Astrovirus: cos’è e come prevenirlo nei bambini

Cosa sono gli astrovirus

L'astrovirus è un agente di infezione che causa la gastroenterite, in particolare, è la principale causa mondiale del disturbo nei bambini. Il virus è stato scoperto, per la prima volta, nel 1975 utilizzando microscopi elettronici dopo un'epidemia di diarrea. Furono due ricercatori a identificare l'infezione osservando al microscopio campioni di feci di 120 bambini di età inferiore ai 2 anni, affetti da gastroenterite in Inghilterra, nella regione di Oxford. Esistono due tipi principali di astrovirus: i mamastrovirus colpiscono i mammiferi e gli avastrovirus colpiscono gli uccelli. Il virus ha l'aspetto di una stella a cinque o sei punte, da cui il nome, e ha un diametro di circa 28-35 nm o nanometri. Il genoma è rappresentato da RNA a filamento singolo. Il loro nome deriva dal termine greco "astron" che significa, appunto, stella

Perché colpisce maggiormente i bambini

Numerosi studi hanno confermato che gli astrovirus sono tra i maggiori responsabili di gastroenteriti in tutto il mondo e in particolare colpiscono i bambini. Questo avviene perché i più piccoli hanno ancora il sistema immunitario in via di sviluppo e quindi sono meno resistenti all'infezione. Gli astrovirus sono presenti nelle feci e a livello intestinale: nell'uomo quindi il virus si replica nel tratto gastrointestinale. Il periodo d'incubazione degli astrovirus varia da tre a quattro giorni così come anche i sintomi. Nei casi di coinfezione, ovvero se la persona è stata contagiata da più soggetti (evento molto raro). I tempi di guarigione possono allungarsi.

Quali sono i sintomi degli astrovirus

Il principale sintomo-spia degli astrovirus è la diarrea, ma ci sono anche altri fastidi che potrebbero comparire:

• Nausea o vomito
• Crampi addominali
• Inappetenza
• Febbre
• Malessere generale
• Dolori muscolari

I sintomi, generalmente, si risolvono spontaneamente nell'arco di due - quattro giorni. Gli Astrovirus si diffondono più facilmente in inverno o in primavera e autunno, a causa degli sbalzi termici.

Come trattare gli astrovirus

Come detto, normalmente la gastroenterite da astrovirus si risolve da sola in pochi giorni.

Non esiste una cura vera e propria e il trattamento è di tipo sintomatico, finalizzato per lo più a evitare la disidratazione. Il consiglio è quindi di assumere molti liquidi. Con diarrea e vomito, non basta l'acqua per reintegrare le sostane perse, perciò si può ricorrere a soluzioni reidratanti orali, utili per reintegrare liquidi e sali minerali. Sono sconsigliate, invece, bevande come le spremute di agrumi o succhi di frutta che favoriscono il reflusso acido. Vanno evitate anche le bevande alcoliche, la caffeina, le bibite frizzanti, gli infusi e le tisane. È necessario mangiare cibi facilmente digeribili come: cereali, pane, cracker, patate, riso, yogurt bianco. Per ridurre eventuale febbre e dolori si può somministrare paracetamolo e ibuprofene, da avlutare con un medico, o fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale.

Come prevenire gli astrovirus

Per prevenire il rischio di contagio da astrovirus vanno seguite delle corrette norme igieniche, come non condividere con altre persone stoviglie, posate, bicchieri e bottiglie, in particolare nelle mense scolastiche. Far lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone ai bambini. Continuare ad allattare al seno il neonato. L'allattamento è infatti un modo semplice ed efficace per prevenire la gastroenterite. È anche consigliato, durante la fase acuta dell'infezione, evitare che l'infetto tocchi o prepari cibi che saranno consumati da altri. Sempre per prevenire il disturbo, può essere utile l'assunzione di probiotici per integrare e favorire l'equilibrio della flora batterica intestinale. Riassumendo sono due le azioni da compiere per prevenire la diffusione degli astrovirus sia negli adulti che nei bambini:

• Igiene personale accurata: con lavaggio delle mani frequente
• Igiene e disinfezione dell'ambiente: con pulizia e disinfezione degli oggetti e delle superfici che possono essere state contaminate dal virus

FONTI:

Virus intestinale