Dare le chiavi di casa al bambino rappresenta un momento importante di crescita che ha un significato importante: significa dimostrare la propria fiducia al piccolo, insegnargli a prendersi delle responsabilità e offrirgli l’occasione di ritagliarsi un piccolo spazio di autonomia. Per capire quale sia il momento giusto per farlo, ne abbiamo parlato con Serena Costa, psicologa dell’infanzia.
Evitare prima dei 10 anni
«Sicuramente non c’è una regola che vada bene per tutti, né un’età stabilita per compiere questo passaggio, che va invece compiuto quando ci si accorge che il proprio figlio è in grado di affrontare un simile compito. È bene però fare delle considerazioni: prima del compimento dei 10 anni sarebbe meglio evitare la consegna delle chiavi: il bambino è ancora troppo piccolo e non sa gestire tanti ambiti della propria vita, potrebbe essere rischioso».
«Inoltre, è necessario ricordare che fino ai 14 anni, secondo la normativa, i ragazzi non potrebbero essere lasciati a casa da soli: è una questione di responsabilità che devono valutare i genitori. Generalmente infatti alle scuole medie cominciano a essere più autonomi e ad andare a scuola da soli: questo potrebbe portare i genitori a dare loro le chiavi di casa in anticipo.
Capire se il bambino è responsabile
Tra i 10 e i 14 anni potrebbe dunque essere il periodo giusto da prendere in considerazione per consegnare le chiavi di casa al bambino. Ovviamente, bisogna valutare il grado di responsabilità del proprio figlio: «Ad esempio, osservare nella pratica se sa rispettare gli orari quando esce, se torna a casa all’orario stabilito insieme ai genitori, oppure se quando è a casa da solo si comporta bene, non aprendo agli sconosciuti. Bisogna poi osservare se è un ragazzo attento alle cose che gli vengono affidate: se perde spesso oggetti o se si dimostra distratto riguardo alle cose che gli vengono affidate probabilmente non è ancora pronto per gestire il mazzo di chiavi di casa».
Spiegare le conseguenze
«Bisogna inoltre istruire il ragazzo sul valore delle chiavi di casa e sulle conseguenze che potrebbero verificarsi in caso di smarrimento. Così come è fondamentale spiegargli di fare attenzione a distinguere le persone che potrebbero raggirarlo».
A piccoli passi
Non ci sono dunque regole universali: ogni famiglia può prendere le proprie decisioni. «Certamente, sarebbe meglio affrontare questo passaggio in modo graduale. Potrebbe essere importante compiere dei piccoli passi prima della consegna delle chiavi di casa. Ad esempio, affidare le chiavi al bambino quando il genitore è comunque in casa e mandarlo a fare delle piccole commissioni, così da poter discutere poi sulle sue sensazioni o gestire insieme eventuali problemi che può trovarsi ad affrontare, anche semplicemente nell'aprire la porta di casa da solo».