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Che cosa fare se il bimbo non vuole andare a scuola?

di Alice Dutto - 29.10.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Che cosa fare se non vuole andare scuola? Ce lo spiega lo psicoterapeuta Alberto Pellai, co-autore del libro “Non voglio andare a scuola”

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Se non vuole andare a scuola

Dopo una lunga vacanza, oppure a causa di una malattia o semplicemente all'inizio dell'anno scolastico, potrebbe capitare che il bambino non abbia alcuna intenzione di andare a scuola. Sono momenti difficili per i più piccoli, ma anche per i genitori, «soprattutto se i figli fanno resistenza e lamentano malesseri immaginari, oppure fanno i capricci, strillano e piangono» sottolinea Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva, e co-autore insieme alla psicopedagogista Barbara Tamborini di "Non voglio andare a scuola!", manuale per gestire l'ansia d'abbandono dei piccoli di 3 e 6 anni.

La crisi è normale

«Quando si comincia un nuovo percorso, si entra in un ambiente nuovo si lascia tutto ciò che si conosce fuori dalla porta e questo ha un impatto molto forte su tutti noi, bambini compresi» sottolinea l'esperto.

«Ecco perché dobbiamo aiutare e sostenere i piccoli mantenendo sempre un atteggiamento tranquillo e sereno. Dobbiamo comprendere che si tratta di una fase di passaggio e che ciò che oggi è un cambiamento, diventerà presto la normalità».

Come aiutare i bambini?

  1. Non demoralizzatevi. Un buon modo per affrontare e superare la paura di andare a scuola è quella di comunicare quante cose positive vivrà il bambino lì dentro: incontrerà nuovi compagni, imparerà nuovi giochi, esplorerà un mondo più grande pieno di cose belle. «Non dimenticate mai che la scuola dell'infanzia è un'occasione di crescita per vostro figlio e cercate di trasmettere anche a lui questa convinzione, senza demoralizzarvi se prova a ribellarsi o si dispera».
  2. Inventate dei rituali speciali. «Prima di ogni distacco proponete a vostro figlio immagini, giochi e riti che lo aiutino a rafforzare la propria sicurezza e a sentire la vostra vicinanza». Si tratta soprattutto di rituali da fare a casa: «quando arrivate a scuola, invece, il bimbo deve sentire come una spinta a entrare in classe. Mamma e papà sono tranquilli e sorridenti e consegnano il loro bimbo all'insegnante, senza rallentare il processo moltiplicando i baci e gli abbracci di saluto» commenta l'esperto.
  3. Rinforzate la loro autonomia. «L'obiettivo prioritario della scuola dell'infanzia è aiutare i bambini a sentirsi sempre più capaci di fare le cose da soli. In questo processo, il ruolo dei genitori e dei nonni è molto importante: devono riuscire a sintonizzarsi con il bisogno implicito di autonomia dei bambini, evitando di ridimensionarlo o, peggio ancora, di ignorarlo». Evitate quindi di portare il bimbo in braccio fino all'aula e lasciate che provi a vestirsi e svestirsi da solo. La sera, quando il bimbo torna a casa, mostrate interesse e apprezzamento per i suoi lavori e ascoltate i suoi racconti con attenzione.

Quali sono le cose da non fare se il bambino non vuole andare a scuola?

  • Credere che il bambino non sarà in grado di manifestare i propri bisogni e che non riuscirà a chiedere quello che vuole.
  • Evitare al momento del distacco sguardi preoccupati, o raccomandazioni ansiose come “comportati bene”; meglio dire che siamo contenti perché starà bene a scuola, si divertirà e imparerà tante cose bellissime.
  • Fare paragoni con gli altri bambini, sottolineando così le sue difficoltà.
  • Preoccuparsi in modo esagerato di quello che il bambino mangia o non mangia a scuola.
  • Spaventarsi se piangono: è normale che lo facciano. Gli adulti devono invece tranquillizzarli, se si spaventano disorientano i bambini.
  • Criticare le insegnanti o mettere in discussione le loro scelte educative.
  • Mostrarsi delusi se i bambini vivono la separazione dai genitori senza troppa tristezza.
  • Non ponete l’accento sui voti o sulle loro performance, ma aiutateli a comprendere che si impara anche dagli errori e la scuola è fatta proprio per questo scopo. Se spingiamo sulla prestazione, è facile che il bimbo abbia una costante ansia performativa: e questo renderà sempre più complicata la separazione e l'ingresso a scuola.
  • Ascoltare distrattamente i racconti dei bambini e, allo stesso tempo, riempirli di domande quando escono da scuola. Siate tranquilli e sorridenti e stringetegli la mano, poi lasciate che siano loro a raccontare ciò che hanno vissuto.

