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Psicofarmaci da sballo! L'allarme degli psicologi sull'uso senza controllo tra gli adolescenti

di Nostrofiglio Redazione - 27.01.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gli psicologi lanciano un allarme circa l'uso di psicofarmaci senza controllo tra gli adolescenti. Come contrastare l'abuso? Ecco i consigli degli esperti

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Adolescenti: allarme uso di psicofarmaci senza controllo

Secondo lo studio ESPAD dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l'uso di psicofarmaci sottratti e utilizzati senza alcun controllo, per uso ricreativo, è un nuovo modo di superare i limiti ma che mette a rischio la salute e la vita di molti adolescenti

Secondo i dati raccolti nel 42% dei casi i farmaci sono spesso disponibili in casa, nel 28% sono reperibili su Internet o recuperati per strada nel 22% dei casi, sfuggendo al controllo di medici e adulti.  Questo trend è  aumentato tra il 15 e il 20 per cento negli ultimi 5 anni proprio grazie alla facilità di reperimento. 

Questo consumo nel 10% dei giovani alimenta la dipendenza associata agli effetti collaterali di altre sostanze psicoattive come il tabacco, gli energy drink, le benzodiazepine e le sostanze stupefacenti.

La tipologia di psicofarmaci SPM maggiormente utilizzata nel corso dell'ultimo anno è quella dei farmaci per dormire (5%). Seguono quelli per l'umore e le diete (1,7% per entrambe le tipologie) e quelli per l'attenzione (1,2%).

Le studentesse utilizzano in percentuale maggiore tutte le tipologie di psicofarmaci analizzate, con un rapporto di genere minimo pari a 1,8 in relazione ai farmaci per l'attenzione e un rapporto massimo più che triplo (3,4) quando si analizzano quelli per le diete.

In generale il Rapporto riferisce inoltre che:

  • il 18% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso del 2021;
  • il 2,8% ne ha fatto un uso frequente
  • quasi il 10% degli studenti è un "poliutilizzatore", facendosi di almeno due sostanze negli ultimi 12 mesi.

La sostanza illegale più diffusa è la cannabis, seguita dalle così dette New Psychoactive Substances, sostanze sintetiche che mimano gli effetti di altre sostanze più note.

"Questi psicofarmaci rappresentano per molti un'ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l'aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore e spingono quindi i giovani ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia, reperiti in luoghi sicuri, come la casa in caso di familiari che già ne facciano uso, o in altri molto più insidiosi, come il web e la strada, sedi di un nuovo e più moderno spaccio, con reali rischi di overdose. Un trend, purtroppo, sempre più generalizzato tra i giovani e da cui non sono esenti neppure i ragazzi italiani, come dimostrano i dati dello studio ESPAD e le motivazioni che nei giovani alimentano il fenomeno" spiega Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all'Università di Udine e co-presidente della SINPF – 

"Gli psicofarmaci, insieme ad un percorso terapeutico a 360 gradi, sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi. Non bisogna averne paura, non ce n'è alcun motivo. Molte patologie curate per tempo nei giovani, garantiscono loro un futuro. Se invece queste cure vengono usate con modalità e intenzioni diverse non aiutano e soprattutto possono avere ripercussioni negative. Preoccupa perciò tutti noi la facilità con cui i ragazzi riescano a procurarsi psicofarmaci al di fuori dei canali ufficiali, la conoscenza dei luoghi e le modalità per ottenerli. Da qui la necessità, prioritaria, di avviare campagne di sensibilizzazione e informazione sul fenomeno e i rischi associati alla possibile dipendenza da abuso di psicofarmaci, tanto più grave se fuori controllo medico, e di azioni educazionali che ne favoriscano il contrasto, anche con il coinvolgimento delle Istituzioni: dalla scuola, alla classe medica, medici di medicina generale e specialisti, alle famiglie" prosegue Claudio Mencacci direttore emerito di psichiatria all'ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente SINPF

Vademencum della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia

Questi numeri hanno quindi portato gli esperti della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (SINPF), in congresso a Milano e Venezia, non solo a lanciare l'allarme ma anche a fornire una serie di consigli attraverso un vademecum dedicato a cittadini, genitori, ragazzi e anche medici:

  1. No al 'fai da te', no alla cosiddetta 'assunzione per opportunità': rivolgersi sempre al medico; 
  2. Non sottovalutarne la potenza terapeutica e le importanti ricadute collaterali; 
  3. Tenerli fuori dalla portata di chiunque possa approfittarsene o fare un cattivo uso; 
  4. Avviare campagne di sensibilizzazione e counselling mirati a pazienti, ai giovani in particolare e alla cittadinanza in generale; 
  5. In caso di disturbi come ansia, depressione, disturbi dell'umore, seguire sempre le indicazioni dello specialista.

Fonte:www.sinpf.it

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