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Disforia di genere, cos’è e le modalità d’intervento

di Simona Bianchi - 04.11.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Con disforia di genere si indica il disagio percepito da chi non si riconosce nel sesso assegnatogli alla nascita. Problematiche e modalità d'intervento

In questo articolo

Disforia di genere: definizione

L'istituto superiore di sanità definisce la disforia di genere (DIG) come una condizione caratterizzata da una intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. Per la maggior parte delle persone il sesso biologico e l'identità di genere coincidono, mentre per altre, sono diverse. Per esempio, alcune persone si sentono/vivono come una donna, ma sono di sesso biologico maschile o viceversa.

Disforia di genere: cos’è

Per spiegare cos'è la disforia di genere si deve fare una differenza tra sesso e genere. Il primo è l'insieme di tutte le caratteristiche biologiche che contraddistinguono l'essere femmine o l'essere maschi (sesso biologico): i cromosomi sessuali (XY per i maschi e XX per le femmine), le gonadi (testicoli per i maschi e ovaie per le femmine), i genitali esterni e i caratteri sessuali secondari (sviluppo delle mammelle, presenza di peli sul volto, timbro della voce, etc.) che compaiono nel periodo dello sviluppo sessuale (pubertà). Il genere si riferisce, invece, a caratteristiche dipendenti da fattori culturali, sociali, psicologici che definiscono comportamenti considerati tipici per l'uomo e per la donna. Il sentire di appartenere intimamente all'uno o l'altro genere costituisce l'identità di genere. La condizione per cui una persona ha un'identità di genere diversa dal sesso biologico si chiama anche incongruenza di genere. Non si tratta di una malattia e per questo motivo, nel 2018, la Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (ICD-11) l'ha tolta dal capitolo delle malattie mentali per metterla in quello della salute sessuale. La disforia di genere può è portare profonda sofferenza, ansia, depressione e/o difficoltà di inserimento in ambito sociale, lavorativo o in altre importanti aree.La DIG è indipendente dall'orientamento sessuale, infatti, le persone transgender possono avere qualsiasi orientamento sessuale e sentimentale, per esempio possono essere eterosessuali o lesbiche, gay o bisessuali.

Disforia di genere

La disforia di genere è una condizione caratterizzata da un forte disagio causato dal non riconoscersi nel proprio sesso fenotipico o nel genere che gli è stato assegnato alla nascita. Il termine transgender sta proprio a indicare quelle persone con un'identità di genere diversa dal sesso biologico: per esempio una persona che nasce maschio, ma che si sente donna (o viceversa). In generale, la prevalenza della disforia di genere negli adulti (>18 anni) è di 0.005-0.014% per le persone con sesso biologico maschile e 0.002-0.003% per le persone con sesso biologico femminile (Zucker KJ 2017). La disforia di genere, quindi, è più frequente nella forma MtF con un rapporto maschio/femmina di circa 3:1. Nei bambini sotto i 12 anni, il rapporto maschio/femmina va da 3:1 a 2:1; mentre negli adolescenti, oltre i 12 anni, il rapporto maschio/femmina è di circa 1:1.7 (Zucker KJ 2017)

Disforia di genere nei bambini: i sintomi

Come riporta il manuale MSD, la disforia di genere infantile spesso si manifesta entro i 2 o i 3 anni d'età. I principali segnali per riconoscerla sono:

  • Il bambino preferisce indossare abiti tipici del sesso opposto
  • Insiste nell'affermare di essere dell'altro sesso
  • Desidera di potersi svegliare come l'altro sesso
  • Preferisce partecipare ai giochi e alle attività tipicamente dell'altro sesso
  • Ha sentimenti negativi nei confronti dei suoi genitali

Per esempio, una bambina può dire con insistenza che le crescerà un pene e diverrà un bambino o restare in piedi per urinare. Un ragazzo può evitare i giochi nei quali ci si azzuffa e i giochi competitivi. Può sedersi per urinare e desiderare di sbarazzarsi del suo pene e dei suoi testicoli. Per i maschi l'angoscia per i cambiamenti fisici della pubertà è spesso seguita da una richiesta, durante l'adolescenza, di trattamenti somatici femminilizzanti. La maggior parte dei bambini con disforia di genere non viene valutata fino all'età di 6-9 anni, quando è già divenuta cronica.

Disforia di genere: le problematiche associate

La disforia di genere può causare delle problematiche psicologiche quali:

  • Ansia
  • Depressione
  • Disturbi alimentari, causati principalmente dal tentativo di controllare lo sviluppo del proprio corpo durante la pubertà
  • Autolesionismo
  • Ideazioni suicidarie

Per garantire il benessere psicofisico del ragazzo, è necessario intervenire il prima possibile con trattamenti non necessariamente medici. È fondamentale mostrare sostegno e comprensione.

Disforia di genere: le modalità d’intervento

Le terapie di genere sono individuali perché ciò che può alleviare le sofferenze di una persona può essere diverso da ciò che è utile a un'altra. Alcuni potrebbero trovare sollievo nel modificare il proprio ruolo di genere tramite l'eventuale supporto da parte dello psicologo e/o del medico psichiatra. Altri hanno necessità di modificare il proprio corpo attraverso trattamenti ormonali e/o chirurgici. È importante anche individuare la presenza di eventuali comorbilità o problemi psicosociali.

Le opzioni terapeutiche comprendono:

  • Psicoterapia
  • Terapia ormonale
  • Chirurgia per modificare le caratteristiche sessuali primarie o secondarie
  • Cambio di espressione di genere

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