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Manuale per genitori per vincere capricci e vizi in 7 giorni

di Luisa Perego - 18.05.2016 - Scrivici

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Fonte: Alamy.com
Piagnucola e non è mai contento. Fa scene "da prima donna in pubblico" se non ottiene quello che vuole. Non solo non è mai grato, ma non sembra mai felice e brontola per tutto. Che cosa fare per "sviziare" un bimbo che fa i capricci in continuazione? I consigli dello psicoterapeura Richard Bromfield, che assicura "in sette giorni, sette giorni soltanto, i primi risultati arriveranno".

In questo articolo

Una scenata al supermercato, con tanto di urla e lacrimoni in bella vista. Capricci al ristorante o dal medico, alla visita di controllo del fratellino. Non solo, il bimbo non sembra mai contento anche se "ha tutto" e sembra dare tutto per scontato con fare annoiato.

Quando la situazione sembra essere sfuggita di mano, quando i capricci stanno diventando fuori controllo, ecco un metodo concreto e semplice che insegna a creare le condizione perché i propri figli maturino interiormente e scoprano i loro talenti e rafforzino la capacità di adattarsi.

Lo spiega Richard Bromfield, psicoterapeuta che lavora con bimbi e famiglie da trent'anni. Nel libro Fila in camera tua! Guida rapida per vincere vizi e capricci, edito da Giunti, spiega ai genitori come emergere dai capricci in soli sette giorni e come riaffermarsi nel ruolo di genitori. Dopo sette giorni ci sarà ancora del lavoro da fare e ci saranno altri progressi da ottenere. Sarete però più fiduciosi di voi stessi.

A quale fascia d'età è rivolto? Bromfield non specifica mai fasce d'età nel suo libro. In realtà dipende. E' un manuale rivolto a tutti. Di solito i più piccoli apprendono meglio quando si lavora su un periodo di tempo limitato (ore, un giorno) mentre i bambini in età scolare hanno bisogno di conseguenze che durino di più.

1 - Mettersi in gioco e analizzare la situazione

Il primo passo del processo è capire che c'è qualcosa che non va e quindi il mettersi in gioco. A casa il bimbo trattiene il fiato fino a farsi soffocare e fino a quando non ottiene quello che vuole? Al centro commerciale strilla come un pazzo? Fa spesso capricci in pubblico? Sembra sempre scontento e chiede sempre di più e fate fatica a farvi obbedire? Se vi tocca convivere con queste situazioni, può darsi che vostro figlio sia viziato. Lo sapete, ma non sapete come arginare il problema. Una cosa però è certa: il fatto che non sappiate come affrontare la situazione non è dovuto a una mancanza di amore o di attenzioni. E per quanto siate stanchi della situazione, non vi preoccupa il fatto di vivere sotto dittatura ma pensate al suo futuro.

Sappiate una cosa: il bimbo ha bisogno di amore, ma anche di disciplina. Per affrontare la vita e per imparare a essere umile e paziente, ma anche per essere in grado di affrontare gli insuccessi. Senza una guida dolce ma ferma di un genitore, rischia di diventare un adulto immaturo, egoista e sempre scontento.

"Un bimbo che tormenta di continuo i genitori sta ancora cercando i confini di cui ha bisogno per crescere" spiega lo psicoterapeuta.

Il suo comportamento serve quindi per mettervi alla prova. E voi state per dargli i limiti di cui ha bisogno.

2 - Insegnare la gratitudine

Pensate a quando voi eravate piccoli. Passavate il tempo a supplicare i vostri genitori di comprare qualcosa? No, perché era inutile. Si apprezzava di più il poco che sia aveva e la pubblicità non era pervasiva come quella di adesso. Non avendo tutto e subito si imparava l'autocontrollo, la pazienza con l'attesa, la generosità con il dono e la condivisione.

I bambini imparano la gratitudine quando non li si abitua a ottenere tutto ciò che vogliono. Inoltre è importante recuperare autorevolezza. I genitori autorevoli hanno aspettative chiare e pongono pochi limiti ma ben saldi. Non privano i figli di altri elementi altrettanto importanti, come l'amore, il rispetto, etc.

