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Batterio carnivoro e bambini: quali sono i rischi?

di Ines Delio - 07.08.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Preoccupa la sindrome da shock tossico streptococcico, definita anche malattia del "batterio carnivoro": cos'è e quali sono i rischi per i bambini?

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Batterio carnivoro: quali rischi per neonati e bambini?

Negli ultimi mesi, in Giappone è cresciuto l'allarme per la sindrome da shock tossico streptococcico (STSS), un'infezione batterica da streptococco A rara e molto grave che può causare necrosi dei tessuti, per questo definita "malattia carnivora" o del "batterio carnivoro". Il Ministero della Salute giapponese ha riportato 977 casi di sindrome da shock tossico da streptococco (STSS) al 2 giugno. Si tratta del numero più alto mai registrato in un solo anno (con 77 decessi tra gennaio e marzo), superando già il record dello scorso anno di 941 infezioni.

Casi di questo tipo si sono verificati anche in Italia, stando a quanto affermato da Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova. Scopriamo cos'è il batterio carnivoro e quali sono i rischi per neonati e bambini.

Cos'è il batterio carnivoro?

Lo shock tossico streptococcico (STSS) è una grave complicanza dello Streptococco di Gruppo A (GAS), in particolare della variante Streptococcus pyogenes, noto come batterio carnivoro, poiché può produrre delle tossine e degli enzimi in grado di attaccare gli organi interni e distruggere i tessuti. È una condizione rara ma potenzialmente letale, con un tasso di mortalità che può superare il 30%. Si verifica quando il batterio raggiunge il flusso sanguigno e provoca una risposta infiammatoria sistemica e uno shock tossico. Gli esperti ritengono che l'aumento dei casi di STSS sia associato a una variante batterica nota come ceppo M1UK.

Quali sono i sintomi del batterio carnivoro?

I primi segni della STSS - come febbre, eruzione cutanea e nausea - possono sovrapporsi alle comuni malattie virali, soprattutto nei bambini, rendendo difficile la diagnosi. I sintomi della sindrome da tossico streptococcico comprendono:

  • abbassamento della pressione arteriosa
  • scompenso di diversi organi
  • perdita di coscienza

Le infezioni da Streptococco di Gruppo A in Giappone sono associate anche a un'altra grave complicazione: la fascite necrotizzante, che viene spesso definita una malattia "mangia-carne", poiché provoca la necrosi, ovvero la morte dei tessuti.

È una condizione gravemente pericolosa per la vita, che richiede un intervento chirurgico d'urgenza e può portare alla morte.

Un'infezione da GAS non comporta, tuttavia, esiti sempre così estremi. Si trasmette, infatti, comunemente tra i bambini in età scolare e può manifestare gonfiore, indolenzimento ed eruzione cutanea, così come il mal di gola da streptococco. Tuttavia, se temete che il vostro bambino sia più malato di quanto non lo sia di solito con un comune virus, e in particolare se ha gli arti freddi, un'eruzione cutanea rossa (come una scottatura solare) o è poco reattivo, rivolgetevi rapidamente al pronto soccorso più vicino.

Batterio carnivoro e bambini: lo studio

Come detto, la sindrome da shock tossico streptococcico (STSS) è una forma molto rara e grave di infezione da streptococco di gruppo A, le cui caratteristiche cliniche, la terapia, la morbilità e la mortalità nei bambini non sono ben note. Nel 2010 è stato condotto uno studio retrospettivo multicentrico sui bambini con STSS ricoverati in 14 unità di terapia intensiva pediatrica tra gennaio 1998 e dicembre 2009. Sono stati raccolti i dati di 41 bambini, il 90% dei quali corrispondeva alla seconda metà del periodo di studio. I sintomi e i segni iniziali erano aspecifici. Tutti i pazienti hanno sviluppato shock e scompensi d'organo, il 78% ha sviluppato coagulopatia, il 70,7% disfunzioni neurologiche e il 68,3% insufficienza respiratoria. Il test rapido faringeo per lo Streptococco è risultato positivo nel 78%. I bambini sono stati trattati con antibiotici contro lo Streptococco di gruppo A. Dopo una degenza media di 7 giorni, il 65,8% dei pazienti è sopravvissuto, il 26,8% con complicanze. La causa di morte degli 11 pazienti non sopravvissuti è stata lo shock refrattario e l'insufficienza multiorgano.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che la sindrome da shock tossico streptococcico è una condizione molto grave secondaria all'infezione invasiva da GAS. Può verificarsi a qualsiasi età, ma soprattutto nei bambini piccoli.

A causa della mancanza di sintomi e segni specifici e della sua progressione molto rapida verso lo shock e la disfunzione d'organo, i pediatri e i medici d'urgenza devono essere consapevoli di questa possibilità e iniziare immediatamente un trattamento aggressivo quando si sospetta l'infezione da batterio carnivoro.

Come si trasmette il batterio carnivoro nei bambini?

Lo streptococco di gruppo A può essere trasmesso, sia negli adulti che nei bambini, per via respiratoria o per contatto diretto con persone infette, nonché attraverso ferite infette a mani e piedi.

Come viene trattato il batterio carnivoro? Si può prevenire?

  • Lo streptococco A può essere debellato con la penicillina. Quando la STSS viene diagnosticata precocemente, gli antibiotici di solito prevengono la maggior parte delle complicazioni gravi. Potrebbero essere necessari altri farmaci, come le immunoglobuline, per frenare una risposta immunitaria fuori controllo, e i pazienti hanno spesso bisogno di supporto in un'unità di terapia intensiva.
  • Non esiste un vaccino per prevenire la STSS e altre infezioni da Strep A (a differenza di altri batteri come il meningococco e lo pneumococco). I ricercatori di tutto il mondo stanno però lavorando sodo per cercare di trovare un vaccino che prevenga le infezioni da Streptococco A.
  • Le infezioni gravi da Streptococco A, come la STSS, spesso seguono le infezioni virali, in particolare la varicella e l'influenza, quindi rimanere aggiornati con i vaccini previsti dal piano nazionale e assicurarsi di ricevere il vaccino contro l'influenza stagionale, può contribuire a ridurre il rischio.
  • Infine, semplici misure igieniche, come lavarsi le mani e una cura adeguata delle ferite, sono la prima misura di prevenzione contro le infezioni.

Fonti

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