Secondo la tradizione e le credenze popolari un fratello maggiore di successo danneggia quello minore, perché lo relega a un ruolo di inferiorità e gli impedisce di spiccare il volo.
Una convinzione che ora viene sfatata dalla ricerca, visto che uno studio condotto e pubblicato nel 2015 dall’istituto di scienze economiche e sociali dell’università di Essex in Inghilterra afferma esattamente il contrario.
Se un fratello maggiore va bene a scuola può produrre un effetto di trasmissione del sapere sul fratello minore e aiutarlo ad emergere. Purché, s’intende, venga indirizzato dai genitori a sostenerlo e non a farlo sentire eternamente secondo. A dare caratteristiche scientifiche e indicazioni su come canalizzare le energie del più grande a favore del secondogenito è la ricerca condotta da Cheti Nicoletti e Birgitta Rabe, docenti rispettivamente delle università di York e di Essex.

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Come i fratelli maggiori possono essere un'influenza positiva
- i grandi possono insegnare ai più piccoli o aiutarli nei compiti
- possono essere un modello da seguire e imitare
- possono fornire regole e segreti sulla scuola
- insegnano ad essere più comprensivi e aperti
Confrontando i dati forniti dal governo britannico nel corso di cinque anni e mettendoli in relazione con i test dei risultati scolastici, le due studiose si sono rese conto che i fratelli maggiori possono trasferire competenze ai minori rendendoli più efficienti e preparati. Ma come funziona questa diffusione della conoscenza?
Anzitutto i più grandi possono insegnare ai piccoli o aiutarli nei compiti.
Poi possono diventare un modello da seguire e imitare.
Infine, sono in grado di fornire regole e segreti a proposito della scuola che si riveleranno fondamentali.
Tre pratiche semplici ed efficaci, che garantiscono, dati alla mano, un margine di miglioramento dei voti intorno al 4 per cento di media, non altissimo quindi, ma costante e che in termine economici equivale a un investimento annuo di 670 sterline in più da parte del governo per potenziare l’istruzione scolastica.
Secondo l’indagine, poi, questo sistema di “sostegno” funziona benissimo soprattutto nei ceti inferiori, dal momento che l’aiuto tra fratelli diventa fondamentale quando i genitori non hanno le competenze o il tempo per aiutare i loro figli. Tanto che, visto l’effetto di moltiplicazione che un bravo fratello esercita sul resto della sua famiglia, le ricercatrici invitano il governo britannico ad investire nell’istruzione specialmente nelle aree dove il disagio è maggiore.
Ragazzi più comprensivi e aperti
I vantaggi dell’avere un fratello maggiore, comunque, non si limitano a questo, se si tiene conto di un’altra ricerca pubblicata sul Journal of Research on Adolescence. Esperti della Brigham Young University hanno confermato che le relazioni tra fratelli aiutano i ragazzi ad essere più comprensivi e aperti. Perché avere un fratello con cui discutere e dividere esperienze e giocattoli permette di capire che esistono altri punti di vista oltre al nostro e che bisogna capire gli altri, aiutarli e rispettarli.
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Aggiornato il 30.05.2019