"Le punizioni fisiche non hanno vantaggi, anzi aumentano i comportamenti aggressivi". Spiega così l'ultimo studio che è stato pubbicato sulla rivista Lancet. Oggi infatti la punizione fisica è vista sempre più come qualcosa che danneggia i più piccoli. Tale revisione narrativa punta a riassumere i risultati raggiunti da 69 studi longitudinali riguardanti le conseguenze della punizione fisica.
Gli sculaccioni non servono
Lo studio ha trovato sette tematiche chiave:
- la punizione fisica provoca nel tempo un aumento di problemi comportamentali nei bambini
- la punizione fisica non porta a risultati positivi
- la punizione fisica incrementa il rischio di un coinvolgimento con servizi per la protezione dell'infanzia
- le punizioni fisiche provocano un comportamento esternalizzato
- la punizione fisica causa un peggioramento visibile del comportamento
- le associazioni fra la punizione fisica e i risultati dannosi per i più piccoli sono forti
- ci sono prove di una relazione fra dose e risposta
La coerenza dei risultati indica come la punizione fisica sia dannosa per i bimbi.
"Non ci sono prove che la punizione fisica sia buona per i bambini - spiega Elizabeth Gershoff, esperta del'Università del Texas e autrice senior -. Tutte le prove indicano che la punizione fisica è dannosa per lo sviluppo e il benessere dei bambini".
Nel documento viene sottolineato come gli esiti negativi legati alla punizione fisica si verificano indipendentemente dalla razza, dal sesso oppure dall'etnia del piccolo e indipendentemente dai genitori. "I genitori picchiano i loro figli perché pensano che così facendo migliorerà il loro comportamento - ha spiegato Gershoff -. Sfortunatamente per i genitori che hanno picchiato, la nostra ricerca ha trovato prove chiare e convincenti che la punizione fisica non migliora il comportamento dei bambini e invece lo peggiora".
La sculacciata in Italia e nel mondo
Le punizioni corporali da tempo sono vietate in ben 53 paesi nel mondo. La Scozia è stato l'ultimo a decidere nel 2020 di metterle al bando.
"Questo è un problema di salute pubblica - ha raccontato Anja Heilmann, l'autrice del documento presso l'University College di Londra -. Data la forza delle prove che la punizione fisica ha il potenziale per causare danni ai bambini, i responsabili politici hanno la responsabilità di proteggere i bambini e legiferare per porre fine all'uso della punizione fisica in tutti i contesti".
Sono della stessa opinione due esperte in psicologia che sono state intervistate da Repubblica. Anna Silvia Bombi mette in chiaro come "Lo scapaccione è una strategia perdente. Su questo piano, il bambino avrà sempre la meglio". Troviamo poi Eleonora Florio che afferma che le regole devono essere rispettare, ma senza mai usare nessuna tipologia di violenza fisica.
Per le esperte il genitore deve redarguire con severità i bambini ma senza le sculacciate.
Fonti articolo: Physical punishment and child outcomes: a narrative review of prospective studies - The Lancet
Aggiornato il 01.07.2021