Guida Quid+ per uscire dai "labirinti digitali"
Molti genitori non conoscono le linee direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che forniscono indicazioni precise su una sana e corretta educazione digitale: il 38% dei bambini sotto i 2 anni ha già utilizzato un dispositivo mentre il 63% al di sotto degli 8 usa smartphone e tablet perfino di più dei loro stessi genitori. E, ancora, il 72% a 8 anni maneggia abitualmente smartphone e tablet mentre il 30% al di sotto di questa età, predilige come strumento di lettura smartphone e tablet. Sono i dati emersi da un sondaggio condotto in rete da QUID+, la linea editoriale educativa di Barbara Franco, edita da Gribaudo - Gruppo Feltrinelli, per testare la consapevolezza dei genitori sull'utilizzo responsabile degli strumenti digitali. E proprio sulla scia di questi dati nasce l'activity book "Labirinti digitali", una vera e propria guida per i genitori, presentata al Salone del Libro di Torino 2023.
Labirinti digitali
La guida nasce per rispondere alla crescente esigenza sociale di educazione digitale e fornire un valido strumento agli adulti con il quale guidare i bambini verso un approccio consapevole e critico nei confronti dei media, QUID+ ha realizzato "Labirinti Digitali", il nuovo quaderno di attività, sostenuto dal MED, l'Associazione Italiana per la Media Education. Il volume, disponibile nelle librerie dal 24 marzo, è composto da 45 giochi e attività utili ad allenare e sviluppare le diverse competenze del piccolo per approcciarsi all'uso responsabile degli strumenti tecnologici.
"Labirinti Digitali è un quaderno di attività strutturato come se fosse un divertente videogioco educativo. Suddiviso in sei livelli di difficoltà crescente e ambientato nell'antica Grecia, lo scopo con cui nasce è insegnare ai bambini a partire dai 6 anni come approcciarsi all'uso responsabile dei dispositivi tecnologici, iniziando a muovere i primi passi nel digitale. - afferma Barbara Franco, ideatrice e autrice della collana QUID+ - I genitori di oggi si sentono spesso disorientati e impreparati nell'affrontare il proprio ruolo di guida, per questo con i prodotti QUID+ desideriamo aiutarli nel loro ruolo di educatori, stimolando l'intelligenza e l'emotività dei propri bambini.
I nostri piccoli sono nativi digitali, pertanto dobbiamo conoscere le opportunità e i rischi della rete e le regole e i comportamenti corretti da seguire durante la navigazione su Internet. Una buona educazione all'utilizzo del digitale consente quindi di potenziare i benefici e ridurre al minimo gli effetti negativi".
Nella parte dedicata agli adulti sono presenti numerosi approfondimenti e suggerimenti, elaborati grazie alla consulenza di Umberto Torelli, giornalista esperto di trend tecnologici e nuove tendenze, Elena Vitti, esperta di Media Education, e Irene Favole, neuropsichiatra infantile.
La presentazione al Salone del Libro di Torino
Al Salone del Libro 2023 una presentazione con un pubblico speciale, proprio i destinatari del libro che hanno colorato lo stand che ha ospitato la presentazione, partecipando numerosi e tempestando di domande i tre relatori.
Come ha sottolineato Mussi Bollini, "durante la presentazione i bambini si passavano il libro e avevano proprio voglia di giocarci direttamente, quindi credo che sia un prodotto assolutamente utile, in particolare per i genitori che hanno bisogno di ricette. I genitori sono sempre più soli in tutta l'azione educativa, le famiglie sono le più variegate e diverse. Per questo motivo è davvero utile fare in modo di far trovare i genitori e bambini insieme ad utilizzare uno strumento come Labirinti Digitali proprio per andare a comprendere come muoversi nel mondo web" - spiega Mussi Bollini.
Nasce così quello che è a tutti gli effetti un "videogioco di carta", sin dalla scelta dello stile delle illustrazioni, a metà tra Minecraft e i primissimi Super Mario a 8 bit: "Labirinti digitali si è rivelato uno strumento molto utile per le attività di media education che è ormai diventata centrale nell'azione educativa sia all'interno della scuola che della famiglia, ma anche in tutte quelle che sono le attività extrascolastiche, ludoteche e biblioteche - aggiunge Bollini - Ma perché la media education? Perché aiuta a saper utilizzare i diversi device e a navigare in internet in modo consapevole, soprattutto oggigiorno di fronte a un target che è molto competente nell'uso della tecnologia, infatti spesso sono i bambini stessi che aiutano i genitori a muoversi nei meandri del cellulare magari appena acquistato".
5 consigli per i genitori
Qualche consiglio pratico che genitori ed educatori possono adottare e mettere in pratica nella relazione quotidiana dei bambini con la tecnologia:
- Definire regole chiare e condivise sui tempi di utilizzo dei dispositivi e dei momenti in cui deve esserne vietato l'uso come: durante il pasto, prima di addormentarsi, in quanto influisce direttamente sul sonno, e nei momenti di gioco e interazione per mantenere il coinvolgimento emotivo nella relazione adulto-bambino;
- Spiegare in maniera semplice e chiara ai più piccoli i motivi di queste regole e i risvolti negativi di un uso eccessivo di smartphone e tablet, riducendo i tempi di utilizzo in prima persona, in particolare sui social, per dare "il buon esempio";
- Limitare l'accesso diretto e non controllato ai dispositivi, ad esempio eliminandoli dalla sua cameretta e monitorando che il piccolo stia effettivamente seguendo le regole condivise, senza però invaderne troppo gli spazi, in modo da fargli avvertire che abbiamo fiducia in lui;
- Aiutare il figlio o la figlia a definire una routine che lo aiuti nel percorso di crescita a sviluppare la capacità, l'autonomia e la responsabilità nell'autoregolazione dell'uso di tali dispositivi;
- Proporre e favorire attività ricreative come lettura, hobby artistici, musicali e sportivi, educandolo a uno stile di vita salutare per il corretto sviluppo fisico e mentale.