Ecolalia infantile, sintomi e trattamento
Alcuni comportamenti dei figli possono destare preoccupazioni nei genitori, che si chiedono come correggerli o se sia necessario intervenire con l'aiuto di uno specialista. Un esempio è l'ecolalia infantile, un fenomeno che può disturbare gli adulti ma che non va sottovalutato.
Che cos’è l’ecolalia
Per ecolalia si intende la ripetizione, imitando l'intonazione, di frasi o parole pronunciate da altre persone: sorelle o fratelli, genitori, compagne o compagni, personaggi dei film o delle serie tv. La radice di ecolalia deriva proprio da "fare eco", quindi ripetere qualcosa. Si tratta di un comportamento spesso incosciente, non voluto, e può essere presente sia nella fase di sviluppo del linguaggio che in caso di disturbi neuropsichici.
Esistono poi due tipi di ecolalia, quella immediata, tipica dei bambini che stanno imparando a parlare, quando ripetono le parole che hanno appena sentito per rafforzarne la conoscenza, oppure differita, quando invece il bambino ripete delle frasi, dei ritornelli o altro in momenti diversi da quando li ha sentiti.
Sintomi dell’ecolalia infantile
È molto semplice, quindi, intuire quali siano i sintomi dell'ecolalia nei bambini. Si è di fronte a ecolalia quando il bambino ripete parole o frasi che ha sentito da qualcun altro, persone vicine oppure tv, radio, internet. Va distinta però la manifestazione volontaria da quella incosciente: il bambino che fa il verso a qualcuno non sta facendo ecolalia, mentre quando non è voluto, ma è un comportamento spontaneo, allora sì.
Inoltre, al fatto di ripetere parole, frasi e anche suoni potrebbero accompagnarsi altri sintomi, come difficoltà ad avere una conversazione, mutismo (selettivo o non), depressione e mancanza di stima.
In casi più rari l'ecolalia potrebbe essere sintomo di una lesione del lobo frontale. Se così fosse, solitamente sono presenti anche afasia e abulia.
Ecolalia e sviluppo del linguaggio
Come abbiamo detto, quindi, il fenomeno dell'ecolalia, cioè ripetere in particolare parole dopo che le ha dette qualcun altro, è tipico della fase dell'apprendimento del linguaggio, che solitamente inizia poco prima dei 2 anni e sparisce in maniera naturale una volta che il bambino ha imparato a parlare correttamente. Se vostro figlio ha quest'età e ripete tutto quello che dite o che sente, non preoccupatevi: è il modo che ha per apprendere il linguaggio.
Ecolalia e autismo
Diversa è invece l'ecolalia come manifestazione della comunicazione dei bambini nello spettro autistico. Si tratta infatti di un tratto piuttosto comune nelle persone autistiche: fino al 75% delle diagnosi include anche questa specifica caratteristica, che rientra nelle stereotipie tipiche dell'autismo. Non c'è però da preoccuparsi, in quanto rappresenta un auto-calmante, come altre stereotipie, in particolare nei momenti di shutdown, cioè di crisi, ma anche un modo per imparare a comunicare meglio imitando gli altri, un modo per intrattenersi o ancora per prendere parte a specifiche routine sociali.
Trattamento dell’ecolalia
Prima di tutto è importante sapere che l'ecolalia non prevede autodiagnosi, a meno che non sia presente nei bambini molto piccoli che imparano a parlare e ripetono le parole che sentono. Anche in questo caso, comunque, è meglio parlarne col pediatra. Per i bambini che dovrebbero già aver acquisito il linguaggio e in cui è presente ecolalia è necessario rivolgersi a uno specialista, che si occuperà di analizzare la questione da diversi punti di vista.
A seconda della causa dell'ecolalia e della sua entità, il disturbo può essere trattato con:
- logopedia, che aiuta il bambino a strutturare meglio i pensieri e quindi il linguaggio
- terapia comportamentale, in modo da acquisire una miglior capacità comunicativa
- farmaci, come antidepressivi o ansiolitici, qualora l'ecolalia fosse accompagnata da condizioni psicologiche alterate
In ogni caso, soprattutto per l'ecolalia infantile, è fondamentale il supporto della famiglia, che può essere coinvolta dagli specialisti affinché sviluppi il miglior modo possibile di intervenire di fronte ai fenomeni di ecolalia del bambino.
È anche importante ricordarsi che non bisogna né arrabbiarsi né innervosirsi, né correggere il piccolo: se si tratta dello sviluppo del linguaggio il problema passerà da solo, negli altri casi si è di fronte a un comportamento non voluto che non deve essere condannato.