Nascere con un cognome famoso o blasonato sicuramente garantisce dei vantaggi, è innegabile: la notorietà e la ricchezza, da sempre, aprono moltissime porte e rendono la vita un po' più facile. Ma ci sono alcuni personaggi noti che stanno facendo una scelta controcorrente: hanno deciso di non lasciare in eredità ai loro figli le loro ricchezze, ma di farli crescere con l'idea che - in qualche modo - anche loro devono cavarsela da soli.
L'eredità di Ashton Kutcher e Mila Kunis
Tra questi vip che hanno scelto di far prendere consapevolezza ai loro eredi del valore del denaro e del lavoro, ci sono gli attori Ashton Kutcher e Mila Kunis, che lasceranno i loro 300 milioni di dollari di eredità a enti benefici e non ai piccoli Wyatt Isabelle e Dimitri. «Hanno già una vita privilegiata e non lo sanno», ha spiegato l'attore americano, «e purtroppo non lo sapranno mai, perché è l'unico tenore di vita che conosceranno».
I lavoretti dei figli di Bill Gates
Durante la trasmissione televisiva This Morning Today anche Bill Gates si è mostrato, in passato, sulla stessa lunghezza d'onda dei due attori: l'imprenditore ha dichiarato che lascerà la maggior parte dei suoi averi (il 95%) in beneficenza, precisamente alla fondazione che porta il suo nome e quello della moglie, la Bill and Melinda Gates Foundation, escludendo i figli Jennifer, Phoebe e Rory John. «I miei figli riceveranno un’ottima istruzione e abbastanza soldi da non avere difficoltà economiche, ma dovranno costruirsi la loro carriera. Dare ai ragazzi un’enorme somma di denaro non è fargli un favore», ha sostenuto Gates, «perché distorcerebbe tutto quello che potrebbero fare, mentre stanno costruendo il loro percorso. Questo denaro è destinato ad aiutare le persone più povere. I nostri figli lo sanno, e ne vanno orgogliose. Hanno visto di persona i progetti che finanziamo».
L'1% della ricchezza? Può essere tantissimo
Anche l'imprenditore ed economista statunitense Warren Buffett, che vanta un patrimonio di 65 miliardi di dollari, ha spiegato che per i suoi tre figli disporrà solo l’1% della propria ricchezza (che comunque non è poca cosa), perché «continuo a credere che una persona molto ricca debba lasciare ai figli una somma sufficiente per permettergli di fare qualcosa, non per permettergli di non fare niente».
Sting le "canta" ai suoi figli
Una visione illuminata, quella di Buffet, che trova un sostenitore anche nel cantante Sting, che nel 2014 dichiarò di non voler lasciare niente ai figli Joseph, Kate, Bridget Michael, Jake, Eliot Pauline e Giacomo Sumner. «Non ho mai pensato di mettere da parte qualcosa, tipo un trust per i miei figli. Loro sanno che dovranno lavorare per vivere e in ogni caso non mi chiedono né si aspettano nulla, e questa è una cosa che apprezzo molto».
Ramsey in prima classe, ma i figli...
Anche lo chef dalla fama mondiale Gordon Ramsay condivide questa visione della gestione della propria eredità: Il cuoco pluristellato ha infatti dichiarato che ai suoi ragazzi non andrà l’eredità, ma al massimo i soldi per comprarsi una casa. I suoi ragazzi, infatti, durante gli studi hanno sempre lavoricchiato, come fanno spesso i ragazzini della loro età, dividendosi tra baby sitter e ripetizioni. «Quando andiamo in aereo, io viaggio in prima classe perché me lo sono guadagnato, i ragazzi in economica», ha persino dichiarato senza timore di passare per "crudele".
La visione di Elton John
I 280 milioni di dollari di Elton John non finiranno interamente nelle tasche dei suoi due figli Zachary e Elijah. Il pluripremiato cantante ha infatti dichiarato al quotidiano inglese Mirror di non volere che i suoi due eredi «crescano viziati, perché rovinerebbe la loro vita».
John ha aggiunto di essere ben consapevole che non si tratta, nel caso della sua famiglia, «di bambini qualunque, perché so che vivono vite incredibili. Ma è importante avere almeno una parvenza di normalità, un po' di rispetto per i soldi, un po' di rispetto per il lavoro». Il divo ha concluso, però, dicendo di voler comunque lasciare i suoi ragazzi «in uno stato finanziario solido». Che, visto il patrimonio del cantante, non è certo cosa da poco...