Domande e risposte

Cosa fare se il bambino non vuole andare a scuola? 

Occorre sostenere i piccoli mantenendo sempre un atteggiamento tranquillo e sereno. Dobbiamo comprendere che si tratta di una fase di passaggio e che ciò che oggi è un cambiamento, diventerà presto la normalità.

Cosa non bisogna fare se il bambino non vuole andare a scuola? 

Evitate al momento del distacco sguardi preoccupati, o raccomandazioni ansiose come “comportati bene”; meglio dire che siamo contenti perché starà bene a scuola, si divertirà e imparerà tante cose bellissime.

Consigli (per fasce d'età) per i bambini che non vogliono andare a scuola

In base alla fascia d'età del bambino si possono mettere in atto una serie di strategie utili per "convincerlo" a tornare a scuola con la dovuta tranquillità e serenità. Scopriamoli insieme.

Consigli per bambini dai 3 ai 6 anni

I bambini dai 3 ai 6 anni entrano nel mondo della scuola dell'infanzia, quindi uno dei loro primi contesti sociali e in cui, tra le altre cose, va in atto un'acquisizione graduale dell'autonomia. Sono obiettivi molto importanti e che richiedono un grande dispendio di energia e una grande capacità di adattamento.

Per questo motivo, è fondamentale lasciare loro il tempo di adattarsi a questa nuova situazione e, quando sentono la necessità, lasciarli mostrare la loro frustrazione e difficoltà ad inserirsi in un ambiente nuovo.

Assolutamente rilevanti sono anche i consigli delle maestre, perché spesso conoscono i punti deboli dei nostri figli e possono aiutarci a capire su cosa lavorare e quali sono i punti di forza sui quali puntare.

Consigli per bambini dai 7 ai 10 anni

Tra i 7 e i 10 anni si parla di terza infanzia o l'età della scuola, ed anche questa è una fascia d'età piuttosto delicata, in particolare per i bambini che non vogliono più andare a scuola. Le variabili e le cause possono essere molteplici, e diventa quindi fondamentale capire cosa gli provochi questo rifiuto.

Occorre parlare apertamente con loro e cercare di rafforzare la fiducia che hanno in loro stessi. Se dovesse emergere ansia, la scelta più opportuna potrebbe essere rassicurarli. Nel caso di esisto negativo, si consiglia di valutare la possibilità di rivolgersi a un/a professionista specializzato/a in psicologia infantile.

Consigli per bambini/ragazzi dagli 11 agli 8 anni

Benvenuta adolescenza, una delle fasi di crescita più complicate per molti di noi. Ciò che si consiglia in questi casi è:

  • Non obbligare i proprio figli a frequentare un determinato istituto: devono seguire le loro passioni, per quanto possibile;
  • Aiutarli a gestire il tempo: a quell'età non si ha la completa comprensione del tempo che passa e il rischio è che le giornate sfuggano di mano;
  • Studiare insieme a loro (o mandarli a ripetizioni): in questo modo hanno la possibilità di riacquistare fiducia nelle proprie capacità;
  • Usare strumenti diversi: scegliere metodi che rendano lo studio più interessato e produttivo;
  • Rivolgersi a un esperto della salute mentale: alla base di questo rifiuto potrebbero esserci dei disturbi d'ansia da indagare più a fondo.

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Revisionato da Viola Stellati

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