Educare i bambini all'autonomia significa anche renderli indipendenti in ogni momento della giornata, soprattutto quelli che non trascorrono con i loro genitori perché sono a scuola. Togliere il pannolino per avventurarsi nel mondo dei grandi che fanno la pipì nel water (o, con un passaggio intermedio, nel vasino) è una vera sfida e lo è ancora di più portare a termine questa operazione, dall'inizio alla fine, tutto da solo. Insegnare ai bambini a pulirsi il sederino è molto importante quindi non solo a fini pratici, ma anche di autostima: ma quando si comincia? Come insegnare l'igiene personale ai bambini in questo senso? Ecco un piccolo specchietto e qualche consiglio per orientarsi.
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Come insegnare ai bambini a pulirsi il sederino da soli
Il metodo Montessori è sempre molto valido per insegnare l'autonomia ai bambini anche in bagno. E questo perché da sempre è orientato allo sviluppo delle competenze del bambino in ogni ambito in cui questo si ritrova a dovere e potere fare da solo, proprio per imparare a essere sempre più autonomo. L'igiene personale dei bambini passa anche per altri step importanti, prima di quello del sederino: l'importante è seguire i suoi ritmi senza forzarlo e renderlo indipendente, passo dopo passo, in tutti quelli che sono i passaggi fondamentali del prendersi cura di sé. Ecco, in ordine dall'attività che il bambino può cominciare a compiere a partire dai 2 anni, quali sono questi passaggi:
- Dai due anni e mezzo: lavarsi mani e denti tutti i giorni, più volte al giorno.
- Dai tre anni: lavarsi il viso da solo ogni mattina appena sveglio
- Dai tre anni: si può insegnare ai bambini a pulirsi le parti intime da soli dopo la pipì, con una salvietta o la carta igienica
- Dai quattro anni: il bambino può andare in bagno da solo e gestire in autonomia tutti i momenti post-pipì, mentre si farà aiutare ancora per quelli più complicati (ad esempio dopo la defecazione) dalla mamma o dal papà così da capire la corretta procedura di pulizia.
- Dai 5 anni in su: il bambino può essere reso autonomo nella pulizia del sederino
Autonomia in bagno per i bambini
Secondo il metodo Montessori, i bambini che vanno alla scuola materna devono essere in grado di andare in bagno da soli e pulirsi quanto meno dopo la pipì. All'arrivo alla scuola primaria invece devono essere autonomi con la pulizia del sederino.
Abituare il bambino ai rituali dell'igiene quotidiana e personale è un buon primo passo per fargli capire che, certi gesti, devono essere ripetuti con regolarità. Per quanto riguarda il modo in cui insegnare ai bambini a pulirsi il sederino, è molto importante che il gesto venga mostrato da mamma o papà per far capire l'importanza anche igienica del gesto.
Il movimento che deve essere insegnato al bambino lo porta a pulire il sederino dall'interno verso l'esterno: questo per evitare che batteri dell'intestino si posizionano e proliferino nelle parti intime di bambini e bambine. Sciacquarsi con acqua è il passaggio successivo, che i genitori spesso delegano con maggiore ritardo ai bambini per avere la sicurezza che l'azione sia fatta bene.
Ma anche lavarsi dopo aver fatto la cacca, per i bambini, è una grande conquista: intorno ai 6 anni devono essere in grado di regolare la temperatura dell'acqua, selezionare il detergente intimo da usare e sciacquarsi da soli, avendo cura di asciugarsi molto bene per evitare irritazioni. Il training per l'autonomia può iniziare già dai 4 anni, quando i bambini sanno già compiere gesti molto precisi con la pipì, per poi aiutarli ad affrancarsi anche con tutti gli altri gesti dell'igiene personale.
Poesie e filastrocche sull'igiene per bambini
Un modo per insegnare i passaggi fondamentali di una buona igiene personale ai bambini che culmina anche con la capacità di pulirsi il sederino da soli sono le filastrocche, da cantare insieme a partire dai 3 anni. Ecco le più belle.
La filastrocca delle Mani
La mano, la mano,
che organo strano,
è capace del gesto più arguto
o di un semplice saluto.
Puoi dire ciao con la mano,
mandare un saluto lontano
con un piccolo gesto o una Bic,
col computer o un semplice clic.
Potrai sempre abbracciare,
potrai scrivere oppure remare.
Con le mani puoi comunicare,
indicare, applaudire e parlare
pure tutte le lingue straniere:
un «okay» non conosce barriere.
Potrai dire chi ha vinto o chi ha perso
con un semplice pollice verso,
afferrare o mollare la presa,
«dare il cinque» ch'è un gesto di intesa;
schioccare le dita per farti notare
o usarle anche tu per contare,
per dire silenzio o in segno di gloria:
due dita a «V» voglion dire vittoria.
Incrociare le dita per scaramanzia
far baciamano per galanteria,
le mani giunte per stare in preghiera,
per lavarsi il viso mattina e sera,
quanto più spesso lavarsi le mani
per stare bene e vivere sani.
Portar la vita in palmo di mano,
amarla forte e guardare lontano.
Mimmo Mòllica ©
Filastrocca Tocca Tocca
Tocca la testa, tocca la bocca
tocca il naso, tocca l'occhio
tocca la gamba, tocca il ginocchio
filastrocca vecchia vecchia,
tocca la schiena, tocca l'orecchia
tocca il pollice, il mignolino,
tocca le spalle, tocca il piedino
tocca la pancia, tocca il petto
tocca la coscia, tocca il culetto
per guadagnare un altro confetto
Filastrocca per lavarsi (Bruno Tognolini)
Lavati mondo e asciugati al sole
Da cima a fondo e da fondo a cima
Con l'acqua fresca delle parole
E col sapone della bella rima
Perché i bambini si sono già alzati
Viso ed orecchie e denti lavati
E scintillanti si guardano intorno
Pronti per un altro giorno