Come togliere il pannolino a un bambino autistico
Lo spannolinamento è difficile per tutti, ma per alcuni bambini più esserlo un po' di più. Togliere il pannolino a un bambino autistico può risultare complicato per una serie di motivi che non hanno a che fare con la "bravura" dei genitori, ma piuttosto con il funzionamento del piccolo nello spettro.
Spettro autistico, nessuno è uguale
La domanda "come togliere il pannolino a un bambino autistico" non può avere una sola risposta. Già con i bambini neurotipici è difficile mettere in pratica le formule magiche, figuriamoci per chi non ragiona secondo gli standard. Ma non solo: i bambini autistici sono tutti diversi, perché si parla infatti di spettro. I livelli di autismo sono tre, classificati in base alle difficoltà, per questo i genitori di bambini non verbali o con disabilità cognitive non incontreranno le stesse problematiche di chi invece ha sì un bambino autistico, ma "ad alto funzionamento". In ogni caso, c'è una cosa che accomuna praticamente tutte le persone nello spettro: quel che è noto rassicura, le novità spaventano. E togliere il pannolino è sicuramente una grande novità! Come affrontarla, quindi?
Dire addio alla sicurezza del pannolino
Partiamo quindi mettendoci in qualche modo nella testa del bambino autistico: il pannolino è ciò che conosce da sempre, lo rassicura, non conosce altro modo per fare la pipì e la cacca. A prescindere dal livello in cui si riconosce, un bambino autistico avrà sempre difficoltà a lasciare il vecchio per il nuovo, anche se molti, già fa piccolissimi, tendono a mascherare (a fare "masking"), cioè a rispondere alle richieste della società come ci si aspetta che facciano, da neurotipici.
Per questo vostro figlio potrebbe magari accettare lo spannolinamento, eppure dentro di sé soffrire tantissimo e accumulare rabbia, frustrazione, fino ad avere un meltdown, un accumulo che porta a un'esplosione.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che le persone autistiche non sanno dare un nome alle proprie emozioni, quindi chiedere "come ti senti all'idea di lasciare il pannolino" potrebbe essere inutile, se non fuorviante.
Consigli per togliere il pannolino a un bambino autistico
Un bambino nella spettro, che ha quindi riconosciuti deficit di tipo socio-relazionale, non mette in pratica i meccanismi che portano un bambino neurotipico a fare certe cose. Non gliene importa, in sostanza, di rispettare i tempi e di apparire "grande" come gli viene chiesto. Perciò, non giocate su questo.
Esistono dei veri e propri toilet training per bambini nello spettro, che tengono in considerazione molte delle difficoltà da loro sperimentate. C'è chi ha problemi sensoriali, chi non accetta i cambiamenti di routine, chi non sa mettere in sequenza le informazioni e quindi non capisce cosa deve fare.
Il miglior modo per aiutare un bambino autistico a togliere il pannolino è usare il rinforzo per lodarlo ogni volta che fa pipì nel posto giusto. Secondo questo sistema, è importante togliere il pannolino e mettere le mutandine senza esitazione, spiegando che da quel momento i bisogni si fanno nel water. Schematizzare lo spannolinamento è il modo migliore per renderlo comprensibile e farlo accettare come nuova routine. Per questo potete:
- far sedere il bambino sul water per dieci minuti, meno se fa pipì prima, e questo prima ogni 5 minuti, poi ogni 10, poi ogni 15, di ora in ora durante una giornata
- dopo il primo giorno, se il bambino ha fatto pipì almeno una volta sul water, passate alla fase due nel secondo giorno, cioè fatelo sedere sul water per dieci minuti ogni ora; se il bambino non si bagna mai, potete passare alla fase tre, sennò ripetete
- la fase tre prevede di mettere il bambino sul water per dieci minuti ma ogni ora e mezzo; nel momento in cui il bambino avrà fatto pipì per almeno l'80% delle volte sul water per due giorni di fila, si può passare all'ultima fase
- l'ultima fase si divide in cinque punti: nelle prime due ore il bambino va accompagnato in bagno (sempre per 10 minuti) una volta; poi due ore e mezzo; poi tre ore; poi quattro ore; infine, non va più accompagnato in bagno
Questi sono i consigli del toilet training elaborato da LeBlanc, ma ricordatevi che i bambini autistici, qualsiasi sia il loro modo di funzionare, amano le cose note e ripetitive.
Rafforzate ogni loro successo con una lode, non sgridateli per le pipì addosso e andate avanti insistendo. In men che non si dica vostro figlio imparerà un'altra routine a cui si affezionerà!
FONTI
Toilet training individuals with autism and other developmental disabilities
Investigation of a reinforcement-based toilet training procedure for children with autism
Toilet Training for Children with Autism: The Effects of Video Modeling