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Vorresti un bimbo creativo, curioso e sano? Lascialo giocare

di Luisa Perego - 23.08.2018 - Scrivici

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Fonte: Di Tono Balaguer / shutterstock
Prescrivere il gioco per i bambini come se fosse un farmaco. E' la posizione dell'American Academy of Pediatrics, che in un recente paper ricorda quanto lo spazio dato al gioco sia fondamentale per il corretto sviluppo dei bambini

In questo articolo

Genitori che riempiono la vita dei propri figli di attività da fare. Sempre meno tempo per il gioco libero, a casa ma anche a scuola, dove la ricreazione è sempre meno importante e i bambini vengono sempre più preparati a test e verifiche, in prospettiva di un futuro professionale e lavorativo di successo.

(Leggi anche: l'importanza del gioco nei bambini)

Che cosa rimane però ai bambini? Tutta questa preparazione, tutte queste attività, fanno davvero bene?

La denuncia parte dall'American Academy of Pediatrics (AAP) che in un paper pubblicato sulla rivista dell'associazione, ricorda a genitori e pediatri l'importanza del gioco, arrivando a prescriverlo come se fosse un farmaco.

 

Per un bambino giocare è fondamentale

Lo spazio dedicato al gioco è fondamentale per lo sviluppo corretto dei bambini, ricordano i pediatri americani.

Quello che preoccupa di più è proprio l'atteggiamento preoccupato dei genitori, sempre pronti a riempire con attività le giornate dei bambini, non lasciando la possibilità di annoiarsi e di dedicarsi a un po' di sano e "formativo" gioco libero.

"Il senso di colpa dei genitori - scrivono i pediatri -, ha portato alla competizione su chi programma più 'opportunità di arricchimento' per i bambini. Come risultato c'è poco tempo durante la giornata per il gioco libero dei bambini, per la lettura di favole da parte dei genitori, o per i pasti in famiglia. Molte scuole hanno tagliato l'intervallo, l'educazione fisica, l'arte e la musica per preparare i bimbi per i test".

Il gioco però è fondamentale. Non è qualcosa di frivolo e inutile. Come ricordano i pediatri "promuove le strutture e le funzioni cerebrali e le funzioni esecutive, ad esempio il processo dell'apprendimento anziché focalizzarsi sul contenuto, che permettono di perseguire gli obiettivi ed ignorare le distrazioni". Inoltre per bimbo è importante che il proprio papà o la propria mamma giochino con lui: aiuta a costruire e sviluppare il legame genitore-figlio.

La soluzione potrebbe venire proprio dal pediatra: "Stiamo raccomandando ai dottori di prescrivere il gioco durante le visite di controllo, perché così importante" spiega il pediatra Michael Yogman, che ha curato il report. Proprio come fosse una medicina.

"Per un bambino è fondamentale giocare con i proprio simili o con il genitore. Aiuta a sviluppare le sue abilità sociali, emozionali, cognitive e il linguaggio. Tutte fondamentali per una generazione in un mercato così competitivo come quello del 21esimo secolo. Servirà collaborazione e innovazione. E spesso viene sottovalutata l'importanza del gioco".

Il gioco? Un toccasana contro lo stress

Come riporta il report, in uno studio condotto su bambini tra i 3 e i 4 anni, si è constatato che i bimbi stressati per l'inserimento all'asilo erano sollevati dal poter giocare con insegnanti e compagni per 15 minuti. Un beneficio maggiore rispetto a quelli che, per esempio, ascoltano semplicemente l'insegnante che legge una storia.

In un altro studio si è visto che bimbi in età prescolare dal comportamento problematico erano meno stressati proprio grazie al gioco con l'insegnante.

La facilità della tecnologia

Una ricerca Usa condotta su 8.950 bimbi in età prescolare e sui rispettivi genitori, ha rilevato che solo il 51% dei bambini esce per fare una passeggiata o gioca almeno una volta al giorno con un genitore. E secondo altre ricerche, il 94% dei genitori spesso ha paura per la sicurezza del proprio bimbo che gioca fuori casa.

Eppure, nonostante diversi studi abbiano dimostrato come la sedentarietà e il guardare la tv aumentino il rischio di obesità, di solito i bimbi sotto ai sei anni guardano in media 4,5 ore di televisione al mondo (dati Usa).

"Media come la televisione, i videogame, gli smartphone e le app distraggono molto i bimbi dal gioco. L'immersione totale nei media digitali ruba tempo al gioco, sia in casa che fuori" spiega il pediatra Jeffrey Hutchinson, co-autore del report.

"Sebbene per i bimbi più grandi un interesse attivo per il mondo digitale possa essere utile, specialmente se supportato dalla presenza di loro pari o genitori, le interazioni sociali e il gioco superano di gran lunga i benefici del supporti tecnologici".

Che cosa possono fare dunque genitori, insegnanti e pediatri?

Secondo l'AAP è importante dare spazio al gioco. Inoltre:

  • I pediatri dovrebbero incoraggiare il gioco "prescrivendolo" a ogni visita del bimbo nei primi due anni di vita.
  • Il gioco inizia presto e continua durante la crescita del bimbo. I neo genitori dovrebbero osservare e rispondere ai comportamenti non verbali del proprio neonato durante i primi mesi di vita. Per esempio: se il bimbo sorride, rispondi con un sorriso.
  • Educatori, pediatri e famiglie dovrebbero farsi da garanti per proteggere la scuola e incoraggiare il gioco in classe nei bimbi in età prescolare e scolare, per via dei suoi numerosi benefici.
  • Gli insegnanti dovrebbero focalizzarsi di più sul gioco.
  • Promuovere l'attività fisica dei bimbi ogni giorno.

"E la prossima volta che il tuo bimbo ti chiede di giocare, una delle risposte migliori che puoi dargli da genitore è 'sì'" conclude il dottor Yogman. "Il gioco aiuta i bambini a sviluppare il linguaggio e le sue abilità sociali, a imparare la matematica e abbassa i livelli di stress. Il gioco è importante per i bambini ma anche per i genitori: condividere il momento di gioia del gioco non può fare altro che rafforzare la loro relazione".

L'American Academy of Pediatrics è un'organizzazione americana di 67.000 pediatri specializzati nella salute, sicurezza di neonati, bambini, adolescenti e giovani adulti. Per maggiori informazioni: www.aap.org o la loro pagina su Twitter @AmerAcadPeds

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