Un bambino è stato colpito dalla tenia del cane: cos'è

di Viola Stellati - 18.07.2024 - Scrivici

tenia-cane-bambino — Fonte: Shutterstock

Un bambino di 11 anni, residente nel Cuneese, è stato colpito dalla tenia del cane, sconfitta con un intervento altamente sofisticato

In questo articolo

Tenia del cane, la storia del bambino colpito
Cos'è la tenia del cane?
I sintomi nei bambini
Si può prevenire?
Fonti
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Tenia del cane, la storia del bambino colpito

Filippo (nome di fantasia) è un bambino di 11 anni del cuneese che pochi giorni fa è stato colpito dalla tenia del cane, una grave infezione parassitaria. Per fortuna, ora il peggio è decisamente passato, ma come si può leggere su La Stampa la malattia è stata sconfitta solo a seguito di intervento altamente sofisticato eseguito all'ospedale Regina Margherita durato ben dieci ore: il bambino aveva sviluppato una cisti di 8 centimetri, talmente tanto estesa da riuscire a comprimere il polmone sinistro.

Cos'è la tenia del cane?

Come riporta il Ministero della Salute, la tenia del cane (il cui nome scientifico è Echinococcosi cistica) è una malattia cronica rara causata da un parassita chiamato Echinococcus granulosus che, a quanto pare, può colpire anche i bambini.

Si tratta un parassita dalla vita piuttosto complessa e che per crescere e moltiplicarsi ha bisogno di diversi animali:

forma embrionale di Echinococcus granulosus: si sviluppa negli organi interni degli animali d'allevamento, come le pecore, e di animali selvatici;
forma adulta di Echinococcus granulosus: cresce nell'intestino dei cani e di altri canidi (ad esempio lupi e volpi), che hanno ingerito visceri parassitati di ospiti intermedi, ovvero da animali colpiti dalla sua forma embrionale.

I canidi sono quindi gli ospiti definitivi che, attraverso le feci, eliminano nell'ambiente le uova di questo parassita, che a loro volta possono contaminare acqua, alimenti (soprattutto insalate e ortaggi), terreno e superfici.

In sostanza, anche chi non ha un cane o animali da fattoria può contrarre questa malattia: se un essere umano (bambini compresi) ingerisce delle uova può infettarsi e sviluppare l'echinococcosi cistica, come successo al piccolo Filippo di 11 anni che per fortuna è stato curato da un team di chirurghi che è riuscito ad isolare tutti i vasi polmonari e a separare delicatamente la cisti dal tessuto polmonare e dai linfonodi del mediastino, riuscendo nell'asportazione della cisti senza eventuali errori che avrebbero potuto essere persino fatali.

I sintomi nei bambini

I sintomi nei bambini colpiti dalla tenia del cane sono gli stessi che provano gli adulti. A tal proposito, il Manuale MSD versione per pazienti riporta che i sintomi dell'echinococcosi sono:

Dolore addominale e ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi (ittero) (nell'eventualità in cui le cisti si formino nel fegato);
Dolore toracico e tosse con sangue o frammenti di cisti (se le cisti sono nei polmoni);
Orticaria o grave reazione allergica potenzialmente letale (anafilassi, quindi una reazione allergica che si manifesta in modo improvviso e con un peggioramento rapido e progressivo).

Si può prevenire?

La tenia del cane da cui era affetto Filippo ha necessitato di un'operazione particolarmente delicata a causa della posizione della cisti: si trovava tra il lobo superiore ed il lobo inferiore del polmone sinistro, rischiando di dover procedere all'asportazione dell'intero polmone. Ciò non toglie che si tratta di una malattia piuttosto complessa, e che con degli accorgimenti può essere evitata.

Il Ministero della Salute riporta infatti che, pur non sapendo ancora alcune cose sull'Echinococcus granulosus, è possibile evitare la diffusione delle uova e la moltiplicazione del parassita negli animali:

Bisogna fare in modo che i i cani non mangino i visceri crudi degli animali d'allevamento;
Quando si va a caccia occorre smaltire correttamente gli organi degli animali cacciati;
Eseguire con regolarità i trattamenti antiparassitari previsti per i nostri amici a quattro zampe;
Lavare bene frutta e verdura, anche se coltivata negli orti domestici;
Lavare bene le mani prima di mangiare o di portarle alla bocca.