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Bambini con malattie croniche e scuola

di Sara Sirtori - 26.09.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Bambini con malattie croniche e scuola: spesso devono affrontare molti di problemi medici e psicologici. Vediamo insieme come affrontarli e risolverli.

In questo articolo

Bambini con malattie croniche e scuola

Un bambino che convive con una malattia cronica deve affrontare numerosi problemi legati ai sintomi della malattia, dalle terapie e ai ricoveri in ospedale.
Questi fattori possono influire sull'autostima del bambino, sull'apprendimento e sulla possibilità di condividere le attività didattiche a scuola con i suoi compagni: spesso un bimbo impegnato dai controlli e dalle cure mediche, purtroppo, non può dedicarsi serenamente all'apprendimento scolastico.
Per questo motivo, in linea con i principi della Costituzione Italiana, la scuola dovrebbe garantire "i servizi assistenziali necessari all'accesso, all'inclusione e all'istruzione a tutti i bambini con malattia cronica". Oggigiorno, grazie alle terapie innovative, la qualità di vita dei bambini con malattie croniche è migliorata, purtroppo però il sistema scolastico non è sempre pronto ad accogliere i bisogni di questi bambini.

Malattie croniche: i sintomi

I bambini affetti da malattie croniche spesso devono fronteggiare difficoltà di apprendimento, bullismo e problemi di integrazione sociale. Le difficoltà di apprendimento possono dipendere da limitazioni causate dalla malattia stessa oppure dagli effetti collaterali delle terapie con farmaci.

I sintomi sono principalmente:

  • Disattenzione
  • Nausea
  • Sensazione di esaurimento fisico o astenia
  • Instabilità emotiva
  • Alterazione dell'immagine corporea di sé

I problemi scolastici possono inoltre essere causati:

  • Dalle numerose assenze per le visite specialistiche o per i ricoveri in ospedale
  • Dal non poter partecipare alle esperienze della comunità scolastica (gite, viaggi, saggi…)
  • Dall'eventuale utilizzo di apparecchiature mediche

Il bambino che affronta difficoltà di integrazione sociale, può sentirsi di valere meno rispetto ai suoi compagni a causa della sua malattia. Inoltre, può sentirsi poco motivato e depresso, tanto da voler abbandonare la scuola. I coetanei e i compagni di scuola di questi bambini, a loro volta, posson reagire isolandoli o prendendoli in giro. Anche i comportamenti dei genitori possono essere fonte di ulteriori problemi scolastici.

Mandare a scuola il proprio bambino affetto da una malattia cronica, può essere fonte di ansia e aumentare lo stress dei genitori, già provati dalla malattia del figlio.

Come fare la diagnosi

Per valutare una malattia cronica è necessario effettuare una valutazione psicologica del bambino e della sua famiglia, specie quanto a problemi affettivi, cognitivi e sociali. Questo consentirà di proporre al bambino un percorso didattico personalizzato, senza aggravare le difficoltà che deve affrontare ogni giorno.
Quando il bambino terminerà un ciclo scolastico, può essere necessario rivalutare la situazione, seguendo la crescita e lo sviluppo del bambino a cui integrare eventuali certificazioni necessarie per l'inclusione scolastica. Occorre descrivere con esattezza i punti di forza e di fragilità del bambino e indicare la necessità di trattamenti di supporto all'apprendimento (psicoterapia, logopedia, psicomotricità) nonché gli strumenti didattici necessari ad esempio per agevolare la lettura, la scrittura e il calcolo.
Spesso gli insegnanti non si sentono preparati a gestire le situazioni di emergenza che una malattia cronica può comportare, come ad esempio le crisi epilettiche, gli attacchi di asma o le ipoglicemie. Inoltre, gli insegnanti possono chiedersi se la malattia influenzi le capacità cognitive, sociali e relazionali del bambino e non sanno quanto potersi aspettare dalle sue prestazioni scolastiche.

Come curare e prevenire le malattie croniche

Le difficoltà scolastiche dei bambini con malattie croniche si possono prevenire creando una comunicazione appropriata tra scuola, famiglia e personale sanitario specialistico.
Con il permesso della famiglia e del bambino, lo psicologo e il medico specialista potranno fare da mediatori tra famiglia e scuola, per far circolare informazioni utili alla migliore gestione della malattia cronica del bambino. Potrebbe essere utile portare a conoscenza della malattia la classe e gli insegnanti organizzando incontri tra i genitori e i compagni di classe con uno specialista: la discussione in gruppo serve a spiegare come si chiama e che cos'è la malattia.

Successivamente, si può parlare dei problemi emotivi del bambino per poi indicare alcuni suggerimenti su cosa fare per aiutarlo a stare bene.
È necessario coinvolgere la classe utilizzando anche tecnologie per l'insegnamento a distanza durante il ricovero del bambino in ospedale. Il rientro a scuola dopo i ricoveri è un momento delicato: il bambino può temere di venire preso in giro, mentre gli insegnanti spesso non hanno conoscenze adeguate e non ricevono indicazioni dalle famiglie. E' importante sottolineare che la scuola deve offrire supporto al bambino e alla sua famiglia per ritrovare quella sensazione di normalità che era stata perduta al momento della diagnosi.

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