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A quando risalgono i nostri primi ricordi?

di valentina vanzini - 13.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
A quando risalgono i primi ricordi? Secondo una nuova ricerca iniziamo già da 2 anni e mezzo. Vediamo la scoperta scientifica

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La sensazione di ricordare momenti della prima infanzia sussiste in molte persone, però a quando risalgono i primi ricordi? A rispondere a questa domanda ci ha provato una nuova ricerca, che abbasserebbe di ben 12 mesi l'età identificata in precedenza. Secondo gli esperti, quindi, la media sarebbe di due anni e mezzo, precisamente un anno più piccoli per tenere a mente i primi ricordi.  Lo studio ha avuto una durata molto lunga e le considerazioni finali sono  state pubblicare sulla rivista Memory da Carole Peterson, che si occupa di amnesia infantile presso la Memorial University of Newfoundland, in Canada.

Primi ricordi: la ricerca

In genere si ricordano momenti speciali dell'infanzia, come quando hanno tolto le rotelle alla bici per insegnarci ad andare autonomamente, oppure il primo giorno di asilo, oppure ancora una sensazione  di un momento speciale. Secondo lo studio un adulto può andare inietro con i ricordi fino due anni e mezzo. Per stabilirlo gli studiosi hanno rielaborato dati raccolti in tantissimi anni, per arrivare a questa conclusione che abbatte di dodici mesi quella precedente. 

A capo del team la dottoressa Carole Peterson, che ha voluto anche spiegare che i ricordi relativi alla prima infanzia sono di più di quanto si possa pensare. Sempre lei ha sottolineato come iniziare a lavorare sul ricordo, ne faccia emergere anche altri. Per giungere a queste conclusioni Carole Peterson, docente di psicologia alla Memorial University of Newfoundland, a St. John's, in Canada, ha rielaborato altre ricerche condotte da lei stessa che vertevano nello specifico sull'amnesia infantile. Sono stati 992 gli individui inseriti nell'analisi, 697 di questi messi a confronto con quelli dei genitori. 

Questo è servito a datare in maniera più corretta cronologicamente i vari eventi.

L'effetto telescopio

A spiegare questa tendenza a vedersi più grandi nei ricordi, e quindi a pensare che siano più recenti, potrebbe essere "telescopio", ovvero il "guardare attraverso un obiettivo" quando si pensa al passato, rendendolo più vicina una determinata cosa.

  Questo accade proprio con i primissi ricordi, il problema infatti non si presenta quando il bambino è più grande. 

Efficace per giungere a questa conclusione, sarebbe stato proprio l'incrocio di più studi diversi che ha portato avanti nll'ambito dell'amnesia infantile. 

Aggiornato il 24.06.2021

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