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Baffetti nel bambino: un possibile segnale di pubertà precoce

di Simona Bianchi - 08.12.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I baffetti nel bambino sono un segnale della pubertà precoce. Quali sono le cause, come si cura e come si fa la diagnosi

In questo articolo

Baffetti nel bambino e pubertà precoce

La comparsa dei baffetti nel bambino può essere un primo segnale di pubertà precoce. Il normale sviluppo inizia generalmente nelle femmine tra i 10 e i 14 anni, e nei maschi tra i 12 e i 16 anni. In caso di precocità, i cambiamenti fisici che trasformano il corpo di un bimbo in quello di un adulto avvengono qualche anno prima, tra gli 8 e i 9 anni. La pubertà precoce si verifica all'incirca in un bambino su 5.000-10.000. Ogni anno si registrano 15-29 casi di pubertà precoce femminile ogni 100.000 bambine. Nel sesso maschile il dato è approssimativamente 10-15 volte meno frequente. I sintomi che possono evidenziare la condizione, nei bambini maschi, sono proprio:

  • la comparsa di peli, in particolare su pube e ascelle, ma anche sul viso
  • il cambiamento della voce, che si fa più profonda
  • lo sviluppo sessule, l'ingrossamento dei testicoli e modificazioni dell'aspetto dei genitali esterni
  • Acne e seborrea

I tipi di pubertà precoce

Ci sono tre tipi di pubertà precoce: pubertà precoce centrale, pubertà precoce periferica e pubertà incompleta. Nel primo caso viene attivata dalla prematura secrezione di alcuni ormoni sessuali (gonadotropine) da parte dell'ipofisi. Questi ormoni causano la maturazione o l'ingrossamento delle ovaie o dei testicoli (le ghiandole sessuali). I ragazzi mostrano ingrossamento dei testicoli, allungamento del pene e sviluppo della peluria sul viso, sotto le ascelle e sul pube. La pubertà precoce periferica è molto meno frequente ed è causata da elevati livelli di androgeniestrogeni che vengono prodotti da un tumore o da un'altra patologia della ghiandola surrenale, di un testicolo o di un ovaio. La pubertà incompleta si verifica invece quando i bambini sviluppano in modo prematuro solo alcuni segni della pubertà, per esempio i maschi possono presentare precocemente peluria (intorno agli 8 anni), acne e avere un odore corporeo simile a quello degli adulti.

Le cause della pubertà precoce

La pubertà inizia con l'attivazione di un complesso sistema ormonale che coinvolge più ghiandole endocrine:

  • l'ipotalamo, una struttura del sistema nervoso centrale, che rilascia un ormone chiamato GnRH (gonadotropin-releasing hormone)
  • l'ipofisi, ghiandola endocrina situata alla base del cervello, deputata alla produzione di LH ed FSH (gonadotropine).
  • le gonadi (ovaie nella femmina, testicoli nel maschio) deputate alla produzione degli ormoni sessuali (estradiolo e testosterone).

La pubertà precoce può verificarsi per una attivazione anticipata dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (pubertà precoce vera o centrale) oppure per una produzione anticipata di ormoni sessuali a livello periferico (pubertà precoce periferica o pseudopubertà precoce). Nel caso della tipologia centrale può essere causata da fattori genetici o ambientali, per esempio l'obesità o l'esposizione a sostanze che possono interferire con la normale funzione endocrina dell'organismo.

Come si fa la diagnosi della pubertà precoce

In caso di segnali che possono far nascere il sospetto di pubertà precoce, è consigliabile la visita da un pediatra. Lo specialista indagherà sulla familiarità e sull'epoca di sviluppo dei genitori e poi inizierà una valutazione degli elementi tipici dei cambiamenti del corpo. Possono essere fatti anche degli approfondimenti diagnostici che prevedono:

  • radiografia della mano e del polso per la valutazione dell'età ossea
  • esami del sangue
  • una risonanza magnetica per immagini (RMI) del cervello per verificare eventuali tumori dell'ipotalamo o dell'ipofisi

Come si cura

Nella pubertà precoce, lo scopo della terapia è quello di rallentare la progressione della maturazione ossea, arrestare la progressione dei caratteri sessuali secondari e migliorare la statura finale. La terapia medica più comune è a base di farmaci simili all'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) prodotto dall'ipotalamo (i cosiddetti GnRH analoghi) che sono in grado di bloccare la produzione di GnRH da parte dell'ipotalamo. Questi farmaci sono disponibili in commercio a dosaggi, modalità di somministrazione e durata dell'effetto terapeutico differenti.

Si utilizzano in genere le formulazioni a lunga durata d'azione, da somministrare per via intramuscolare. In alcuni casi, per l'efficacia della terapia, è necessario ridurre i tempi di somministrazione a 3 settimane, o aumentare il dosaggio.La terapia viene interrotta nei maschi quando:

  • Il ragazzo raggiunge l'età di 12-13 anni
  • L'età ossea raggiunge i 12,5 e 13 anni
  • Si assiste a un rallentamento eccessivo della velocità di crescita in corso di terapia

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