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Il bambino ha il singhiozzo (spesso): quando preoccuparsi, cosa fare

di Luisa Perego - 03.11.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il bambino ha il singhiozzo: a 2 anni, 3, 4, 5 ma anche 8 anni. Perché gli viene, quando bisogna preoccuparsi e che cosa fare? Rimedi e consigli

In questo articolo

Il bambino ha il singhiozzo

Capita spesso che il bambino abbia il singhiozzo. Ha iniziato a singhiozzare nella pancia della mamma (eh sì, anche i feti hanno il singhiozzo e qui vi spieghiamo perché) e non ha più smesso. A 1, 2 anni, 3, 4, 5, 6, 7 anni il bambino continua ad averlo. Perché viene? Quando bisogna preoccuparsi? Perché ha il singhiozzo quando ride? Che cosa bisogna fare per farglielo passare? I rimedi della nonna funzionano?

Che cosa è il singhiozzo

Iniziamo con lo spiegare che cosa sia il singhiozzo: il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma, il muscolo che divide la cavità addominale da quella toracica. Non è chiaro il motivo perché esista il singhiozzo: probabilmente si tratta di un meccanismo di emissione dell'aria in eccesso nello stomaco. 

Quali sono le cause del singhiozzo

La causa del singhiozzo non è sempre nota. Come riporta la SIP, Società italiana di pediatria, nel neonato tra le cause potrebbero esserci:

  • l'immaturità del sistema digestivo del neonato
  • l'avidità nell'assumere il cibo: i neonati particolarmente voraci ingurgitano infatti tanta aria
  • le crisi di pianto: anche in questo caso è più facile che i neonati ingurgitino più aria del previsto
  • gli sbalzi repentini di temperatura.

Alcuni bimbi sono più inclini di altri ad avere il singhiozzo, ma più o meno nei primi mesi di vita capita a tutti i lattanti.

Nei bambini invece il singhiozzo potrebbe venire per:

  • un pancino troppo pieno di cibo
  • aver mangiato troppo velocemente e troppo voracemente
  • deglutire troppa aria mentre si sta mangiando o perché si ha pianto
  • ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi

Singhiozzo quando piange troppo o singhiozzo quando ride

Può capitare che al bambino venga il singhiozza dopo aver pianto troppo (o anche riso). Non si sa ancora bene il motivo per cui accade.

Quello che è positivo è che non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Quando preoccuparsi del singhiozzo?

Nella maggior parte dei casi il singhiozzo nel neonato e nel lattante è un fenomeno innocuo e tende a risolversi spontaneamente. Pertanto, il singhiozzo occasionale e transitorio non deve destare problemi. Se dura per molte ore consecutive o è associato a malessere, come una scarsa crescita, è opportuno consultare il proprio pediatra.

Inoltre se dura oltre le 24-48 ore o tende a ripetersi spesso nel tempo, meglio consultare il proprio pediatra per escludere alcune cause patologiche.

Il singhiozzo nel bambino: i rimedi

Ecco alcuni possibili rimedi per far passare il singhiozzo nei lattanti

  • se allattato al seno, provare ad attaccarlo (ma se il bimbo rifiuta, visto che il singhiozzo non gli dà fastidio, non insistere)
  • se è abituato al ciuccio, provare a proporglielo
  • se prende latte artificiale, provare a offrirgliene un cucchiaino (oppure un cucchiaino d'acqua a temperatura ambiente)

Ecco alcuni possibili rimedi per far passare il singhiozzo nei bambini

  • se ha ancora il ciuccio provare a propoglierlo
  • offrire un po' di acqua

I rimedi della nonna da evitare

  • Dare gocce di limone;
  • Dare un cucchiaio di aceto;
  • Dare pacche sulle spalle;
  • Fare il solletico;
  • Far trattenere ai bambini più grandi il respiro per 15 secondi;
  • Far spaventare il bambino.

Bibliografia

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