Figli perfezionisti: come comportarsi?
Alcuni bambini non sono mai soddisfatti e hanno bisogno di eseguire ogni compito alla perfezione. Questo comportamento può nascere da una simile tendenza introiettata dai genitori oppure nascondere ansia e necessità di controllo. Ne parliamo con Cristina Riva Crugnola, professoressa associata di Psicologia dinamica presso l'Università degli Studi Milano Bicocca.
In questo articolo
Ricerca della perfezione: cosa dice la psicologia
Perché questi bambini e ragazzi ricercano la perfezione?
"La ricerca del risultato al top è un tratto che si riscontra più frequentemente negli adulti, ma che può manifestarsi anche nei bambini e nei ragazzi. Nei bambini e nei ragazzi la ricerca della perfezione può derivare dalla necessità di avere tutto sotto controllo. In questo caso il perfezionismo può essere un tentativo di limitare e circoscrivere l'ansia, specialmente rispetto alle novità, agli imprevisti o in circostanze in cui vengono richieste loro particolari prestazioni. È una strategia di coping, un modo cioè per affrontare situazioni complesse e sfidanti".
Figli perfezionisti: è colpa dei genitori perfezionisti?
La causa può essere anche la presenza di genitori perfezionisti?
"Certo, questa è la seconda possibilità. In questo caso non è l'ansia e il bisogno di controllo a portare il bambino a ricercare la perfezione, ma l'interiorizzazione del comportamento dei genitori. Alcuni genitori, inoltre, applicano un modello educativo molto esigente e competitivo, che richiede al figlio continue prestazioni. Il bambino deve fare tutto al massimo livello e interiorizza aspirazioni che non sono le sue, ma poi di fatto lo diventano costringendolo ad essere perfezionista".
Perfezionismo a scuola: come si manifesta
Come si manifesta il perfezionismo a scuola?
"A scuola il perfezionismo è strettamente legato al tema della competizione. I due aspetti si alimentano a vicenda. Il bambino perfezionista cercherà sempre di fare meglio degli altri, di superarli. Sarebbe bene che gli insegnanti disincentivassero il confronto e la competizione, perché aumentano l'ansia, introducendo invece metodi basati sulla cooperazione".
Come comportarsi con un figlio perfezionista?
Come aiutarli ad uscire dal perfezionismo?
"Dipende naturalmente da qual è la causa".
Parlarne insieme. "Nel primo caso, se la causa è l'ansia e il bisogno di controllo, occorre aprirsi al dialogo e cercare di comprendere insieme di cosa ha paura, cosa c'è dietro a questa necessità".
Fare un passo indietro. "Se ci si riconosce nel profilo dei genitori perfezionisti, se ci si accorge di aver fatto molte pressioni e richieste, occorre invece fare un passo indietro, allentare la presa e spiegare al bambino che deve sentirsi tranquillo e amato anche se non porta a termine alla perfezione tutti i compiti che si trova a dover affrontare".
Perché i figli perfezionisti potrebbero rivelarsi adulti infelici?
Perché i figli perfezionisti potrebbero rivelarsi adulti infelici?
"Qualunque sia la causa, il bambino perfezionista diventerà un adulto non tanto infelice, ma sicuramente più fragile e vulnerabile, in quanto incapace di accettare errori e imperfezioni, che come tutti sappiamo è inevitabile incontrare nel corso della vita. In più, il tentativo di tenere tutto sotto controllo può forse funzionare da bambini o ragazzini, in situazioni relativamente poco stressanti, ma da adulti diventa ingestibile e può causare problemi".
L'intervistata
Cristina Riva Crugnola è professoressa associata di Psicologia dinamica presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi Milano Bicocca. Si occupa di ricerca e intervento sulla genitorialità e sulla salute mentale dei giovani adulti. È membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e segretario scientifico del Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti.