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Montessori dalla A alla Z

di Sara Sirtori - 07.10.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
A come autonomia. L come libertà. Esce in libreria “Montessori dalla A alla Z”, il primo dizionario del lessico montessoriano, un libro dedicato a chiunque sia interessato a conoscere più da vicino il pensiero della più famosa pedagogista italiana. Vediamo insieme, lettera per lettera, i principi su cui si fonda la pedagogia Montessoriana.

In questo articolo

Il modello pedagogico montessoriano ha ricevuto riconoscimenti non solo in Italia ma anche in tutto il mondo e viene applicato in numerose scuole. Battista Quinto Borghi, dopo un lungo studio filologico, ha scritto il libro “Montessori dalla A alla Z”, il primo dizionario del lessico montessoriano, edizioni Erickson una guida pronta all’uso sui principi, le pratiche e i materiali del più famoso metodo educativo al mondo.

A come autonomia, i come indipendenza, la come libertà: l’autore spiega i concetti fondamentali del Metodo Montessori; non solo ne espone i principi teorici (creatività, libertà, disciplina, gioco, linguaggio ecc.) ma anche gli strumenti e i materiali che questo utilizza (campanelli, incastri, tavola pitagorica ecc.).

Montessori
Battista Quinto Borghi è presidente della Fondazione Montessori Italia. Condivide con Paola Molina la direzione della collana “Il nido d’infanzia” delle Edizioni Erickson. E’ docente presso la Libreria universitaria di Bolzano e ha pubblicato diversi volumi e numerosi saggi. Attualmente è responsabile pedagogico dei servizi per l’infanzia della Cooperativa Città Futura di Trento ed è anche referente pedagogico per la Cooperativa Orsa di Milano.
Il libro “Montessori dalla A alla Z” è uscito in libreria a settembre 2019, edito da Erickson.

Scopriamo insieme, lettera per lettera, i principi su cui si fonda la pedagogia Montessoriana.

Autonomia


L’autonomia per il bambino rappresenta un punto di arrivo e il compito della maestra è quello di aiutarlo a conquistarla. L’indipendenza del bambino è un processo e non un risultato: deve essere guidata e occorre che l’adulto fornisca il giusto aiuto. Il bambino vive l’autonomia come una liberazione interiore e la raggiunge attraverso uno strumento fondamentale: i materiali di sviluppo. Quando il bambino sceglie liberamente i materiali di sviluppo, lo fa perché ne è attratto ed è in grado di concentrarsi più volentieri, senza alcuna intromissione.

Bambino


Nel linguaggio Montessoriano, quando si parla di bambino, viene usata l’espressione: "Bambino costruttore dell’uomo".

“Non esiste un uomo che non sia stato formato dal bambino che era una volta”. “La madre crea il neonato, ma è il neonato che produce l’uomo” (M-49d).

Quando nasce, il bambino è debole, indifeso e totalmente dipendente dall’adulto. Poi, crescendo costruisce il suo mondo psichico attraverso conquiste progressive che determinano la sua grandezza: in questo senso il bambino viene definito da Maria Montessori “costruttore dell’uomo”. I genitori hanno la responsabilità di garantirgli le condizioni necessarie per uno sviluppo sano, un’educazione intesa come “aiuto alla vita”.


Capriccio

I capricci dei bambini sono comportamenti disdicevoli che sembrano non avere una causa apparente.

Alcuni capricci sono passeggeri e si risolvono da soli nel tempo, altri invece si aggravano col passare del tempo e diventano difficili da superare. E allora come fare? Occorre cercare la causa vera che scatena questi comportamenti. quando un bambino fa i capricci, significa che c’è qualcosa che non va: essi rappresentano una situazione di disagio che il bambino sta vivendo. Se l’adulto comprende questo disagio, potrà intervenire e cercare di risolvere il problema.

Dormire


Il bambino ha per i suoi ritmi di sonno e di veglia poiché il sonno è qualcosa di naturale. Crescendo, accade che le abitudini cambiano e il sonno inizia a essere imposto dall’adulto, che in determinate situazioni, vede il sonno del bambino come un modo per “liberarsi “ di lui. Il bambino dovrebbe avere diritto a dormire quando ha sonno e a svegliarsi quando desidera. L’adulto dovrebbe interpretare i bisogni del bambino e assecondarlo nelle sue necessità, fornendogli un ambiente adatto al riposo. Una soluzione è quella di preparare un giaciglio in cui il bambino possa decidere liberamente di riposarsi quando ne sente al necessità.


Errore


I materiali di sviluppo sono realizzati in modo tale per cui il bambino sia in grado di comprendere da solo l’errore che può compiere usandoli, correggendosi immediatamente da solo e senza l’intervento dell’adulto. La maestra deve essere capace di compiere un passo indietro e di non intervenire al suo posto. E’ il bambino stesso che controlla le azioni che sta compiendo e può autocorreggersi. Questo lo porta a sviluppare l’osservazione, lo stimola all’apprendimento e alla creatività.


Famiglia


Maria Montessori ritiene che spesso i bambini siano vittime di genitori inconsapevoli, che a volte compiono scelte inadeguate credendo di far loro del bene. Bisogna però tenere presente che il bambino è una personalità a sé, diversa dall’adulto, che ha da compiere un suo percorso di crescita indipendente. Il compito della famiglia è quello di aiutarlo in questo percorso, costruendogli un ambiente che lo protegga dagli ostacoli e dalle difficoltà del mondo adulto.


Giocattolo


Maria Montessori interpreta il giocattolo come “imitazione del mondo degli adulti”. Si tratta di oggetti prodotti dagli adulti che cercano di miniaturizzare il loro mondo, riproducendolo in piccolo. La critica di Maria Montessori è questa: poiché i giocattoli riproducono il mondo degli adulti, rappresentano un invito a imitarlo, e quindi imitare e non formare. Maria Montessori, inoltre, attua una rivoluzione molto importante nelle sue Case dei bambini e nelle scuole elementari: quella di adattare gli arredi a misura di bambino. Il limite di molti giocattoli è quello di essere una miniatura degli oggetti degli adulti, mentre i bambini apprezzano oggetti reali, semplici e non costosi che si costruiscono da sé. Maria Montessori non critica tanto il giocattolo in sé, ma la funzione che l’adulto gli attribuisce.

Indipendenza


Fin dai primi istanti di vita, il bambino ha una tendenza all’indipendenza. L’indipendenza è un processo di conquista graduale che il bambino acquisisce col tempo, attraverso lo sviluppo delle sue capacità. L’acquisizione dell’indipendenza avviene a diversi livelli: a un anno di età il bambino conquista il libero movimento (si fa riferimento all’atto del camminare), e ciò equivale per lui a una liberazione. Un altro passo importante per la conquista dell’indipendenza è quello del linguaggio, che permette al bambino la comunicazione e interazione con gli altri.


La libertà per Maria Montessori è intesa come condizione che aiuta a favorire lo sviluppo fisico e psicologico del bambino. L’adulto deve rispettare la libertà del bambino, offrendogli l’aiuto giusto per conquistare la propria libertà.
La libertà del bambino non è intesa come possibilità di essere abbandonato o di fare ciò che vuole, ma come “liberazione della sua vita da ostacoli che ne impediscono il normale sviluppo” (M-50).

Di conseguenza, la libertà viene raggiunta grazie alla guida di un adulto e un lavoro interiore del bambino su sé stesso: questo fa sì che il bambino diventi uomo.

L’adulto ha il compito di creare l’ambiente adatto per aiutare il bambino a conquistare la sua libertà.