3 - Catturare l'attenzione con le azioni, non con le parole

Partendo da queste premesse si parte con la "vera e propria terapia d'urto". Alzare la voce o minacciare a volte non serve più? Considerate che dare troppi avvertimenti non solo non è necessario, ma può portare il bambino ad ascoltarvi di meno. Come spiega Bromfield "ai vostri figli non servono altri avvertimenti. [...] Saranno le vostre azioni - non le parole - a parlare e a fare il grosso del lavoro".

Scegliete ora un gesto grandioso, inaspettato, eclatante e... di successo per andare a colpire un comportamento sbagliato del bimbo. Ogni volta che torna da scuola vuole passare dal negozio di giocattoli e dopo aver ottenuto quello che voleva strilla ancora per non andare dal pediatra? Fate inversione di marcia e tornate dritti nel negozio a restituire il gioco che avete appena comprato.

Senza avvertimenti, né minacce. Soprattutto senza cedere. Dicendo al negoziante che lo ridate perché il bimbo è stato maleducato.

Altro esempio: gli piace la pizza, ma in pizzeria fa il diavolo a quattro e fa spesso i capricci in pubblico? Ditegli che il prossimo venerdì andrete nella sua pizzeria favorita, e se, mentre state guidando per andare lì, inizia a comportarsi male, fate inversione senza dire nulla e tornate a casa. Se fa i capricci mentre sta aspettando la pizza, uguale: alzatevi e tornate a casa con lui. Vietato portare la pizza a casa.

Non vuole lavarsi i denti? Chiedetegli solo una volta di farlo, prima di andare a letto. Se non lo fa, nei giorni che seguiranno siate fermi su qualsiasi tipo di dolce, dicendogli che dovrà rinunciare fino a quando non se li lava.

Non temete che la vostra fermezza possa nuocere a vostro figlio. Non è così

Perché serve un gesto così importante catturare l'attenzione? Per far sì che il bimbo si accorga del cambiamento. E non bisogna parlarne prima per non riproporre la vecchia strategia che non funzionava più.

Fare un gesto del genere è difficile. Preparatevi bene e programmatelo. E mettete vostro figlio di fronte a una conseguenza che sia per lui significativa. Se non ci riuscite la prima volta non vi preoccupate, ci riproverete il giorno dopo.

4 - Non arrendetevi ai capricci: imparate ad accettarli e capirli

Molti bimbi si oppongono ai genitori che li privano qualcosa. Non temete e non arrendetevi. I capricci fanno comunque parte integrante di ogni infanzia sana. Non significa che siete un cattivo genitore. Vedeteli come qualcosa di importante per vostro figlio, perché gli danno la possibilità di sfogare la sua rabbia. Non li criticate quindi, piuttosto, impegnatevi ad accettarli e capirli. Sostenetelo nella sua angoscia. Non fate della sua rabbia la vostra, ma fategli capire che vi siete accorti del suo disagio e che ci tenete a lui. E se il capriccio supera il punto di non ritorno, non tentate di fermarlo facendo ragionare il bimbo.

Solo quando si sarà calmato, siate gentili e pronti a comprendere le sue reazioni.

Ok, ora non mollate il colpo, siete a buon punto. Non tornate al negozio di giocattoli a restituire il gioco portato indietro. Che cosa fare quindi? Un altro grande gesto nel giro di un paio di giorni. "La frequenza di capricci dovrebbe diminuire man mano che procedete nello sviziamento. Attenzione che potrebbe anche intensificarsi per un breve periodo", ma non abbiate paura, state facendo la cosa giusta.

5 - Mettete dei punti fermi: dei limiti

Come spiega Bromfield, "i genitori sembrano camminare sulle uova, parlano e discutono di continuo, illudendosi di essere loro a comandare". Per ristabilire una forma di genitorialità autorevole è necessario tracciare con fermezza una linea che vostro figlio non deve superare e basta. Dei "punti fermi". Entrambi sanno che non vanno superati.

