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Educazione: 10 suggerimenti che ogni genitore dovrebbe sapere

di Federica Baroni - 19.07.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Passate del tempo insieme, mantenete la calma davanti a un capriccio, accettate le sue emozioni negative, insegnategli a superare le difficoltà, ridete spesso...  Secondo la psicologa americana Laura Markhamper una buona relazione genitori-figli è la chiave dell'educazione. 

In questo articolo

Sono tanti i manuali e i libri che spiegano ai genitori come comportarsi con i figli. E spesso non si sa più quale metodo è meglio seguire.

La psicologa americana Laura Markham nel suo libro "Peaceful Parent, Happy Kids" non dà consigli, semplicemente spiega l'importanza della relazione genitori-figli e come questa possa fare la differenza nell'educazione.

Ecco quindi i suoi suggerimenti.

1. Connettetevi

Ricavate ogni giorno 10 minuti di tempo da dedicare in modo esclusivo al vostro piccolo. Se avete più figli stabilite diversi momenti: il momento di Anna, il momento di Pietro...

E durante questa connessione assicuratevi di non essere disturbati dagli altri bambini e soprattutto spegnete il cellulare.

2. Controllate le vostre emozioni

Non importa cosa è successo: un brutto voto a scuola, un capriccio, un litigio tra fratelli... Prima di intervenire con urla e frasi sbagliate, aspettate di essere calmi. Tanto non si tratta (quasi) mai di un'emergenza. Quindi prendete tempo, respirate profondamente e chiedetevi quale tipo di genitore volete essere.

3. Comunicate le regole in modo chiaro

Non urlate "vai a lavarti i denti", "basta tv" mentre siete in cucina e vostro figlio in un'altra stanza. Andate da lui. Mettetevi al suo livello, ammirate quello che sta facendo: "Che bel cartone stai guardando, sembra divertente"; poi comunicategli la regola: "Però ora è il momento di andare a dormire". Se la regola viene data con empatia è più facile che venga accettata senza protestare.

4. Cercate il dialogo

Se vostro figlio vi dice che odia la matematica e non vuole più andare a scuola, probabilmente non è perché fare i compiti di matematica è faticoso, ma perché sono entrate in gioco delle emozioni forti che significano qualcosa. Quindi non rispondetegli semplicemente: "Certo che vai a scuola! Ora vai a fare i compiti".

In questo modo chiudete la conversazione. Invece, dovete lasciare aperta la comunicazione, ad esempio potete dire: "Sembra che la matematica non ti piaccia molto.

Mi vuoi spiegare perché?". Questo aiuta il bambino a sentirsi sicuro e ad aprirsi a voi.

5. Accettate le sue lacrime

Il lavoro del genitore è anche aiutare i bambini a gestire le proprie emozioni. Molti appena vedono il proprio figlio piangere fanno di tutto per calmarlo. Ma bisognerebbe fare il contrario. Insegnategli che provare forti emozioni come rabbia e dolore non è pericoloso né sbagliato.

Quando lo vedete scontroso e arrabbiato, prendetevi un minuto per calmarvi, poi mostratevi empatici nei suoi confronti.

E' importante aiutare un bambino a esprimere le emozioni forti e spaventose per poi trovare rifugio tra le vostre braccia sicure. Se non riesce a esprimere quello che sta provando, potete dirgli in modo dolce: "Vedo che sei sconvolto. mi dispiace che tu stia così male".

6. Trovate il tempo per ridere insieme

I bambini hanno bisogno di ridere. Trovate del tempo per scalmanarvi e fare cose buffe insieme ai vostri figli. Ridere aiuta i bambini a sentirsi sicuri e li aiuta quando devono lasciarvi per andare a scuola o stare con la babysitter, perché si sentono connessi con voi.

Però meglio evitare il solletico: non li fa sentire rilassati, piuttosto rischia di renderli agitati.

7. Evitate le lotte di potere

I responsabili dell'educazione dei figli sono i genitori. E quando loro non obbediscono, può capitare che si instauri una lotta di potere per dimostrare chi comanda. Ma dai conflitti nessuno esce vincitore.

"Per esempio, se vostro figlio a cena dice che non ha fame, non impuntatevi a farlo mangiare a tutti i costi. Forse davvero non ha appetito, magari ha fatto merenda tardi... E comunque se per una sera salta la cena, non morirà di fame".

8. Non prendetevela sul personale

Se vostro figlio è arrabbiato e vi attacca, di norma non lo sta facendo contro di voi. Non rispondetegli con un altro attacco. Se è scortese con voi, rispondetegli: "Non si parla in questo modo.

Devi essere veramente arrabbiato per parlarmi così". In questo modo aprite la porta del dialogo e non innescate una lite.

9. Insegnategli l'autodisciplina

L'autodisciplina è non fare qualcosa che si vuole per qualcosa che si vuole di più. Ed è essenziale quando un bambino cresce. Se i vostri figli vogliono diventare bravi in qualcosa, devono imparare a gestire se stessi attraverso le difficoltà.

Se i binari del trenino non si incastrano nel modo giusto o se il puzzle è troppo difficile, non correte a sistemare voi i pezzi, ma empatizzate con la frustrazione del vostro piccolo, e incoraggiatelo a risolvere il problema.

10 Non interrompete mai un bambino mentre gioca

D'accordo, questa regola non si potrà seguire sempre. Ma il gioco è il lavoro del bambino. Quando amano così tanto un gioco da perdersi dentro, vuol dire che si stanno appassionando a qualcosa. Lasciate che esercitino le loro passioni, e da grandi sapranno come fare per avere successo in quello che vogliono.

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Aggiornato il 03.07.2018

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