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Ricominciamo con il mood giusto, partendo dalla colazione

di Angela Bisceglia - 07.09.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I bimbi si svegliano spesso assonati e con poco appetito. Come fare a partire con lo spirito giusto? Grazie alla colazione! Ecco come.

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L'importanza della colazione

La colazione è il pasto più importante, perché dà la giusta energia per affrontare la mattinata di scuola: lo ripetono da sempre i nutrizionisti, però non è sempre facile farla fare ai bambini, perché spesso si svegliano assonnati, con poco appetito e poco tempo a disposizione. E allora, come fare perché la colazione non diventi il primo campo di battaglia della giornata?
La pedagogista Elena Urso spiega come gestire il momento della colazione con i più piccoli. Con poche ansie e molto senso pratico.

Prima regola: elasticità

Soprattutto nei periodi di passaggio come quello tra le vacanze, in cui ci si alzava  tardi e a stento si faceva colazione, e l'inizio della scuola, in cui la sveglia suona presto e si "deve" aver fame alle 7, inutile irrigidirsi e pretendere che il bambino faccia una colazione a regola d'arte, perché molto probabilmente neanche avrà voglia di mangiare.

Meglio procedere per step: i primi giorni, accontentiamoci se prende anche solo mezza tazza di latte e un biscotto. Non insistere e lasciare che sia lui a decidere se e quando fermarsi non solo evita inutili discussioni, ma permette al bambino di sviluppare una capacità importante, che è quella di autoregolazione. Passati i primi tempi, man mano che il bambino riprende i ritmi invernali, molto probabilmente si renderà conto da solo che una colazione scarna non gli è sufficiente per tutta la mattina e un po' per volta mangerà di più, senza forzature dall'alto, che potrebbero essere controproducenti e per di più innescare piccoli ricatti ("se mi dai la tal cosa, io mangio; se no, non mangio!"). 

Facciamogli decidere cosa mangiare

Il che non significa certo dare al bambino la libertà di scegliere un menu à la carte (non ne usciremmo più e si instaurerebbero pericolosi vizi!), ma offrirgli un paio di alternative tenendo conto dei suoi gusti e di quel che abbiamo a disposizione per quel giorno.

Per quanto possibile, cerchiamo di preparare già dalla sera prima la tavola della colazione, lasciando che sia lui stesso a mettere davanti al suo posto la sua tovaglietta, la sua tazza preferita e i cibi prescelti. In questo modo al mattino avrà già le sue cose e non sorgeranno capricci. Certo, un ripensamento dell'ultimo momento può capitare, soprattutto con i più piccoli, ma mettiamo in chiaro che si tratta di un'eccezione, non di una regola! 

Non pretendiamo il pasto completo e salutista

Gli esperti dicono che l'optimum sarebbe che in ogni pasto, colazione inclusa, fossero presenti un po' tutti i principali nutrienti, ma se a colazione nostro figlio non mangia la frutta o non abbina nelle giuste proporzioni carboidrati e proteine non ne facciamo un dramma e accettiamo altre possibilità. Perché è inutile imbottirli di cibi giusti e salutari se poi la colazione viene vissuta come un'esperienza negativa che cercheranno di rifiutare in tutti i modi: si creerebbe un circolo vizioso che non fa bene a niente e a nessuno.
E poi, se la colazione non è sempre da manuale di dietetica, si potrà recuperare con i pasti successivi: se  pranza alla mensa scolastica, ha un pasto molto ben calibrato perché studiato da nutrizionisti o dietisti, se mangia a casa, faremo in modo di includere i vari nutrienti tra pranzo e cena. 

Non pretendere di farla insieme

Sarebbe bello se al mattino facessimo colazione tutti insieme, come si vede nelle pubblicità, ma bisogna fare i conti con la nostra realtà e il nostro menage familiare. Se abbiamo i minuti contati, inutile accanirci a far di tutto per sederci tutti a tavola nello stesso momento: finiremmo con lo stressarci inutilmente per qualunque imprevisto – uno schizzo di latte sulla tovaglia, le briciole cadute a terra - mandi all'aria la nostra organizzazione al secondo. Meglio allora dividere i tempi, in modo che noi possiamo mangiare in tranquillità e lasciare che anche lui si prenda il suo tempo, magari insieme al fratellino, mentre noi andiamo a prepararci. Potremmo dirgli ad esempio: "Mamma ti mette il latte nella tazza e poi va in bagno; quando finisci di far colazione andiamo insieme a lavarci i denti". Il clima di condivisione e cooperazione lo spronerà a sbrigarsi nei tempi giusti… e con meno pasticci!

Recuperiamo nel weekend

Quel che non si riesce a fare durante la settimana si può recuperare nel weekend, quando tutti abbiamo a disposizione più tempo e tranquillità. Ad esempio si può fare finalmente una colazione più variegata e corposa tutti insieme (a tv spenta!), si possono sperimentare gusti nuovi, scoprire abbinamenti insoliti. Complice l'atmosfera più rilassata e tranquilla, potrebbe scoprire che gli piacciono altre cose, che poi prenderà volentieri anche durante la settimana. Anche perché nella sua mente le assocerà al bel momento trascorso insieme a mamma e papà.

Teniamo presente infatti che mangiare per i bambini non è una mera assunzione di cibo, ma riveste un significato simbolico, sociale, emotivo più ampio. E il buonumore mattutino resterà impresso per tutta la giornata!

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