Il bimbo che sa che i genitori gli hanno posto dei solidi punti fermi non penserà neanche di sfidarli per vedere fino a dove può arrivare. Quindi il: "Ecco, ti sei giocato la festa. Non ci vai", significa davvero che il suo comportamento ha portato questa conseguenza. Quello che conta è che i genitori rafforzino le proprie parole con i fatti e che non tornino sui loro passi.

Il genitore deve mostrarsi saldo nel tempo, in ogni occasione, fino a quando il bimbo non dubiterà più della sua convinzione.

I limiti mostrano ai bambini che non sono individui singoli, ma che vivono in un mondo fatto di persone. E devono imparare dove finisce il loro limite e inizia lo spazio degli altri. I bambini hanno bisogno di crescere rispettando questi confini ragionevoli senza per questo sentirsi meno amati o rifiutati.

Questa operazione è più efficace se inizia nei primi anni di vita del bimbo. Ma non bisogna scoraggiarsi se il proprio figlio è già grandicello: il lavoro sarà più duro, ma otterrete lo stesso un risultato.

6 - Dedicate del tempo di qualità ai vostri bimbi

I genitori di oggi hanno meno tempo rispetto a quelli di una volta. Se il piccolo si comporta male per attirare la vostra attenzione (siete forse sempre con la testa tra le nuvole quando siete con lui o disattenti? Magari stanchi e preoccupati?) la soluzione non è solo quella di attuare quanto scritto fino ad ora, ma anche di fare in modo di dedicare spazio e tempo di qualità al proprio bambino.

7 - E ora? Non cedete e siate dei "benevoli dittatori"

Avete stravolto le vostre abitudini, evitato di cedere ai capricci, posto dei limiti. E ora? Continuate così. State andando alla grande. E state attenti a non argomentare sempre tutto. Che cosa fare quando il vostro bimbo vi sfida? Non state alle sue regole. Non spiegate e non spiegatevi. Non giustificate le vostre scelte. Siate chiari e precisi, gli insegnanti sono molto bravi in questo. Pensate a quando dicono in aula: "Prendete il libro e apritelo a pagina 10". Immaginate se dicessero: "Tesorini, vi spiacerebbe prendere il libro e aprirlo a pagina 10?" I bambini li rispetterebbero? Quando un insegnante parla, i bambini sanno esattamente che cosa devono fare.

In pratica, bisogna essere più consapevoli del ruolo di genitori e soprattutto di come rapportarsi con i propri figli.

E' necessario che a volte i genitori siano dei benevoli dittatori che sanno che cosa è giusto per il proprio bambino.

Ok coinvolgerlo nelle decisioni in linea con la sua età e condizione. Distinguendo però tra i bisogni e le fantasie. Cibo e acqua sono bisogni fisici, ma l'automobilina rossa vista nel negozio, no. Può esprimere liberamente la propria opinione, il bambino verrà sempre ascoltato, ma non ha il privilegio di voto e neppure di veto.

Dare al proprio figlio la possibilità di avere un potere appropriato alla sua età è un modo giusto per essere responsabile, ma dargli il potere di prendere decisioni da adulto no. E' una responsabilità troppo grande.

8 - Comprate di meno

E' giunto il tempo di ridimensionare. Il vostro bimbo ha talmente tanti giochi che neppure si ricorda di averne alcuni.

Ma ne ha davvero così tanto bisogno? Appesantiti di tutti i doni che ricevono, i bambini tendono a scordarsi delle cose semplici, come il giocare da soli e con gli altri, il correre all'aria aperta e tanto altro.

