Rapimento bambino
Tra le storie di cronaca più recenti c'è quella del tentato rapimento bambino di due anni avvenuto in piazza Gae Aulenti a Milano. Un racconto agghiacciante anche perché, secondo la prima ricostruzione, il piccolo era in compagnia dei genitori, del fratellino più grande e di un'amica di famiglia con il figlio. Il tutto è praticamente successo sotto gli occhi degli adulti che, grazie alle urla e all'intervento dei carabinieri, hanno salvato il bimbo. La colpevole è una donna di circa 20 anni con precedenti per furto e problemi di natura psichiatrica. Non è l'unico caso nel nostro Paese e nel mondo e anzi, le statistiche non sono molto incoraggianti.
Rapimento bambino: i casi più noti in Italia
Il 22 aprile del 2023 c'è stato un altro tentato rapimento bambino a Fiumicino, in provincia di Roma, uno dei tanti casi che, per fortuna, è finito "bene": la giovane vittima è riuscita a sfuggire a una persona di circa 50 anni, che lo avrebbe prima afferrato e poi trascinato fino alla sua auto.
Altrettante sono le situazione dove invece - e purtroppo - un probabile rapimento bambino ha portato alla loro scomparsa. Uno dei casi più eclatanti del nostro Paese è quello di Denise Pipitone avvenuto il 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. L'ipotesi investigativa attualmente più accreditata vede come causa della sparizione il rapimento, gestito tramite un passaggio di staffetta tra diversi soggetti ancora anonimi.
C'è poi la triste storia di Angela Celentano, la bimba campana sparita nel nulla nel 1996 e mai più ritrovata, e quella di Mariano Farina e Salvatore Colletta, due fratelli che dal 1992 nessuno ha mai più visto. Storie più recenti risalgono al primo semestre 2022, con due sorelle di 12 e 16 anni scomparse da una comunità di Termoli a fine marzo e con un 13enne siriano sparito nel nulla da Brindisi il 2 maggio dello stesso anno.
Le statistiche in Italia
Non siamo riusciti a trovare dati relativi a un tentato rapimento bambino nel nostro Paese, ma secondo le statistiche del 2022 del commissario di Governo per le persone scomparse e riportate da ANSA, nel primo quadrimestre dello scorso anno sono stati 3.589 i minori scomparsi nel nostro Paese: 2.409 stranieri e 1.180 italiani.
Un dato preoccupante perché vuol dire che ogni giorno in Italia scompaiono circa 30 bambini e adolescenti, la maggioranza sono stranieri che sono i più difficili da rintracciare rispetto agli italiani perché fanno ingresso nel nostro Paese clandestinamente.
In fatto di ritrovamenti, la percentuale è del 72,11% per gli italiani, ma solo del 31,17% per i bambini stranieri.
Un'indagine condotta dal nostro Governo, che ha registrato le denunce di scomparsa dal 1 gennaio 1974 al 31 dicembre 2020, sostiene che su un totale di 258.552 persone sparite nel nulla – di cui 62.842 ancora da ritrovare – il 52,94% rientra nella fascia di età minore di 18 anni. Solo il 5,50% fa parte della fascia degli over 65, mentre il 41,56% corrisponde alla fascia della maggiore età.
La Sicilia è la regione con il maggior numero di denunce (25.528 di cui 20.535 stranieri e 4.993 cittadini italiani), poi la Lombardia (21.463 di cui 13.857 stranieri e 7.606 cittadini italiani) e il Lazio 15.740 (di cui 11.401 stranieri e 4.339 cittadini italiani). Non mancano denunce anche in altre regioni.
Le statistiche in Europa e nel mondo
Secondo i dati di Missing Children Europe, ogni anno di oltre 250.000 bambini non si hanno più tracce nel nostro continente. Scompaiono per una vasta gamma di motivi, tra cui conflitti, violenze, abusi, sfruttamento e chiaramente anche rapimento.
Nel resto del mondo la situazione non è migliore: ogni 5 ore scompare un bambino in Sudafrica. Questo è il drammatico dato riportato da Missing Children South Africa che cita però le statistiche della polizia sudafricana riferite al 2013.
Come si può intervenire
Per sensibilizzare ancora di più su questo argomento, ogni anno il 25 maggio si celebra la Giornata Internazionale dei bambini scomparsi.
L'obiettivo è anche far sì che non vengano dimenticati e che si continui a cercarli con ogni mezzo possibile.
Per combattere il fenomeno di un rapimento bambino le forze dell'ordine raccomandano di essere tempestivi nelle denunce perché le prime ore successive alla scomparsa sono determinanti per le ricerche e per l'incolumità del piccolo.
Si può contattare il 112, numero unico di emergenza, oppure il numero unico europeo 116000 attivo anche in Italia grazie a un protocollo tra ministero dell'Interno e Telefono Azzurro, oppure utilizzare l'app YouPol della Polizia.
Sarebbe opportuno anche dare vita a strategie di cooperazione a livello nazionale e internazionale, creando una rete europea coordinata che assicuri ai minori le garanzie e il supporto necessari.