Problemi adolescenziali
La fase dell'adolescenza è, per molti di noi, estremamente complessa. Se è vero che è un momento di passaggio, è altrettanto reale che è un'epoca di vita caratterizzata di forti e rapidissimi cambiamenti a livello fisico, ormonale, anatomico e psicologico. Alcuni di noi si ritrovano a vivere una vera e propria crisi di identità perché vengono abbandonati i modelli di tipo infantile per strutturare la personalità adulta. Come è possibile intuire, sono tanti e diversi i problemi adolescenziali in cui si può incorrere, ma qual è il modo più opportuno per affrontarli?
I problemi adolescenziali principali
È praticamente impossibile affrontare in poche righe tutti i problemi adolescenziali in cui si può incorrere. Ma come riporta La finestra sulla mente di Santagostino Psiche il rischio, anche se nella maggior parte dei casi non succede, è quello che si possano sviluppare delle vere e proprie patologie:
- autolesionismo: capita ad 1 adolescente su 5 e consiste nel fornire il proprio corpo. In alcune circostanze, è una sorta di strategia per tradurre in dolore fisico una sofferenza emotiva;
- depressione: si presenta quando indifferenza e malinconia hanno la meglio sulle situazioni sociali, emotive, familiari, che appaiono ingestibili;
- ritiro sociale: ne è un esempio il fenomeno degli hikikomori, una condizione "recente" in quanto spesso associata a una dipendenza da internet;
- disturbi alimentari: come anoressia e bulimia che sono spesso sintomo di una sofferenza interiore ma anche dell'impossibilità di gestire i cambiamenti cui il corpo va incontro;
- disturbi dell'umore e d'ansia: hanno il potere di influire significativamente sull'equilibrio psichico complessivo degli adolescenti che ne soffrono.
Cosa deve fare un genitore
La prima cosa che deve sapere un genitore per affrontare i problemi adolescenziali è che, come riporta il Manuale MSD versione per pazienti, in questa fase della vita lo scontro con i propri figli è "normale amministrazione".
Le discussioni possono avvenire su qualsiasi argomento perché gli adolescenti vogliono sentire di poter prendere decisioni o contribuire alle decisioni che riguardano la loro vita, mentre dall'altro lato i genitori hanno paura che i loro figli prendano decisioni sbagliate.
Come sottolinea Le Fenice Centro di Psicoterapia, la sfida contro l'autorità è un comportamento normale e sanissimo degli adolescenti perché la percepiscono come un'occasione per mettersi alla stessa altezza del genitore.
In questo senso, sarebbe il caso di evitare di assumere un atteggiamento amicale nei confronti del figlio e il motivo è piuttosto semplice: un simile comportamento crea confusione tra i due ruoli, genitore e amico, e tra le altre cose rischia di mettere il genitore nella condizione di non riuscire più a dirgli di no.
Un'altra cosa che non bisognerebbe fare è quindi trovare un equilibrio tra la vecchia figura del genitore normativo e punitivo e una nuova modalità di entrare in relazione con i figli.
Questo perché il genitore di un ragazzo adolescente dovrebbe mostrarsi disponibile a comprendere l'impatto emotivo dei cambiamenti che il figlio subisce, dovrebbe essere disponibile all'ascolto, ma senza essere troppo tollerante e nemmeno troppo repressivo.
C’è un modo per prevenire situazioni di questo tipo?
Bisogna specificare che, nel caso di problemi adolescenziali complessi come quelli che vi abbiamo scritto sopra, occorre rivolgersi ad esperti piscoterapeuti.
Tuttavia, è bene sapere che per prevenire i problemi adolescenziali si possono effettuare degli incontri preparatori in cui esperti psicologi e terapeuti entrano in relazione con i ragazzi dandogli la possibilità di esprimere emotivamente quello che sentono.
È un passo da non sottovalutare questo, perché gli adolescenti vivono spesso nell'illusione che i sentimenti che stanno provando loro siano unici.
I genitori, dal canto loro, possono aderire a un programma di parent training per affrontare tutti i dubbi e le perplessità che hanno e per imparare tecniche e strategie volte al sostegno dei figli.