Ricordatevi che: "Dare troppo ai bambini, oggi come domani, può privarli di doni più preziosi e significativi, come la pazienza, la capacità di accontentarsi e altre qualità che li aiuteranno a costruire un'esistenza ricca e piena di soddisfazioni". (Leggi anche: educazione, le sette abilità fondamentali per diventare genitori con autocontrollo)

9 - Lavorate sull'autostima e l'autonomia

Come costruire una sana autostima nei propri bimbi? Ciò che dà al bambino autostima è avere un forte senso di competenza, cioè la possibilità di affrontare e superare delle sfide. Non stiamo parlando di sfide enormi, ma legate al quotidiano e alla sua età: imparare a camminare, imparare a mettersi le calzine da solo...

Fate in modo che il vostro bambino rivendichi la propria autonomia e sfruttate in modo costruttivo la sua voglia di aiutarvi nelle piccole cose: in cucina, passando l'aspirapolvere, apparecchiando la tavola.

10 - Tenete duro anche in pubblico

Ora, la parte più difficile: come comportarsi quando i capricci arrivano plateali in pubblico e diventano uno spettacolo tragico? Le situazioni pubbliche possono essere davvero dure. Ecco quindi che cosa fanno i genitori in questi casi di solito:

  1. cercano di prevenirli, quando possibile. Se impazzisce quando si va al supermercato, non lo portano
  2. cercano di cedere quanto basta per fermare il capriccio, togliere il bimbo dal pavimento e allontanandolo dal negozio, trasferendo il teatrino a casa vostra.

Il trucco secondo lo psicologo è iniziare a limitare le uscite se il bambino fa tanto i capricci. Non ci vuole molto. Dite al vostro bimbo che non si va nei negozi o nel parco fino a quando non si comporterà meglio. Ma che sperate che le cose miglioreranno presto e che siete disposte ad aiutarlo.

Prossimo step: organizzate un'uscita pubblica piacevole ma corta. Avvisatelo di quello che state per fare: "Stiamo per andare in farmacia. Magari ti annoierai, vuoi portarti un libro?" e una volta in fila, in attesa, coinvolgetelo: "E' difficile aspettare, vero?". Quando uscite dal negozio, ditegli che vi siete accorti del suo sforzo. Attenzione però a non lodare o premiare il risultato. A casa, ringraziate per il risultato.

Poi step by step, andate avanti con le piccole uscite veloci: meglio tante brevi che 6 ore di commissioni di fila.

11 - Imparare a chiedere scusa e grazie

Far chiedere scusa a un bimbo sembra una cosa facile o difficilissima a volte: quante volte viene detto "scusa" in modo vuoto?

Il modo migliore per sviluppare in vostro figlio la capacità sincera di scusarsi è quello di osservare e ascoltare il suo sincero pentimento quando è piccolo. Se gli cade un bicchiere di latte e vuole pulire, lasciatelo fare, anche se sarà goffo. Ha macchiato il giornale di ketchup e si offre di sistemare il danno fatto? Assecondatelo. Riconoscete il suo desiderio di rimediare e ringraziatelo. I gesti valgono tantissimo, anche più delle parole. La ricetta magica non c'è ma accogliere con rispetto i gesti di gratitudine e di scusa aiuterà ad aumentare la fiducia dei bimbi nelle loro capacità di affrontare la vita.

12 - Per finire: sviziate voi stessi, ma imparate anche a dedicarvi a voi

Facile dire al proprio bimbo che non può avere la macchinina rossa. Ma che cosa dire se siete voi i primi a cedere facilmente ai vostri desideri e sfizi? Non stiamo insinuando che bisogna diventare degli asceti, ma neppure viziare troppo se stessi. I genitori dovrebbero aver presente il proprio comportamento ed essere coerenti con le proprie scelte.

Inoltre, imparate a ritagliarvi anche i vostri spazi. I genitori meritano di avere momenti e luoghi privati che escludano la presenza del figlio. Per esempio, che cosa potete insegnare ai vostri figli sulle relazioni e sull'essere adulti, se dedicate a loro tutto il tempo, escludendo il partner? Ricordatevi che siete una coppia oltre che a essere genitori.

E che meritate di coltivare i vostri interessi e passioni. Il vostro bimbo da grande vi ringrazierà per questo.

Aggiornato il 27.06.2018

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