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Gli effetti della pandemia sull'apprendimento dei bambini secondo uno studio

di Elena Cioppi - 12.11.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gli effetti della pandemia sull'apprendimento dei bambini: secondo uno studio il Covid-19 li sta facendo regredire nelle principali competenze cognitive.

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I possibili effetti indiretti della pandemia di Covid-19 sui bambini erano stati già indagati ai tempi della prima ondata. Un modo per cercare sì di capire quanto sono contagiosi i bambini, quanto impattano sui numeri del bollettino e quali conseguenze sulla salute ha il coronavirus sulle fasce d'età più basse, ma anche analizzarne le possibili conseguenze psicologiche sull'apprendimento e le competenze cognitive. Uno studio del britannico Ofsted (Office for Standards in Education, Children's Services and Skills) ha messo in luce quali sono gli effetti della pandemia sull'apprendimento dei bambini, con un raggio d'azione che si muove non solo a livello scolastico ma anche casalingo. E non solo: secondo Save The Children l'impatto del Covid-19 sulla popolazione più povera sarà devastante, con effetti a lungo termine sulla salute e la sicurezza dei bambini.

Gli effetti della pandemia sull'apprendimento dei bambini

Il rapporto di Ofsted rivela che l'impatto del Covid-19 sui bambini durante la prima ondata (fenomeno che si sta ripetendo anche nella seconda) da un punto di vista cognitivo si sviluppa su quattro diverse aree:

  • Impatto scolastico: i bambini che sono rimasti a casa più tempo a causa del lockdown generalizzato e continuano a frequentare la scuola via didattica a distanza stanno subendo delle regressioni in alcune competenze basiche dell'apprendimento come la scrittura e la lettura. 
  • Impatto cognitivo: i bambini più piccoli che avevano già superato lo spannolinamento hanno vissuto una regressione sopratutto nelle famiglie in cui lo smartworking non è attuabile e i genitori hanno continuato ad andare al lavoro
  • Impatto fisico: oltre alla regressione cognitiva i bambini ne hanno subito anche una fisica a causa del mancato movimento all'aria aperta. In alcuni si sono verificati episodi di stress, in altri disturbi di tipo alimentare. 
  • Impatto sociale: le scuole chiuse hanno aumentato i casi di violenza domestica e di povertà

Impatto del Covid-19 sulla scuola, sull'apprendimento, sulla socialità

Gli esperti di Ofsted che hanno effettuato la ricerca in 900 centri educativi britannici tra settembre e ottobre 2020 hanno riscontrato che alcuni bambini e ragazzi impegnati con la didattica a distanza non sono riusciti a rimanere al passo con il programma; altri, soprattutto tra quelli colpiti direttamente dal Covid-19, hanno faticato a bilanciare gli aspetti scolastici con quelli privati.

Quelli che sono rimasti indietro dai tempi del primo lockdown generalizzato di marzo 2020 a oggi hanno patito soprattutto da un punto di vista dell'apprendimento e subito una regressione: per esempio alcuni bambini con genitori che hanno continuato ad andare al lavoro nel periodo delle restrizioni (e non sono dunque stati seguiti direttamente da loro) hanno dimenticato persino la progressione numerica e dell'alfabeto. In alcuni casi i bambini hanno scordato come si usano coltello e forchetta a tavola; infine i ricercatori hanno analizzato una regressione nell'uso dei servizi igienici in bambini che già da tempo non usavano più il pannolino e un ritorno all'uso del ciuccio nei bambini che lo avevano già abbandonato.

L'impatto sociale, oltre che quello sull'apprendimento, al momento è ciò che preoccupa di più gli esperti e gli psicologi infantili. Un riflesso che nasce non solo dall'impossibilità del bambino di interagire con i suoi coetanei se non va a scuola e non può vedere nessuno oltre al suo nucleo d'origine a causa delle restrizioni, ma anche dalla situazione economica della famiglia. Secondo i report legati alle richieste dei Bonus Famiglie Covid in Italia e quelli della Caritas sui "nuovi poveri", l'attuale crisi economica sta minando e minerà ancora il benessere psicologico dei bambini, costretti in casa in condizioni non accettabili. Secondo l'analisi di Save The Children sulla situazione dei bambini nel mondo questo impatto a lungo raggio del Covid-19 sta ulteriormente allargando le disuguaglianze sociali esistenti, rendendole in alcuni casi irrisolvibili.

La scuola come hub di crescita

Proprio per mitigare questi effetti incontrollabili l'Ordine dei Medici ha richiesto a gran voce l'attivazione di lockdown fino alla primavera 2020, periodi di chiusura diffusi ma brevi, che però non sacrifichino la scuola. Ad Adnkronos Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all'università di Parma e consulente dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha evidenziato i risultati di uno studio italiano effettuato durante il primo lockdown su più di 2000 adolescenti tra gli 11 e i 19 anni.

In quello studio il "58,5% dichiarava una sensazione di tristezza che si associava a crisi di pianto (nel 31% dei casi) e ad agitazione (nel 48%) come conseguenza della chiusura delle scuole, il 52,4% dei ragazzi riferivano disturbi alimentari e il 44,3% che presentavano disturbi del sonno". In quel report si confermava un aumento delle diseguaglianze sociali legate alla chiusura della scuola. Una situazione, questa, riportata da uno studio pubblicato sul sito del Governo con l'indagine sull'impatto del lockdown sui minori.

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