La fine dell’anno scolastico si avvicina e può darsi che i vostri figli inizino a chiedervi dei doni, come premio per i bei voti che sperano di esibire in pagella o anche solo semplicemente per aver ottenuto la promozione. Ma è giusto premiare i bambini per aver fatto quello che sostanzialmente è il loro dovere?
Lo abbiamo chiesto a Elisabetta Rossini ed Elena Urso, titolari dello studio di consulenza pedagogica Rossini Urso.
PREMIO ALL'IMPEGNO COSTANTE
“L’ideale sarebbe corrispondere un piccolo dono, che però deve celebrare un impegno messo in atto durante tutto l’anno - spiegano le pedagogiste - non deve essere legato a un obiettivo, ad esempio 'solo se hai tutti nove' perché è una forma di velato ricatto camuffato da sprone, anche se i genitori lo fanno in buona fede”. Sostanzialmente, quello che va premiato non è il risultato, ma bensì “l’impegno, costante, a cui non sempre corrisponde un voto alto: quello che i genitori fanno fatica a valutare è che se un bambino prende sempre 8 e una volta prende 6 non è perché non ha studiato, ma magari c’è dietro un periodo di stanchezza o altri motivi”.
IDEE REGALO PER LA PAGELLA
- no oggetto costoso
- una gita
- una bella uscita al ristorante
- esperienza da vivere insieme
- un dono che non superi i 20 euro
Il regalo va deciso comunque dagli adulti: “Non deve essere un oggetto costoso (quello che desiderano o che gli serve arriva a Natale o al compleanno), ma simbolico - raccomandano le pedagogiste - anche noi 'grandi' quando abbiamo portato a termine un progetto costoso ci premiamo, ad esempio, andando fuori a cena. Quindi anche con i ragazzi possiamo organizzare una bella uscita al ristorante o una gita”.
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Se proprio non c’è il tempo di pianificare un’esperienza da vivere insieme, si può virare su un oggetto materiale, ma sempre cercando di mantenere una linea coerente: “L’ideale è che il dono non superi i 20 euro: consideriamo che magari c’è più di un bambino in famiglia, e fare regali a tutti potrebbe rivelarsi molto dispendioso”.
E se il bambino desidera qualcosa che costa sui cento euro? "L'ideale sarebbe evitarlo, ma se non si riesce a dire di no, si può proporre al piccolo di contribuire con le proprie mancette: i genitori mettono una parte, e lui il resto. Così non si perde la misura delle cose”.
Le soluzioni che vanno per la maggiore, e che mettono d’accordo un po’ tutte le esigenze, sono le uscite a fare shopping con un budget predefinito. Così si passa comunque del tempo insieme, e i figli possono scegliere oggetti di loro gradimento.
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Cosa assolutamente evitare? “Il telefonino. Fino a tutto il periodo delle medie compreso si può tranquillamente vivere senza. Sconsigliamo anche di dotare degli adolescenti di oggetti come smartphone con prezzi esorbitanti: è difficile far loro capire che ci sono persone che con il prezzo di quell’oggetto ci pagano un affitto”.