Bambini e risvegli notturni
I risvegli notturni dei bambini piccoli sono uno dei problemi più comuni che i genitori devono affrontare. A 6 mesi di età, la maggior parte dei bimbi è fisiologicamente in grado di dormire tutta la notte e non ha più bisogno di poppate notturne. Tuttavia, il 25%-50% continua a svegliarsi durante la notte. I risvegli notturni possono verificarsi a qualsiasi età, ma sono più comuni nei neonati e nei bambini piccoli. Scopriamo quali sono le cause e come comportarsi.
Perché i bambini si svegliano durante la notte
Quando si parla di risvegli notturni, la cosa più importante da capire per i genitori è che tutti i bambini, indipendentemente dall'età, si svegliano di tanto in tanto durante la notte, generalmente da quattro a sei volte. Secondo gli esperti, il problema non è tanto il risveglio notturno, quanto piuttosto l'incapacità del bambino di riaddormentarsi da solo. I bambini che sono in grado di riaddormentarsi da soli si svegliano brevemente durante la notte, per cui i genitori non si accorgono di questi risvegli. Al contrario, i "segnalatori" sono quei bambini che avvertono i genitori piangendo o andando nella loro camera da letto al momento del risveglio. Molti di loro hanno sviluppato associazioni inappropriate con l'insorgere del sonno e quindi hanno difficoltà a calmarsi da soli.
Cosa sono le associazioni del sonno
Molti genitori hanno l'abitudine di aiutare i propri bambini ad addormentarsi cullandoli, tenendoli in braccio o portandoli a letto con sé. Con il tempo, i bimbi possono imparare a fare affidamento su questo tipo di aiuto da parte di mamma e papà per addormentarsi. Sebbene questo possa non costituire un problema al momento di andare a letto, può comportare difficoltà nel far riaddormentare il bambino da solo durante la notte. Le associazioni del sonno sono, quindi, condizioni di cui il bambino impara ad avere bisogno per addormentarsi al momento della nanna, come il dondolio, l'allattamento o la posizione accanto a un genitore.
Queste stesse associazioni del sonno sono poi necessarie per riaddormentarsi durante la notte. In sostanza, secondo gli esperti, il bambino dovrebbe imparare ad addormentarsi da solo, in modo da potersi riaddormentare immediatamente quando si risveglia di notte.
Risvegli notturni: gli errori dei genitori
Stando ai pediatri, ci sarebbero degli errori di comportamento dei genitori durante i risvegli notturni dei loro figli. "Tra questi la tendenza, per esempio, ad accorrere subito e a prendere in braccio il bambino sia all'addormentamento che durante i risvegli e l'abitudine alla condivisione del letto dei genitori", si legge sul sito della SIP. "Un altro fattore molto importante è la modalità di alimentazione: i risvegli notturni a 6 e a 12 mesi sono più frequenti nei bambini allattati al seno: 52% contro 20% di quelli allattati artificialmente (verosimilmente legato all'allattamento a domanda, più frequente nei bambini allattati al seno)".
Consigli per aiutare i bambini a dormire durante la notte
Ci sono diversi accorgimenti che si possono adottare per aiutare i vostri bambini a dormire tutta la notte. Eccone alcuni, suggeriti dal manuale "A Clinical Guide to Pediatric Sleep: Diagnosis and Management of Sleep Problems".
- Sviluppare un programma di sonno appropriato, che preveda di andare a letto presto. Ironicamente, più il bambino è stanco, più si sveglierà durante la notte.
- Oggetto di sicurezza. Cercate di introdurre nella nanna un oggetto di transizione, come un peluche, una bambola o una coperta, che lo aiuti a sentirsi sicuro quando non siete presenti.
- Routine della nanna. Stabilite una routine coerente per la nanna che includa attività tranquille e piacevoli, come il bagno e le storie della buonanotte. Evitate, invece, attività che lo eccitino troppo, come correre o guardare programmi televisivi o video. Dopo i 6 mesi, evitate di inserire la pappa nella routine della nanna.
- Mettete il bambino a letto assonnato ma sveglio, e lasciate la stanza. Ricordate che il segreto per far dormire il bambino tutta la notte è fargli imparare ad addormentarsi da solo, in modo che possa riaddormentarsi quando si sveglia naturalmente di notte.
- Metodo di controllo. Se il bambino piange o urla, controllatelo, con visite brevi di circa 1 minuto. Dite con calma al bambino che è ora di andare a dormire. Il ritorno nella stanza ha lo scopo di rassicurare il bambino che siete ancora presenti e di assicurarvi che stia bene.
- Assecondate il bambino durante la notte. All'inizio, assecondate il bambino come fate normalmente durante la notte (ad esempio, allattate, cullate). Le ricerche indicano che la maggior parte dei bambini inizierà naturalmente a dormire per tutta la notte entro 1-2 settimane, addormentandosi rapidamente e facilmente al momento di andare a letto. Se dopo alcune settimane continua a svegliarsi, usate lo stesso metodo di controllo durante la notte che avete usato al momento di metterlo a letto.
- Un approccio più graduale. Un approccio più graduale consiste nell'insegnare ai bambini ad addormentarsi da soli, ma con voi nella stanza. Questo approccio richiede più tempo, ma per alcune famiglie è più comodo. Il primo passo consiste nel mettere il bambino nella sua culla/letto da sveglio e sedersi su una sedia accanto. Una volta che il piccolo riesce ad addormentarsi in questo modo, sedetevi sempre più lontano ogni tre o quattro notti, fino a quando non sarete in corridoio e non sarete più visibili.
- Siate coerenti e non arrendetevi. Le prime notti saranno probabilmente molto impegnative e spesso la seconda o la terza notte sono peggiori della prima. Tuttavia, nel giro di poche notti o di una settimana, comincerete a vedere dei miglioramenti.
FONTI
Nationwide Children's: Adapted from: Mindell JA & Owens JA (2003). A Clinical Guide to Pediatric Sleep: Diagnosis and Management of Sleep Problems. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.