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Bambini a letto con l'influenza

di Nostrofiglio Redazione - 29.11.2023 - Scrivici

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Bambini a letto con l'influenza. I virus influenzali iniziano a circolare durante l'autunno raggiungendo il picco nei mesi invernali. Quali sono i sintomi e cosa fare

In questo articolo

Bambini a letto con l'influenza stagionale 2023

Ogni anno, la frequenza con cui insorgono casi di influenza, pur essendo assai diversa da stagione a stagione, si aggira mediamente intorno al 9% della popolazione generale, mentre nella fascia d'età 0–14 anni, che è quella più colpita, l'incidenza, mediamente, è pari a circa il 26%.

Il sistema di monitoraggio epidemico e virologico dei virus che colpiscono l'apparato respiratorio ha pubblicato il primo resoconto della sorveglianza avviata il 16 ottobre 2023.

I dati nazionali e regionali inclusi nel rapporto, diffuso il 17 novembre 2023, evidenziano un aumento dei casi di sindromi simili all'influenza (ILI) in Italia, con un'incidenza di 6,4 casi su mille assistiti, simile a quella della stagione precedente.

Questo aumento non è solo dovuto ai virus influenzali, ma anche ad altri agenti virali respiratori come SARS-CoV-2 e Rhinovirus.

I bambini sotto i cinque anni sembrano essere maggiormente colpiti, registrando un'incidenza di 12,3 casi su mille assistiti.

Cos'è l'influenza?

L'influenza è una malattia acuta che colpisce il sistema respiratorio, causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae. È una condizione stagionale che si manifesta soprattutto durante i mesi invernali nell'emisfero occidentale.

I virus influenzali si diffondono principalmente attraverso l'aria, trasmettendosi facilmente tramite goccioline di saliva prodotte quando una persona tossisce, starnutisce o parla. Questa trasmissione è particolarmente comune in luoghi affollati e chiusi. Inoltre, è possibile contrarre l'influenza tramite il contatto diretto con individui infetti (ad esempio, toccando superfici contaminate e poi portando le mani agli occhi, al naso o alla bocca) o tramite oggetti contaminati, poiché il virus può sopravvivere a lungo e penetrare nelle mucose.

Le persone infette possono trasmettere il virus da uno o due giorni prima che compaiano i sintomi fino a circa cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi, talvolta persino fino a 10 giorni dopo. Questo significa che anche persone che sembrano essere in buona salute possono trasmettere l'infezione.

Nei bambini e nelle persone con un sistema immunitario indebolito, il periodo di contagiosità può essere prolungato ancora di più.

Quali sono i sintomi dell'influenza nei bambini e negli adulti

L'influenza si caratterizza per un rapido insorgere di sintomi generici e respiratori, dopo un breve periodo d'incubazione di solito di 1-2 giorni, persistendo per 3-4 giorni, ma talvolta protratti per una/due settimane. I sintomi includono:

  • febbre,
  • brividi,
  • dolori muscolari e ossei,
  • mal di testa,
  • malessere grave,
  • stanchezza,
  • dolori muscolari,
  • mal di gola,
  • raffreddore
  • Tosse non catarrale
  • congiuntivite.

Oltre ai sintomi menzionati, con i virus attualmente circolanti i più piccoli possono presentare anche:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea

La febbre compare improvvisamente con valori di solito superiori a 38°C (anche fino a 39-40°C nei bambini), accompagnata da tosse secca, dolori ossei diffusi, mal di testa, malessere grave, mal di gola e naso che cola. La tosse può essere persistente e fastidiosa, durando anche più di due settimane. Altri sintomi possono includere sensibilità alla luce e perdita di appetito. Sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea non sono comuni nell'influenza ma possono verificarsi, specialmente nei bambini.

Quanto dura l'influenza 2023-2024 nei bambini? 

La maggior parte dei casi guarisce in 7/10 giorni, tranne alcuni soggetti fragili, a maggior rischio di complicanze.

Influenza stagionale: quale terapia?

Per la maggior parte dei bambini l'influenza o i sintomi simili all'influenza possono essere gestiti efficacemente a casa. Il riposo, mantenere un ambiente caldo e l'idratazione sono tra i migliori rimedi. Il corpo ha bisogno di riposo per combattere l'infezione, mentre il calore e l'idratazione aiutano a lenire i sintomi e a mantenere il corpo in buona forma durante il recupero.

Nel caso di bambini molto piccoli è cercare di liberare il nasino e fare dei lavaggi nasali con la soluzione salina. Sarebbe utile far respirare il bambino in un ambiente saturo di vapore.

Potete far scorrere l'acqua calda della doccia o della vasca fino a che la stanza da bagno non sarà pieno di vapore. Quindi tenervi il bambino per almeno 15 minuti. L'uso di un vaporizzatore, soprattutto di notte, nell'ambiente dove soggiorna il bambino è molto utile poiché aiuta a sciogliere il catarro.

Se i sintomi peggiorano o sorgono complicazioni, è sempre consigliabile consultare il pediatra perché a causa dei virus influenzali stessi o di un'infezione batterica secondaria possono infatti manifestarsi infiammazioni della gola, sinusite e otite media, polmonite, miocardite come anche complicazioni neurologiche.

Come prevenire l'influenza

Per proteggere i bambini dall'influenza, i pediatri sottolineano l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, raccomandata dal Ministero della Salute per tutti i bambini dai sei mesi ai sei anni.

Oltre alla vaccinazione, esistono suggerimenti utili, specialmente per i bambini più vulnerabili, che potrebbero ammalarsi frequentemente. Ecco alcuni consigli per rafforzare le difese immunitarie dei più piccoli:

  • Considerare la possibilità di posticipare l'ingresso al nido o alla scuola, se fattibile. Alcuni bambini, anche piccoli, si adattano bene al contesto scolastico e si ammalano raramente, mentre altri tendono ad ammalarsi di più. Per quest'ultima categoria, se fattibile, potrebbe essere utile ritardare l'ingresso.
  • Mantenere le finestre aperte.
  • Evitare di accelerare i tempi di recupero: se il bambino non si è completamente ripreso, è meglio concedergli il tempo necessario a casa.
  • Assicurare un sonno e un'alimentazione adeguati: un'alimentazione sana, con un'abbondante presenza di frutta e verdura, assicura un buon apporto di vitamina C, fondamentale per prevenire le infezioni.
  • Favorire frequenti lavaggi delle mani.
  • Trascorrere il maggior tempo possibile all'aria aperta.
  • Valutare l'uso di integratori come vitamine e probiotici, ma sempre sotto supervisione medica e senza improvvisazioni.

Influenza: perché vaccinare i bambini?

In Italia è raccomandata la somministrazione del vaccino antinfluenzale a tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, oltre che nei pazienti di qualsiasi età con patologie croniche a rischio di complicanze. Ma perché si ritiene importante vaccinare i soggetti così piccoli? A rispondere è l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che ricorda: "Uno studio sui bambini relativo alle stagioni influenzali 2010-2012 ha dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale ha ridotto del 74% il rischio di ricovero in unità di terapia intensiva pediatrica correlato all'influenza. Uno studio recente (2022) ha dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale riduce del 75% il rischio di influenza grave e pericolosa per la vita nei bambini".

Fonti:

https://respivirnet.iss.it/pagine/rapportoInflunet.aspx

https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza

https://www.bag.admin.ch/

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