapelle della situazione.
- Giocano duro. I loro giochi includono sempre calci, pugni, ecc. È normale che siano iperattivi e questo non significa che siano "terribili". Sono ragazzi, amano essere in movimento, quindi non bisogna paragonarli a ragazze che sono tranquille (ovviamente ci sono anche ragazze iperattive che si agitano e corrono più di loro).
- Il pene è per loro un giocattolo. Fin da piccoli adorano giocare con il loro pene. È normale che nel momento della doccia o del bagno lo tocchino molto o che adorino passeggiare per casa nudi. E' naturale e li diverte molto.
- La gelosia viene spesso a galla. Li sentirete dire spesso "La mamma è mia!": a volte sono gelosi di papà, di nonno o di qualsiasi altro uomo o bambino che si avvicina alla mamma. È così, è di loro proprietà. La mamma non è condivisa, a volte nemmeno con un fratellino.
- Si fanno più male. Amano saltare, correre, andare a tutta velocità sulla bici o arrampicarsi sugli alberi. Raramente li convincerete a sedersi per guardare un intero film, per colorare un disegno o per scrivere un tema.
- Sono complici di papà. La complicità con il papà è unica. A volte si fanno male insieme, condividono interessi, lotte, giochi e persino "gare di sputi". Anche quando rompono o rovinano qualcosa in casa, si coprono a vicenda per aggiustare il danno prima che la mamma se ne accorga.
- "La bambina che non è". A volte vi chiedete come sarebbe stato avere una bambina. Vedete una bambina per strada e pensate "Mia figlia avrebbe potuto essere così". È normale che le mamme dei ragazzi provino una "fitta" di tanto in tanto quando immaginano questa possibilità, ma presto passa.
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