Quando i bambini si riconoscono allo specchio?
Per un adulto sembra una cosa semplicissima: guardarsi allo specchio e riconoscersi. Ma un bambino quando acquisisce questa competenza? Quando capisce che guardandosi allo specchio, l'immagine riflessa è la sua?
Tra i 18 e i 24 mesi i bimbi si riconoscono allo specchio.
Come si fa a capire? Per dimostrarlo viene generalmente impiegato il test della macchia rossa o 'mark test' (Amsterdam, 1972; Gallup, 1970). E' un test che potete provare anche voi a casa, magari con un rossetto.
Il test della macchia rossa sulla fronte
Disegnate un pallino colorato sulla fronte del bambino e mettetelo davanti a uno specchio.
Se il bambino si tocca la fronte per cercare di prendere il segno colorato significa che si risconosce. Per gli psicologi il riconoscimento di sé nell'immagine riflessa richiede abilità specifiche differenti da quelle di riconoscersi in una foto o in un video.
Intorno ai due anni la maggior parte dei bambini riconosce la sua immagine riflessa su uno specchio.
Non far guardare i neonati allo specchio: il falso mito
Lo specchio è spesso legato a superstizioni e credenze. Diverse culture antiche concordano sul fatto che nel riflesso di qualcuno in uno specchio ci sia anche un pezzo della sua anima. O che rompere uno specchio significa avere sette anni di sfortuna. Per questo non ci stupisce leggere tra le ricerche su Google legate ai bambini e agli specchi la frase "non far guardare i neonati allo specchio". Ma perché? Si legge per esempio che... "I bambini non devono guardarsi allo specchio perché altrimenti diventano scemi" o "perché negli specchi c'è anche un po' della propria anima" o tante altre credenze.
In realtà guardarsi e guardare lo specchio sono attività importantissime per i bebé.
- Già a cinque-sei mesi, i bambini si divertono e ridono guardandosi allo specchio (anche se non sanno di vedere la propria immagine riflessa).
- Tra i nove e i 12 mesi, puoi usare uno specchio per insegnare al bambino le diverse parti del corpo. Mettetevi davanti a uno specchio e indica al piccolo gli occhi, il naso, la bocca, etc.
Specchio Montessori e bambini
Specchio e Montessori: come fare entrare queste due parole nella quotidianità dei bambini? Lo specchio aiuta il bambino a prendere conoscenza di sé.
Quando sono piccoli, si possono usare specchi e specchietti per incuriosirli e stimolarli. Dato però che la percezione del sé attraverso lo specchio arriva dopo solo i due anni circa, sarà a quel punto che ha senso attrezzare casa con uno specchio Montessori e quindi a portata del bambino.
Una casa a misura di bambino secondo il metodo Montessori.
In bagno, l'ideale è creare un angolino per il bimbo, con tutto a portata di mano, incluso un gancio basso per l'asciugamano, una pedana per il lavandino, e uno specchio per guardarsi.
Fare una cosa davanti allo specchio, spesso può invogliare il piccolo a rifarla, poi, da solo. (tipo soffiare il naso, in genere, operazione poco gradita, 'Guarda puliamo bene il naso, è tutto sporco, vedi?!').
Per approfondire:
- Pretend play, mirror self-recognition and imitation: a longitudinal investigation through the second year: Mark Nielsen, Cheryl Dissanayakeb a Early Cognitive Development Unit, School of Psychology, University of Queensland, Brisbane, Qld 4072, Australia b School of Psychological Science, La Trobe University, Melbourne, Australia doi:10.1016/j.infbeh.2003.12.006
- Mirror, Mirror on the Wall, How Does My Brain Recognize My Image at All?: David L. Butler ,Jason B. Mattingley,Ross Cunnington,Thomas Suddendorf Published: February 16, 2012 https://doi.org/10.1371/journal.pone.0031452