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Depressione nei bambini: come riconoscerla e come comportarsi

di Niccolò De Rosa - 09.09.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Anche i bambini possono soffrire di depressione ed è importante accorgersene in tempo e trattare con serietà il problema

In questo articolo

Durante la fase evoloutiva può accadere che un bambino soffra di depressione, una condizione psicologica molto delicata e che, specialmente nei soggetti di giovane età, troppo spesso viene sottovalutata o mal trattata. Il ruolo dei genitori è dunque fondamentale per accorgersi del malessere e intraprendere un percorso che possa aiutare il piccolo a ritrovare la propria serenità.

Depressione nei bambini: cos'é?

La prima cosa da capire che la depressione è una cosa molto diversa dalla semplice tristezza che chiunque può provare in qualsiasi fase della vita. Un bimbo triste non è automaticamente un bimbo depresso. Tuttavia se tale umore persiste nel tempo, diventa prevalente nell'arco delle giornate e finisce per interferire con attività sociali, interessi o vita familiare, allora bisogna cominciare a trattare seriamente la questione e rivolgersi ad un esperto.

Quali sono i sintomi della depressione nei bambini?

Trattandosi di una condizione psicologica, non tutti i bambini manifestano allo stesso modo la presenza di un disturbo depressivo. Questo purtroppo ne rende più complicato il riconoscimento, anche perché spesso si confondono i segnali della depressioni con i normali mutamenti emotivi che caratterizzano la crescita dei bimbi. A ciò si aggiunge la possibilità che il piccolo cerchi di nascondere il proprio malessere al prossimo, mascherando i propri sentimenti con una facciata di apparente tranquillità.

Tuttavia esistono dei sintomi generici da tenere d'occhio:

  • Costante sensazione di tristezza
  • Irritabilità e/o eccessi di rabbia
  • Riduzione dei contatti sociali (difficoltà a stare in mezzo agli altri, poca voglia di vedere gli amici ecc...)
  • Perdità d'interesse per scuola, attività e interessi personali
  • Ridotta capacità di concentrazione
  • Frequenti crisi di pianto
  • Alterazioni nel sonno e/ nell'appetito
  • Presenza di sensi di colpa ingiustificati

Nei casi più gravi potrebbero sopraggiungere anche veri e propri pensieri di morte e/o tendenze suicide.

Quali sono le cause della depressione nei bambini?

Dietro un bambino depresso c'è un universo popolato da paure, insicurezze e criticità irrisolte, quindi non è possibile definire con chiarezza un elenco di fattori scatenanti.

La ragione del disturbi può celarsi dietro motivazioni fisiologiche (es: disturbi psichici), traumi, difficoltà relazionali o ambientali (bullismo, problemi familiari ecc...) la perdita di una persona cara ecc...

Il rischio depressione poi, aumenta statisticamente in presenza di genitori con problemi di depressione o che abusano di alcool e droga.

Nella maggior parte dei casi, comunque, l'auto-isolamento alla base della depressione è un meccanismo di difesa che i bambini adottano inconsapevolmente per proteggersi dai guai del mondo esterno.

Come capire se un bambino è depresso?

In caso di chiari segnali (tristezza cronica, grandi difficoltà relazionali ecc...) prolungati nel tempo - oltre le due settimane - la cosa migliore è richiedere una visita presso il pediatra di riferimento per accertare che non vi siano cause di salute dietro tale malessere.

Qualora dal punto di vista fisico fosse tutto in ordine, allora può essere il caso di rivolgersi ad uno specialista, il quale attraverso questionari e colloqui personali con il piccolo indagherà sui comportamenti del bimbo, i fattori ambientali che influiscono sul suo quotidiano e la frequenza delle sue manifestazioni potenzialmente depressive.

In caso di diagnosi positiva, sarà compito del professionista scelto stabilire una strategia per accompagnare il bambino in un percorso che possa riportarlo alla serenità dei suoi anni.

Quali possono essere i trattementi per la depressione?

Ovviamente i rimedi per i disturbi depressivi variano a seconda della gravità e delle circostanze di ogni singolo caso. Il medico infatti potrebbe suggerire semplici sedute di psicoterapia, ma non è da escludera che le situazioni più delicate possano richiedere anche trattamenti con farmci specifici come il Prozac.

Cosa può fare un genitore?

Ciò che un genitore può fare è vigilare costantemente sui comportamenti dei propri figli, soprattutto in presenza di situazioni ambientali che potrebbero minare la loro serenità (perdita di un caro, problemi in famiglia ecc.

.). Tra i campanelli d'allarme:

  • Cambiamenti nelle abitudini quotidiane (mancanza o eccesso d'appetito, insonnia ecc..)
  • Isolamento sociale, anche nei confronti dei membri della famiglia
  • Presenza di lesioni sospette
  • Discorsi frequenti riguardanti la morte, il suicidio, la tristezza ecc...
  • Presenza di comportamenti morbosi
  • Apatia
  • Crisi di pianto

In caso di sospetta depressione, come già detto, è bene sottoporre subito il bimbo al parere di un esperto. Nel frattempo però un genitore dovrebbe mostrarsi aperto ai problemi del figlio, cercando di superare le barriere erette dal piccolo comunicando in modo costruttivo, senza dirgli cosa fare ma stimolandolo a condividere i propri pensieri.

FONTI: WebMD; Ospedale Bambino Gesù

Domande e risposte

Quali sono i sintomi della depressione nei bambini?

I sintomi cambiano a seconda dei casi. I più frequenti sono: tristezza, eccessi di rabbia, difficoltà relazionali e di concentrazione.

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