Materiali di sviluppo


Si tratta di oggetti realizzati ad hoc in funzione dello sviluppo psichico del bambino. La “graduazione” è una caratteristica importante dei materiali di sviluppo: ciò significa che una serie di oggetti possono essere posti in serie a seconda di differenti caratteristiche: dal più piccolo al più grande, dal più basso al più alto eccetera. Il bambino prende contatto con il materiale attraverso i sensi (che si affinano sempre di più) e il movimento (che si fa più fine e specializzato). Tutto ciò è molto importante perché sensi e movimento rappresentano dei modi per sviluppare l’intelligenza. I materiali sensoriali quindi aprono la mente e rappresentano per il bambino un stimolo per il suo sviluppo e per la sua crescita.


Natura


Secondo Maria Montessori lo sviluppo del bambino deve avvenire secondo natura, ovvero seguire il normale corso previsto dalle leggi naturali. Non bisogna intralciare il corso della natura altrimenti questo porterebbe a delle conseguenze gravi: creare un scompenso nel bambino (es. facendolo camminare troppo presto) oppure potrebbe causare la perdita della libertà del bambino, che si troverebbe ad essere condizionato.
Nella vita pratica, il bambino ha una tendenza a esplorare la natura: è fondamentale per lui praticare attività all’aria aperta, come il giardinaggio e la cura degli animali.

Obbedienza


Nel bambino, l’obbedienza è un istinto latente in quanto il suo istinto è quello di mettere ordine in sé stesso. Ordine e disciplina camminano di pari passo e l’obbedienza si traduce nel piacere di fare qualcosa in modo organizzato e ordinato.

Paura


La paura è una delle caratteristiche naturali del bambino. Alcuni bambini sono più timorosi mentre altri sono attivi e coraggiosi.
I bambini che sembrano non avere paura di niente non sono in grado di valutare i pericoli, per questo occorre insegnare loro la prudenza.

Ripetizione


Per Maria Montessori la ripetizione dell’esercizio è molto importante. Il bambino tende a ripetere numerose volte la stessa azione. Ad esempio, quando il bambino è concentrato ripete molte volte il movimento ritmico della mano: la ripetizione di questo gesto è uno stimolo per la concentrazione e rappresenta la volontà di riuscire in quello che sta facendo.

Silenzio


Nella Casa dei Bambini il silenzio è naturale e i bambini sono portati spontaneamente ad esso. Lo scopo del silenzio non è l’immobilità ma il controllo dei movimenti necessari in funzione del compito che il bambino deve svolgere. E’ anche possibile proporre esercizi e giochi del silenzio, come momento di concentrazione.
Il "gioco del silenzio" ha come finalità non quella di stare zitti, ma di arrivare intenzionalmente a non produrre nessun rumore o suono. Per fare ciò il bambino deve imparare a controllare il proprio corpo e prestare attenzione a ciò che sente intorno a sé.

Tempo


E’ un fattore importante dell’educazione: è necessario dare tempo al bambino, tutto il tempo di cui ha bisogno. In rapporto al processo educativo, è necessario individuare e riconoscere i tempi individuali di ognuno: nelle scuole montessoriane i bambini non fanno le stesse cose nello stesso tempo, prevalgono invece la libera scelta e la concentrazione, poiché ognuno ha tempi differenti di applicazione a un lavoro.


Vita pratica


La vita pratica ha un ruolo importante nello sviluppo psichico del bambino: il bambino apprende continuamente e non c’è sviluppo intellettuale senza esperienze. Attraverso i sensi, il bambino si mette in relazione con il mondo e forma la propria personalità. Attraverso lo svolgimento di azioni connesse con la vita pratica, il bambino procede alla costruzione del suo IO e organizza la sua mente. Maria Montessori proponeva ai bambini esercizi di vita pratica che consistevano in azioni diverse: la pulizia, l’ordine, la postura, la conversazione ecc. E’ bene sottolineare che tutte le attività relative alla vita pratica includono anche il linguaggio: l’uso della parole per descrivere, spiegare e raccontare le esperienze di vita.

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